Non posso che condividere quanto detto da Nonnoroby (che poi è il mio modo di vedere). Se da parte tua c'è la consapevolezza che bisogna fare esperienza e la disponibilità a "sottomettersi" ad un periodo di tirocinio, direi che sei sulla strada giusta. Purtroppo il mio modo di vedere il surf non mi trova d'accordo con Nicola (Greybear) nel senso che non vedo fasi intermedie al surf. Ognuno di noi può fare più tipi di pesca. Ci si può dedicare al beach e alla PAF quando le condizioni lo permettono ma non possiamo allenarci con queste discipline vedendole come fase iniziale e intermedia al surfcasting: correremmo il rischio di rimanere intrappolati nelle condizioni tipiche di queste discipline senza riuscire a fare il salto. E' casomai da percorrere la strada dell'approccio graduale ovvero, finchè non si è acquisita una buona padronanza, limitarsi alle condizioni marginali del surf come la scaduta o l'inizio di mareggiata, ma sempre con attrezzi specifici.
Con queste premesse il mio consiglio è di non essere intimorito dalle canne ripartite. Lascia perdele le telescopiche e le 3 pezzi. Come ti ha già detto Roberto, ognuno di noi è perfettamente in grado di gestire questi attrezzi e l'appagamento più grande è la consapevolezza dei propri progressi ed il misurarsi con condizioni meteomarine che prima potevano sembrare utopia
Bravissimo Nicola (Oltremare)!
Ho evidenziato quella che io ritengo la chiave fondamentale per avvicinarsi al surfcasting e che tu hai espresso in una maniera così lucida e chiara che meglio di così non si potrebbe.
Infatti non è la canna il 'mostro' da affrontare, è proprio la disciplina del surf vista in tutti i suoi aspetti, che partendo dalle condizioni 'soft' appena descritte da Nicola possono arrivare a condizioni 'hard' che mettono davvero alla prova anche i surfcasters con il pelo sullo stomaco.
Ho sempre premesso, e qui lo ribadisco, che condizione fondamentale per padroneggiare una ripartita (e, che ci crediate o meno, è più facile da 'domare' con un rotante che con un fisso...) è la passione e la vera voglia di imparare: se uno possiede questi due requisiti fondamentali, tutti (chi prima e chi dopo) saranno in grado di usare una canna ripartita.
Così come non ci sono vie intermedie per avvicinarsi al surfcasting (salvo che affrontarlo nelle condizioni appena descritte da Oltremare), lo stesso vale per la canna ripartita.
Faccio questo esempio banale, sperando che calzi:
se uno ama la velocità, è sbagliato suggerirgli di iniziare con la '500': infatti arriverà presto a raggiungere i 120 km all'ora, ma a quella velocità è al limite su tutto: stabilità, freni, e così via. Al primo ostacolo rischia di schiantarsi. E' molto meglio invece suggerirgli la Ferrari: anche con questa arriva in un attimo a 120 km all'ora, ma freni, stabilità ecc. sono tutt'altra cosa. Anche per un principiante che debba bloccare l'autovettura a quella velocità per un ostacolo improvviso sarà un gioco da ragazzi mantenere il controllo della macchina. Anche se aumenta la velocità sino a 140 sarà ancora facile tenerla sotto controllo.
Dopo qualche tempo che la guida a 140, potrà poi passare ai 160 e dopo un altro pò ai 180. Col tempo (se non l'hanno arrestato prima) sarà in grado di controllare sempre con maggior sicurezza la Ferrari, sino ad arrivare al suo controllo totale anche a velocità elevate, perché la macchina glielo consente.
Quindi anche se un principiante è in grado di controllare una Ferrari a 120 km all'ora, perché suggerirgli di iniziare con una 500, che alla stessa velocità è già arrivata al suo limite?
Forse perché con la 500 prima spunta a 10 all'ora, e poi gradualmente passa a 20, poi a 30, poi a 60 e infine a 120 nel corso dei giorni? Ma anche la Ferrari può passare gradualmente da 10 a 120 (magari soffrendo un pò), ma a 120 ci arriva già dal primo giorno, perché guidare una Ferrari a 120 è come guidare una 500 a 30 all'ora.