La meteorologia

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Author Topic: La meteorologia  (Read 4351 times)

marco69

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  • Calabria pesca on line
on: April 12, 2007, 16:59:29
Ecco il mio primo intervento che avevo annunciato che parla di meteorologia e nautica..

Si tratta di un documento che ci aiuta a capire un po di cose che non guasta mai sapere ...

La meteorologia

La meteorologia e' la scienza che studia l'atmosfera e i fenomeni atmosferici. Per quanto ci riguarda tratteremo solo l'aspetto relativo alla quantita' di aria che ha un interesse per i fenomeni al suolo, nonche' la troposfera. La terra e' avvolta da uno strato di materiali gassosi che si estende fino a circa 200 km di altitudine. Gli strati dell'atmosfera sono la troposfera, la stratosfera, la mesosfera e la termosfera.
Tre quarti dei materiali che compongono l'atmosfera sono concentrati nella troposfera, che, alle nostre latitudini, ha lo spessore di circa 13 km (7 km ai poli e 18 km all'Equatore). All'interno della fascia troposfera sono presenti sia vapore acqueo sia pulviscolo atmosferico? ed e' per questo che le manizioni e i fenomeni meteorologici non sono presenti negli strati piu' alti. Gli elementi che caratterizzano l'atmosfera sono: la pressione, la temperatura e l'umidita'.


Una volta si credeva che l'atmosfera non avesse peso. Oggi si sa che un metro cubo d'aria, al livello del mare, pesa circa 1,3 kg. Al peso esercitato da una colonna d'aria su una superficie unitaria si ascrive il nome di pressione atmosferica. La pressione atmosferica si misura in millimetri di mercurio (mmHg),? in millibar (mB) o ettopascal(Hp). Al livello del mare la pressione atmosferica media e' di 760 mm di mercurio, corrispondenti a 1013 mB.

Lo strumento per misurare la pressione e' il barometro. Questo puo' essere a capsule aneroidi o a mercurio. Il barometro aneroide e' composto da una capsula metallica nella quale vi e' una piccola quantita' d'aria. La pressione fa deformare la capsula cui e' fissata una molla, collegata a una lancetta che si sposta su un quadrante. Il barometro aneroide ha comunque bisogno di essere tarato con un barometro a colonna di mercurio. Il barometro a mercurio? basa il suo principio di funzionamento sull'esperienza di Torricelli.
Funziona grazie all'equivalenza tra il peso della colonna di aria sovrastante e il peso della colonna di mercurio contenuta in un tubo di vetro. Questo strumento si trova solo nelle stazioni meteo perche' ha un costo molto elevato, e' molto delicato e non e' di facile lettura. Affinche' sia rappresentativo come valore, la lettura deve essere effettuata a 0 gradi centigradi, al 45 gradi parallelo di latitudine e al livello del mare.


Continua alla prossima? ? ? marcosss :-*


marco69

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Reply #1 on: April 15, 2007, 00:17:54
In genere i barometri hanno la doppia gradazione (in mm di mercurio e in millibar). La pressione atmosferica riveste un ruolo importante nelle vicende meteorologiche poiche' i fenomeni principali traggono le loro origini dalle variazioni della pressione nello spazio e nel tempo. Per questo nelle stazioni meteo sono presenti barografi che registrano la pressione riferita a una settimana.
Quando si procede alla misurazione  della pressione, bisogna tenere conto dell'altitudine. Nei primi 100 m di ascesa si deve tener presente, nell'effettuare il calcolo, che la pressione diminuisce di 1 milibar ogni 8,3 metri; a 3000 metri di altitudine diminuisce di 1 millibar ogni 10 metri; a 9000 metri di altitudine diminuisce, infine, di 1 millibar ogni 50 metri.



In condizioni di tempo stazionario, la pressione varia nell'arco della giornata avendo due punti di massima intorno alle 10 e alle 22, e due punti di minima alle 4 e alle 16. Alle nostre latitudini l'ampiezza delle oscillazioni puo' aggirarsi intorno ai 4 millibar. Di queste oscillazioni si deve tenere debito conto se si vuole interpretare correttamente la lettura del barometro.


