Pater Noster... Long Arm.... e Short Alto.

Aperto da etfreaky*, Dicembre 09, 2009, 11:13:57

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Salve a tutti, come al solito chiedo qui le solite cavolate che mi passano per la testa, confidando nella vostra pazienza e disponibilità.
Fino ad oggi, ho sempre pensato che il pater noster, non fosse altro che l'unione del long arm e dello short alto, messi assieme... la pensavo giusta?
Cioè, lo short alto, è fatto da un trave di circa 180cm, con attacco a 5 cm dall'asola, e terminale a sfiorare il piombo...bene, e se io mi presento con un pater noster fatto da un trave da 180cm??? L'amo di sopra non svolge lo stesso lavoro di uno short alto? Con la variante che ho anche un amo sotto, che mi svolge il lavoro di un long arm... o mi sbaglio?
Cioè, il pater noster, è solo quello da 110cm??? Se lo faccio da 220cm non lo posso chiamare lo stesso P.N?
Perchè dovrei preferire uno short alto ad un pater noster?
Perchè dovrei preferire un long arm ad un pater noster?
Perchè dovrei preferire uno short arm ad un pater noster?

Con le dovute accortezze, un pater noster, non può svolgere le loro stesse funzioni?
La pesca è la metafora della vita... stai seduto senza far nulla aspettando che succeda qualcosa.
Ma non succede mai nulla.

Che bel minestrone ET, eppure ne abbiamo parlato fino alla nausea di queste cose.
Ricapitoliamo. I calamenti si dividono in monoamo e biamo (o pluriamo) a seconda se portano uno o più braccioli.
Fra i primi c'è lo short, il long e lo short rovesciato
Fra i secondi c'è il pater noster (2 braccioli) e lo standard (3 braccioli).
Il pater noster è di solito realizzato con uno spezzone di nylon da 160/180 cm. (poi ognuno ha le sue preferenze), i due braccioli possono essere di uguale lunghezza oppure quello inferiore più lungo. Comunque sia il comportamento è diverso rispetto allo short rovesciato in quanto il bracciolo superiore non va a sfiorare il piombo. Se allunghi il finale superiore fino a fargli sfiorare il piombo ti ritrovi con un continuo groviglio con il finale in basso. Se lo realizzi da 220 cm. con due braccioli lunghi si chiamerà sempre pater noster ma avrà cessato la sua peculiarità che è quella dell'estrema tenuta in condizioni di alta e altissima turbolenza oltre ad essere poco gestibile durante il lancio.
Preferire un calamento ad un altro dipende tutto dalle condizioni del mare e dallo stato del fondo.
La nostra esca deve avere la massima mobilità possibile per essere credibile e attirante e questo avviene con braccioli lunghi come il LA. Quando le condizioni del mare o il fondale non accettano il LA, si passa allo short rovesciato (alto) anche di una certa lunghezza che assicura più doti di tenuta ed una accettabile mobilità. Quando ci troviamo di fronte ad una centrifuga è d'obbligo il paternoster con braccioli lunghi anche un palmo. Ciò non toglie che il PN, chiaramente con finali un pò più lunghi, possa essere utilizzato anche con mare calmo.
Ciao
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

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PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)

GRAAAAZIE
Vabbè, quindi quello che faccio è proprio quello che tu mi hai spiegato, forse non sono stato chiaro nell'esprimermi, ma mi comporto proprio come tu mi hai risposto, è solo che mi era venuto il dubbio che i pater noster, long arm, short arm, short rovesciati, per svolgere bene il loro lavoro dovevano tassativamente essere delle misure che trovavo scritte nel forum o nelle riviste....
Grazie Nicola per la tua infinita pazienza...
Comunque grovigli non ne ho, e se ne ho riesco sempre a cavarmela ed a mettermi in pesca.
La pesca è la metafora della vita... stai seduto senza far nulla aspettando che succeda qualcosa.
Ma non succede mai nulla.

Ognuno ha il suo modo di pescare e sperimentare e personalizzare è espressione della propria fantasia altrimenti saremmo tutti delle pecore della stessa mandria. Gli standard comunque non sono campati in aria in quanto sono frutto di prove ed esperienze.
Ad esempio, lo short rovesciato canonicamente è indicato in 1 mt. di lunghezza. Io che sono amante dei bracci lunghi lo realizzo spesso e volentieri da 150 cm.
Il pater noster, se usato a mare calmo, nulla ci vieta di fare i due braccioli lunghi 1 metro su un trave da 220 cm.
Mi sembra evidente che se uso un LA da 250cm. evito di mettere altri braccioli.
Ciao
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#4
Ma secondo te, un terminale così fatto, è un buon terminale, se mi consente di stare in pesca senza grovigli?
Trave da 220cm, a 5cm dall'asola che mi collega allo shok, metto la prima girella, alla quale collego un terminale da 180cm, ed a 5cm del piombo, colloco un'altra girella alla quale collego un terminale sempre da 180cm.
Io penso che è come avere contemporaneamente in pesca sia un long rovesciato, che un long arm.
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Ma non succede mai nulla.

