PESCA AL PERSICO SOLE

Lepomis gibbosus Persico sole

Ordine Perciformi Famiglia Centrarchidi Lunghezza massima 20 cm Ambiente acque ferme o a corso lento Tecniche di pesca canna fissa.

Specie ittica di origine americana, introdotta in Italia agli inizi del ‘900, il persico sole è un pesce molto appariscente che presenta corpo notevolmente compresso lateralmente, dorso convesso con peduncolo caudale molto ristretto. La bocca, piccola e leggermente obliqua verso l’alto, è fornita di labbra dure e di minutissimi denti sulle arcate mascellari e sul palato. La pinna dorsale è allungata con raggi spiniformi nella parte anteriore, mentre quella posteriore è più alta e sostenuta da raggi molli. Le pinne pettorali e ventrali sono quasi alla stessa altezza e la pinna anale, di forma arrotondata, presenta i primi raggi spiniformi. La livrea del persico sole è molto bella, con corpo color bruno-olivastro disegnato da striature scure con riflessi aranciati e violacei e macchie azzurrine ai lati del capo. Una macchia nera, bordata di rosso, presso l’opercolo branchiale, arricchisce le caratteristiche policrome di questo centrarchide.

Riproduzione e dimensioni

II persico sole si riproduce generalmente fra aprile e giugno in acque a temperatura ottimale di circa 20 °C. Il maschio, scavando con la coda nella sabbia, predispone la costruzione di un nido dove la femmina depone da 500 a 5000 uova a seconda della taglia. Il maschio, in questo periodo, diventa molto aggressivo e sorveglia il nido fino al momento in cui i piccoli nati si allontanano. Nelle nostre acque il persico sole raggiunge raramente i 20 centimetri di lunghezza e i 200 grammi di peso.

Habitat e alimentazione

Vive in acque sia ferme sia moderatamente correnti, dove non effettua lunghi spostamenti, limitandosi a stazionare cambiando continuamente le postazioni di caccia, ora adagiato sul fondale ora a mezz’acqua, spesso in vicinanza della vegetazione riparia. È specie gregaria che si dimostra voracissima nutrendosi di piccoli animali acquatici, insetti, crostacei, minuscoli pesci e uova di diverse specie ittiche.

COME SI PESCA – PESCA A CANNA FISSA

Per la notevole voracità con cui si avventa su ogni boccone, il persico sole offre l’opportunità a tutti i principianti di effettuare facili e abbondanti catture, praticando la pesca a canna fissa e utilizzando una numerosa serie di esche naturali. Molto semplice è l’attrezzatura occorrente per questa tecnica, dove l’elemento primario è costituito da una canna fissa lunga da 4 a 6 metri, con lenza di diametro variabile dallo 0,16 allo 0,20, ami semplici a gambo corto dei n. 10-14 e galleggianti di diversa forma a seconda del luogo di pesca; in presenza di canneti sono preferibili le forme sferiche e a pera, mentre nelle zone libere sono convenienti i segnalatori molto affusolati ed equilibrati da una piombatura leggera, formata da alcuni pallini sferici disposti sulla parte bassa della lenza. All’inizio della primavera, quando il persico sole dimora in profondità, si pesca a circa 20-30 centimetri dal fondale o a mezz’acqua. Nelle giornate assolate il persico sole ama salire in superficie per riscaldarsi ai raggi del sole, per cui diventa più conveniente presentare l’esca in prossimità della superficie, effettuando una specie di pesca a vista, in cui bisogna avere una buona prontezza di riflessi per ferrare nell’istante in cui il pesce risucchia velocemente l’esca. Durante il periodo estivo, poi, lo si affronta nel sotto riva nelle zone con ombra o negli spazi liberi fra la vegetazione galleggiante e i bordi della vegetazione riparia, dove si può proporre un invitante bigattino, attendendo l’attacco del pesce segnalato dal galleggiante con continui balzelli in superficie seguiti dal suo rapido affondamento .

Di admin