Come gia' detto, lo stato del tempo e' collegato con il valore della pressione. Prescindendo dal rigore scientifico, si puo' affermare che per valori inferiori a 1024 mB si avranno condizioni di tempo perturbato. Piu' che la lettura di un singolo dato sul barometro e' di grande utilita', per fare una previsione, lo studio della tendenza barometrica.
La tendenza barometrica, cioe' la variazione di pressione nel tempo, fornisce indicazioni sull'evoluzione della situazione. Una diminuzione di 2 o 3 mB in due ore, per esempio, indica che le condizioni del tempo tendono a peggiorare. Se la diminuzione supera i 4 o 5 mB, sempre in due ore, vuol dire che il peggioramento del tempo e' gia' in atto e che i massimi effetti saranno avvertiti entro le successive due ore.



 :-*    Continua       marcosssss



^NANDONE^

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Reply #2 on: April 15, 2007, 00:37:17
Bravo Marco69 hai lo spirito giusto per far bene in  ;D.

Continua cosi!!!!!!


marco69

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Reply #3 on: April 16, 2007, 20:35:37

Grazie nandone           ;D


Le carte sulle quali sono indicati valori della pressione si chiamano carte sinottiche. Le linee che uniscono i punti di uguale pressione si chiamano isobare.
Dallo studio di una carta sinottica si possono trarre preziose indicazioni per esprimere una previsione del tempo delle successive 24 ore.
Le isobare uniscono punti che presentano uguale pressione al livello del mare e quindi la pressione rilevata in luoghi montani deve essere corretta e portata al corrispondente valore a quota 0.

Il gradiente barico e' il rapporto tra la differenza di pressione di due isobare e la loro distanza. La  sua unita' di misura e' il millibar sulla distanza di 1 grado di latitudine, corrispondente a 111 km. Per esempio se tra due punti, distanti 222 km, esiste una differenza di pressione di 4 mB, il valore del gradiente sara':
4/2 = 2.
Il gradiente normale di solito e' inferiore a 2. In generale, nelle aree di alta pressione si avranno gradienti bassi mentre nelle aree di bassa pressione si avranno gradienti alti.

La temperatura al suolo condiziona notevolmente i valori della pressione atmosferica. Quindi, nelle aree geografiche in cui il suolo si scalda di piu', l'aria tende a salire e, di conseguenza, diminuisce la pressione. La variazione locale della temperatura non e' di grande aiuto per la previsione del tempo ma puo' fornire alcune indicazioni, se viene messa in relazione con le variazioni di pressione, col vento e con la nuvolosita'. L'escursione termica diurna presenta il valore di minimo intorno all'alba, mentre il valore di massimo viene raggiunto circa due ore dopo il mezzogiorno. Se il cielo e' coperto si avranno delle temperature minime superiori alla media stagionale e delle temperature massime inferiori; con il cielo sereno avviene il contrario


La temperatura viene rilevata mediante il termometro le cui unita' di misura sono i gradi centigradi (?C) o i gradi farenaith (?F).
Nella troposfera la temperatura diminuisce in maniera lineare nelle misura di 0.6 gradi centigradi ogni 100 metri (gradiente termico verticale).


CONTINUA MARCOSSSS  :-*


marco69

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Reply #4 on: May 11, 2007, 11:32:34
Quindi, in assenza di fenomeni perturbatori, una massa d'aria che si innalzi a causa della diminuzione di pressione, diminuisce la sua temperatura di 0,6 gradi C ogni 100 m: tale fenomeno viene detto trasformazione adiabatica. Dunque, se la temperatura negli strati piu' bassi dell'atmosfera diminuisce in misura maggiore di 0,6 gradi C ogni 100 m, si avra' un gradiente termico superadiabatico e di conseguenza si generera' instabilita'. In condizioni di gradiente termico superadibatico, una massa d'aria che si innalza si trovera' circondata da aria piu' fredda e quindi piu' pesante ed avra' la tendenza a salire: si creeranno cosi' dei moti vorticosi ascensionali. Se l'aria che s'innalza e' carica d'umidita', raffreddandosi, tendera' a condensarsi: si formeranno quindi delle nubi a sviluppo verticale. Una condizione di gradiente superadiabatico, si presenta, ad esempio, nelle ore centrali delle giornate estive, quando il calore assorbito dal terreno fa scaldare gli strati piu' bassi dell'atmosfera. Si spiega in tal modo la causa dei cumuli che si formano improvvisamente nel corso dei pomeriggi estivi.


