ACQUAPPESA – 25 feb. - Francesco Cirillo coordinatore del Movimento ambientalista del Tirreno lancia l'Sos per lo scoglio della Regina ad Acquappesa. (Guarda il video) «Alla follia – scrive Cirillo - non c’è limite. Abbiamo assistito a scempi di ogni genere nella nostra Calabria, ma pensavamo che alcuni luoghi fossero religiosamente risparmiati, come quello dello Scoglio della Regina che si trova nel comune di Acquappesa. Ebbene, sembra che per fermare un fenomeno erosivo, che si sta mangiando tutta la spiaggia di Acquappesa e Guardia Piemontese, sia stata autorizzata una barriera di massi fra la spiaggia e lo stesso Scoglio. Le autorizzazioni, che ancora non abbiamo visto, sembrano che partano da una Dia concessa dall’assessorato all’ambiente e dei lavori pubblici della Regione Calabria, allo stesso comune di Acquappesa, alla capitaneria di Porto di Cetraro. Al momento non sappiamo se vi sia quella dell’assessorato all’ambiente della Provincia, mentre sappiamo per certo che manca quella del Parco Marino della Riviera dei Cedri nel quale ricade lo Scoglio della Regina. Quello che ci è apparso sotto gli occhi è qualcosa di terribile. Uno scoglio storico, simbolo della Calabria, del suo mare, delle sue spiagge, è stato violentato da incompetenti e da devastatori che non amano assolutamente il bene comune. Come ambientalisti – conclude Francesco Cirillo - faremo una dura battaglia perchè i luoghi vengano ripristinati immediatamente e che quella orribile pista venga cancellata definitivamente. Intanto annunciamo un esposto alla Procura di Paola perché accerti la legittimità di tutta l’operazione».
Sulla questione interviene anche Palmiro Manco, già presidente del Parco Marino Riviera dei Cedri. «Questo intervento – scrive Palmiro Manco - è la chiara e palese volontà di distruggere il Parco marino regionale della Riviera dei Cedri. Io da presidente del Parco non avrei mai consentito questo scempio. Adesso invito pubblicamente il neo presidente a richiedere il ripristino dello stato dei luoghi e di costituire l'Ente Parco nelle sedi giudiziarie più opportune, per verificare di chi sono le responsabilità di questo "insano" e distruttivo progetto. Inoltre mi permetto di suggerire all'Amministrazione comunale di Acquappesa di avviare un procedimento in autotutela di sospensione dei lavori, affinchè, si possa stabilire come è avvenuto il rilascio del Via senza autorizzazione del Parco Marino, ente preposto a tutelare "lo Scoglio della Regina" patrimonio dell'intera collettività . Se non farà questo, mi dispiace ...ma non gli resta che dimettersi, questo è quello che avrei fatto io. Vi informo, che nella bozza del Piano del Parco avevo previsto una serie di interventi a tutela del sito».
questa situazione è veramente allucinante...lo scoglio ERA forse una delle cose più belle e storiche nel raggio di km!