Non ce l’ha fatta Domenico Strangis, l’avvocato 48enne rimasto ferito nell’incidente avvenuto il cinque dicembre scorso a Lamezia Terme (Catanzaro), quando un giovane marocchino ha travolto con la sua auto un gruppo di dieci ciclisti, uccidendone sette.
L’ottava vittima si è spenta oggi nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. L’uomo, le cui condizioni si erano aggravate subito dopo il ricovero, era stato indotto in coma farmacologico per salvaguardare le sue funzioni vitali.
Il responsabile dell’incidente è un giovane marocchino di 21 anni, Chafik El Ketani, finito con la sua auto contro il gruppo di cicloamatori, che quella tragica domenica percorrevano la statale 18 di Lamezia Terme. Il ragazzo, risultato positivo al test della cannabis, è stato accusato e condannato per omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Nella strage hanno perso la vita Rosario Perri, di 55 anni; Francesco Stranges (51); Vinicio Puppin (48); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35), Domenico Palazzo (46), Fortunato Bernardi (58). Sono rimasti feriti Gennaro Perri e Fabio Davoli.
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha commentato così la notizia della morte di Domenico Strangis: «E’ una ferita dolorosissima che si e’ riaperta nella nostra comunità». In occasione dei funerali collettivi delle sette vittime, settemila persone riempirono lo stadio Guido D’Ippolito di Lamezia Terme, per dare l’ultimo addio ai ciclisti e stringersi attorno ai familiari.