Io non trovo alcuna differenza tra l'arpionare un pesce con l'arco oppure col fucile subacqueo, e non trovo neanche una differenza tra questi due metodi e pescare i pesci con la lenza: tutti e tre i metodi procurano sofferenza al pesce, sia che questo abbia un arpione conficcato nel corpo o abbia un amo conficcato nelle interiora. Personalmente sono convinto che se i pesci avessero le corde vocali e potessero urlare il loro immenso dolore, i tre quarti dei pescatori sportivi smetterebbero di andare a pesca.
Chi è sensibile alla sofferenza degli animali e si adopera per sensibilizzare anche gli altri (gesto del tutto ammirevole), non dovrebbe però praticare ne la pesca ne la caccia. Punto.
Il fatto che chi pesca col fucile ha la possibilità di selezionare la preda è una debole giustificazione, in quanto anche chi pesca con l'arco può benissimo selezionare la preda. Chi invece non può farlo con assoluta certezza è proprio il pescatore con la lenza, che dei tre è quindi il meno giustificabile.
E' altrettanto debole la giustificazione di chi è convinto che, praticando il C&R, commetta un'azione meno 'malvagia' di chi invece trattiene il pescato, in quanto entrambi procurano la stessa sofferenza al pesce (immaginate in entrambi i casi un amo conficcato nelle interiora).
Secondo me dovremmo avere più coraggio nell'affrontare il discorso sulla pesca sportiva (quindi amatoriale e non praticata per necessità), ammettendo che la passione per questo sport è talmente forte che non possiamo farne a meno, senza cercare alcuna giustificazione che voglia far passare il nostro metodo (p.e. il C&R) meno cruento di quello di chi trattiene il pescato, perché in realtà i due metodi differiscono solo nella forma ma non nella sostanza. Lo stesso vale per chi pesca con il fucile nei confronti di chi pesca con l'arco. Per quanto detto prima, chi realmente non riesce a superare la sensibilità alla sofferenza dei pesci non dovrebbe praticare la pesca sportiva, ma limitarsi al safari fotografico.
Se invece non possiamo fare a meno di praticare la pesca sportiva, dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo senza ricorrere ai se ed ai ma, concentrandoci piuttosto sull'aspetto 'legale' della pesca amatoriale, quale il rispetto delle regole che gestiscono questo sport. Nel filmato in oggetto, per esempio, io trovo riprovevole solo il quantitativo di pesce prelevato che, se non ha la giustificazione 'scientifica' (ed autorizzata) del controllo del sovrapopolamento delle carpe, è un vero e proprio atto criminale.