Inter-Cska 1-2
MILANO - L'Inter non salva neanche la faccia: sconfitta in casa prima dall'Udinese, poi dal Cska, e' ormai in caduta libera. La qualificazione agli ottavi di Champions era gia' matematicamente conquistata ma c'era l'onore da difendere, la dignita' dei campioni, l'inviolabilita' di San Siro. Il Cska di Vagner Love e Doumbia festeggia sul terreno milanese e, mentre il Napoli conquista uno storico passaggio al turno, l'Inter si becca due schiaffoni dai non irresistibili russi. Dagli spalti si leva piu' che un grido, una constatazione: 'Siamo scarsi'. Una frase che racchiude molto dell'essenza della partita di questa sera e della fase crepuscolare dell'Inter: Milito e' davvero irritante, semplicemente nullo, incapace di segnare anche se tra i pali non ci fosse il portiere. Una pena come Coutinho che con Zico non ha davvero niente a che fare. La squadra non sta in piedi, nessuno e' promosso nonostante gli sforzi encomiabili di Cambiasso, Faraoni e Zanetti. Tutto gira male e fa bene Moratti a pensare al mercato di gennaio magari puntando a qualche buon giocatore senza ripetere gli errori fatti con Alvarez, Castaignos e Zarate. L'Inter di questa sera fa temere il peggio per la Fiorentina di Delio Rossi: parte in sordina, trotterella in campo, Milito - ormai un ex Principe - riesce a sbagliare tutto, sempre e comunque. Quando deve tirare, passa la palla. Si fa anticipare, alla fine neanche i compagni gli cedono il pallone. Una partita che si annuncia soporifera con i russi che sembrano non pienamente convinti di poter passare, forse intimoriti dal palmares dell'Inter. Milito al 10' potrebbe gia' segnare ma affida la palla - con un suggerimento corto - a Coutinho. Poi e' Nagatomo a mettere in crisi la difesa dei russi. Vagner Love trascina e ispira i suoi compagni. Le sue treccine azzurre svolazzano a San Siro e mettono una certa ansia. Ranieri coglie la brutta serata di Coutinho e, al secondo tempo, provvede mettendo dentro Zarate. Fuori anche Chivu, dentro Caldirola. Dopo cinque minuti arriva il gol del Cska firmato dalla premiata ditta Vagner Love-Doumbia: i due saltano la difesa nerazzurra e si avviano in contropiede verso la porta avversaria. E' il sorprendente Doumbia a trafiggere Castellazzi. Passa un minuto e l'Inter reagisce: corner battuto da Zarate sul quale si avventa Ranocchia. Gabulov non trattiene, arriva Cambiasso e riporta l'equilibrio in campo. la partita diventa piu' vivace e tesa. Si scatena Vagner Love, incontenibile. Ranieri sostituisce Obi con Alvarez, un cambio che non aggiunge e non toglie. A quattro minuti dalla fine accade l'incredibile: Zanetti affonda e accelera, da destra crossa con una maestria strepitosa per Milito che prende la traversa. E, solo sessanta secondi dopo, arriva la beffa, il gol di testa di Vasili Berezutski. Si dispera Milito. Festeggia il Cska che accede agli ottavi. Per l'Inter e' l'ora di esami di coscienza: e' sbagliato prendersela con la sfortuna, e' tempo di stelle cadenti e di principi in disgrazia. Si puo' solo correre ai ripari, con lucidità', senza guardarsi ancora indietro. Milito sembra non poter tornare alla forma di un tempo e neanche la squadra. Bisogna girare pagina: se la crisi dovesse precipitare, le conseguenze non aiuterebbero nessuno e continuare a insistere su alcuni elementi di gruppo spento e sfinito rischia di diventare un boomerang.
ANSA - 07 dicembre, 23:31