Non era mia intenzione innescare una miccia politica per aver postato la foto di una targa commemorativa. Simili argomenti non sono apprezzati dallo spirito del Forum e mio, per cui ti esplicito velocemente il mio pensiero e poi la chiudo qui. Quella targa posta a perenne memoria sullo scoglio di Quarto a Genova, ricorda Garibaldi e i mille garibaldini. Che l'eroe dei due mondi possa risultare antipatico a qualcuno ci può stare, le sue gesta ci discendono dai libri di storia e quindi potrebbero essere infarcite di leggenda. I suoi accompagnatori, che la storia ci riporta nel numero di mille, erano molti di più. Dati inconfutabili parlano di un esercito, ignorato dalla storia ufficiale, di circa 35.000 persone, per la maggior parte giovanissimi, volontari e provenienti da ogni parte d'Italia. Tutti pronti a combattere e morire per la libertà di gente sconosciuta. E infatti la maggior parte di questi andò a concimare, con i loro corpi massacrati, le proprietà dei Borboni e dei padroni del Regno delle due Sicilie. Secondo stato più ricco d'Europa, come hai evidenziato, ma come in tutti gli stati totalitari la ricchezza era appannaggio di pochi. Di questi signori che tu tanto lodi, noi meridionali, per secoli plagiati, sottomessi e moralmente sodomizzati, abbiamo ereditato tutti i difetti, veri, falsi o presunti che il mondo ci attribuisce. Abbiamo ereditato la mafia, il caporalato, l'apatia e l'aspettare la manna dal cielo. Tutte cose che col passare degli anni si sono evolute in mancanza di strutture, mancanza di risorse e mancanza di lavoro e ovviamente mancanza di reattività. Forse i briganti stavano bene sotto il Regno, i miei antenati, semplicissimi contadini ed artigiani, probabilmente no. Forse puoi avere ragione su Garibaldi, prezzolato e politicizzato, ma gli altri 35000 che gli stavano dietro certamente erano mossi da veri e nobili ideali.