Il metodo che espongo più sotto è quello che uso io e non ha alcuna pretesa di essere il migliore o il peggiore dei vari metodi che ognuno può adottare, ne tanto meno ha la pretesa di essere il metodo da adottare. Dico solo che con me funziona senza problemi, altrimenti non mi sognerei mai di suggerirlo (oppure ne evidenzierei i difetti riscontrati).
Poi (e non mi stancherò mai di ripeterlo) ognuno è libero di sperimentarlo, adottarlo, eliminarlo, maledirlo... come avviene per tutte le cose che riguardano la pesca (e non solo). calabria
Per quanto riguarda le colle, faccio presente che l'Attack, la Loctite 401, la Loctite 406, la Loctite 416 sono tutte prodotte dalla LOCTITE e insieme alle colle prodotte dalla Berkley o da altre case che le suggeriscono per la pesca sono tutte colle cianoacriliche.
Personalmente ho sempre usato l'Attack per questioni di reperibilità e non ho mai riscontrato problemi.
Per fare i nodini su un trave sino ad un diametro 0.50 uso un cordoncino che i pescatori professionisti utilizzano per aggiustare le reti da pesca (in vari diametri), robusto ma sufficientemente morbido per non ledere il nylon del trave. Per maggior sicurezza anti-scorrimento, dopo aver fatto il nodino con le classiche 5 spire, prima di assuccarle ci metto sopra una goccia di Attack che penetra tra le spire: quando stringo il nodo, la colla agisce sia tra spira e spira che tra nodo finito e trave, diventando praticamente inamovibile. Per stringere il nodino non uso pinze ma solo le mani. Questa operazione la compio velocemente prima che la colla agisca. Non mi è mai capitato che l'Attack desse mai problemi di rottura del trave (a che scopo dirvi una balla?)
Per fare i nodini su un trave 0.60 o superiore uso uno spezzone di multifibra diametro 0.30 (per fare più volume) e qui tra le spire non metto l'Attack (non è necessario) ma una goccia di olio di vasellina con uno stuzzicadenti per favorire la chiusura del nodo. I due capi non li tiro a mano ma con due paia di pinze, dopo di che con un panno morbido ripulisco il nodo dall'olio in eccesso (l'olio di vasellina è un olio talmente leggero che non lascia alcuna traccia). Il nodo siffatto non si sposta più.