In condizioni di gradiente termico subadiabatico l'aria tendera' a restare ferma e si avranno condizioni di stabilita'.  Una situazione particolare e' costituita dalla cosiddetta inversione termica. In questi casi, con l'aumentare dell'altitudine, la temperatura anziche' diminuire, aumenta. L'aria tendera' a scendere e si potranno verificare situazioni di nebbia persistente. L'inversione termica e' un fenomeno che desta preoccupazione anche perche' fa si che tutte le impurita' dell'aria, anziche' sollevarsi, restino al suolo.  Contrariamente al suolo, il mare mantiene una temperatura piuttosto stabile e questo provoca una condizione di stabilita' nelle ore diurne (temperatura dell'acqua piu' bassa di quella dell'aria) oltreche' condizioni d'instabilita' nelle ore notturne (acqua piu' calda dell'aria). In mare, dunque, sono piu' probabili temporali nelle ore notturne mentre sulla terraferma avviene esattamente il contrario

Il vapore acqueo e' uno degli elementi dell'atmosfera terrestre. Il tempo e' fortemente condizionato dalla quantita' d'acqua presente sotto forma di vapore nell'aria. L'aria, ovviamente, non puo' contenere una quantita' illimitata di vapore acqueo.
La quantita' massima di vapore e' in funzione della temperatura. In altre parole, a una determinata temperatura, l'aria e' in grado di contenere soltanto una determinata quantita' di vapore acqueo. Superata questa quantita', si sviluppa il fenomeno della condensazione. La tabella sotto riportata indica la quantita' massima di vapore che puo' essere contenuta in un Kg d'aria in relazione a differenti temperature.

Esistono tre differenti tipi di misurazione dell'umidita'. L'umidita' specifica indica quanti grammi di vapore acqueo sono contenuti in un Kg di aria. La temperatura di rugiada e' la temperatura alla quale una parte d'aria deve essere raffreddata per arrivare alla saturazione. Ma il terzo tipo di misurazione e' quello che piu' interessa alla previsione locale del tempo, l'umidita' relativa. Quest'ultima grandezza indica il rapporto tra la quantita' di vapore presente in una massa d'aria e la quantita' massima di vapore che l'aria puo' contenere alla stessa temperatura (espressa in percentuale)
Esempio: temperatura 10?C, umidita' specifica 4,8 g.

L'umidita' relativa fornisce precise indicazioni sulla possibile saturazione dell'aria e quindi sulla previsione della nuvolosita'. Lo strumento utile alla misurazione  dell'umidita' relativa e' l'igrometro. Gli igrometri a capello sono i piu' comuni. Sono costruiti sul principio dell'attitudine dei capelli di allungarsi quando l'umidita' relativa aumenta e di accorciarsi quando diminuisce. Per poter misurare la temperatura di rugiada si utilizza lo psicrometro. Lo psicrometro, oltre a fornire la temperatura di rugiada, misura l'umidita' relativa mediante la lettura di due termometri a mercurio, uno asciutto e l'altro con il bulbo avvolto da una garza imbevuta di acqua distillata. Il valore della temperatura e la differenza psicrometrica servono per ottenere, avvalendosi della tabella psicrometrica, i valori di umidita' relativa e temperatura di rugiada. La temperatura di rugiada e' molto importante per determinare la probabilita' di formazioni di nebbie da avvezione "mare fumante". Se gli strati superficiali del mare hanno una temperatura inferiore alla temperatura di rugiada, l'aria satura, a contatto con la superficie del mare, condensa, formando la nebbia.


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