Ciao Franco, premetto che con il passare degli anni, probabilmente rincretinendo
, sviluppo sempre di più un senso “ecologico” e di tutela verso la natura e in particolare, è ovvio, per il nostro vituperato mare. Ciò mi porta ad essere sempre più intransigente ma non mi aspetto che tutti possano capire.
Ho letto le tue affermazioni e ti dico qual’ è il mio punto di vista.
Riguardo i filmati sulla pesca fatta da professionisti ritengo che siano i più immorali per il semplice fatto che, come tutti sappiamo, il danno maggiore alle risorse ittiche lo arreca proprio questa categoria. E’ vero che in tanti rispettano le normative ma spesso sono proprio le normative ad essere inadeguate a questo periodo di emergenza ambientale. I prelievi, così come vengono attuati, non sono più sostenibili e se poi consideriamo che spesso vengono fatti con mezzi distruttivi o che gran parte del pescato viene ributtato in mare perché non idoneo per il mercato, il vaso è colmo.
Ok, lo so che in tutto il mondo esistono le tradizioni locali ma di solito sono sempre rispettose della natura o, quantomeno, non invasive. Forse quei grossi guadini non fanno più danno di una mazzetta per cefali ma comunque non hanno nulla di sportivo: vanno semplicemente ad intercettare il passaggio dei pesci. L’unica scusante potrebbe essere che, comunque, i salmoni andrebbero, da li a breve, a concludere la loro esistenza. Ma le usanze locali non possono essere un paravento, allora dovremmo anche giustificare i giapponesi che, per le loro tradizioni, uccidono balene e delfini o i tanti popoli orientali che, sempre per le antiche tradizioni, uccidono gli squali solo per mozzare le pinne.
La legalità e l’illegalità sono concetti che non possiamo tener separati dalla morale. Non credo che in quei paesi sia permessa la strage del secondo filmato, a giudicare dai commenti che ho letto su Youtube direi proprio di no ma qualora gli altri fossero permessi dalla normativa locale, questo ci riporta al discorso che ho fatto prima su delfini, balene e pescecani: dobbiamo anche noi considerare normali certe pratiche barbare solo perché la legge di quei paesi lo consente? Ricordiamoci che spesse volte la legge è di manica larga e tanti pescatori, consapevoli della scarsa tutela, si danno degli standard più restrittivi sia sulle misure che sul numero di catture, per non parlare del C&R. e diversi esempi li abbiamo sul nostro Forum. Spero quindi che si possa capire che certi filmati possano toccare la suscettibilità di alcune persone, fra cui il sottoscritto. Se ho oscurato i filmati non è stato per nascondere la testa sotto la sabbia. Potrei essere d’accordo con te sul fatto che mostrando certe immagini si possano svegliare le coscienze. Ciò potrebbe accadere per qualcuno ma c’è un rovescio della medaglia da valutare attentamente ossia che in tanti altri, al contrario possa svegliare o accentuare quella “fame” di catture che c’è in ciascun pescatore, specie quello agli inizi. A mio parere esistono strade meno rischiose per far capire alla gente che la cattura del pesce anzi, di tanti pesci, non è il fine unico della pesca. L’istinto atavico della predazione insito in ciascuno di noi, può essere tenuto a bada partendo da più lontano, rappresentando il valore della natura e dei vari ecosistemi e prospettando i modi con cui noi possiamo contribuire a salvaguardarli anche andando a pescare in modo “corretto”.
Poi, Youtube è accessibile a tutti e chi vuol vedere certe cose lo può fare autonomamente senza usare questo Forum come cassa di risonanza. Personalmente posso tollerare un filmato a puro titolo di curiosità ma quando poi si duplica e si replica mi pare veramente troppo. Al di là di questo mi rendo anche conto che per gli utenti normali, che partecipano alla vita del Forum senza ulteriori problemi e patemi, risulta magari difficile cogliere le motivazioni delle azioni dello STAFF i cui componenti non si possono e non si devono limitare al singolo post, o intervento o frase ma devono valutare tutto un contesto molto più ampio.