ciao etfreaky i grovigli sarebbero inevitabili nella maniera da te illustrata anche con un minimo di corrente secondo me non riusciresti a evitarli perchè i 2 terminali sono troppo lunghi e troppo poco distanti l'uno dall'altro.....naturalmente è un parere personalissimo....  ;D

Io veramente ci pesco, e ci pesco bene, sia a mare calmo che a mare poco mosso... nel caso ho grovigli, passo ad un trave da 180cm di lunghezza, e finali da 150cm, nel caso ho ancora problemi, passo al trave da 110, e finali da 90... nel caso ancora, diminuisco la lunghezza dei braccioli sul trave da 110.
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Citazione di: etfreaky* il Dicembre 09, 2009, 15:41:25
Io veramente ci pesco, e ci pesco bene, sia a mare calmo che a mare poco mosso... nel caso ho grovigli, passo ad un trave da 180cm di lunghezza, e finali da 150cm, nel caso ho ancora problemi, passo al trave da 110, e finali da 90... nel caso ancora, diminuisco la lunghezza dei braccioli sul trave da 110.
Io personalmente, faccio la stessa cosa, e col mare calmo, i braccioli lunghi, mi rendono tantissimo, poi ovviamente, più sale il mare e più scendo col bracciolo, il periodo dei sugarelli, colloco sul bracciolo superiore anche un flotter e devo dire che i sugarelli ci cascano sempre..
NON IMPORTA CHE TIPO DI PESCA FAI.. L'IMPORTANTE E' POTER RACCONTARE DI AVERLO FATTO..

Aggiungo: grazie per aver movimentato un pò sta benedetta sezione, iniziava a fare le ragnatele...  calabria
NON IMPORTA CHE TIPO DI PESCA FAI.. L'IMPORTANTE E' POTER RACCONTARE DI AVERLO FATTO..

Meno male, allora non sono pazzo, e se lo sono, sono in buona compagnia  calabria
Hai capito bene quello che faccio vero?
Perchè sono in tanti quelli che mi dicono che non è possibile non ingarbugliare con un trave fatto così...
Io con il trave da 110cm ci pesco bene anche in condisurf.
Scusa, ma secondo te, avere un trave da 110cm, (ma anche da 180) con gli attacchi messi come faccio io, non è la stessa cosa che avere in pesca contemporaneamente uno short rovesciato ed uno short basso?
Quindi perchè usare l'uno o l'altro, uso direttamente questo ed è come se sono in pesca con 2 canne anziche una... o no?
E poi un altra cosa, a mare calmo, anche tu li fai da 220cm con braccioli da 180? o sono esagerato?
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Ma non succede mai nulla.

#10
Citazione di: etfreaky* il Dicembre 09, 2009, 18:17:43
Meno male, allora non sono pazzo, e se lo sono, sono in buona compagnia calabria
Hai capito bene quello che faccio vero?
Perchè sono in tanti quelli che mi dicono che non è possibile non ingarbugliare con un trave fatto così...
Io con il trave da 110cm ci pesco bene anche in condisurf.
Scusa, ma secondo te, avere un trave da 110cm, (ma anche da 180) con gli attacchi messi come faccio io, non è la stessa cosa che avere in pesca contemporaneamente uno short rovesciato ed uno short basso?
Quindi perchè usare l'uno o l'altro, uso direttamente questo ed è come se sono in pesca con 2 canne anziche una... o no?
E poi un altra cosa, a mare calmo, anche tu li fai da 220cm con braccioli da 180? o sono esagerato?
Sinceramente (ed anche magari sbagliando) sono della stessa idea, però ci sono delle condizioni, che ti possono fruttare meglio degli altri calamenti, in pratica ti spiego il mio "pater noster" (scusa nicola se non uso la sezione adatta, ma non credo valga la pena aprire un'altro topic, visto che già se ne sta parlando):
in condizioni di mare forza olio e per cui di pesca a fondo pesante (considerate le nostre canne ) , preparo un trave lungo 220 cm, a 5 cm dall'asola, perlina, girella,perlina (incollate con cianacrilica), a 5 cm dal moschettone la stessa cosa. Bracciolo superiore, con amo distante 10 cm dalla girella inferiore, bracciolo inferiore, a 10 cm dalla girella superiore, anche se ho dei travi, privi di moschettone, faccio l'asola come sopra e uno dei due braccioli lo faccio più corto, poi in base al tipo di mare o di pesca che voglio fare, giro il trave.. ovviamente non sperare di fare lanci distanti, rischieresti di spaccare l'asola dove hai fatto passare il piombo, devi solo accompagnarlo. Però in una canna non posso fare a meno di mettere un LA : asola, a 5 cm  perl. gir. perl. e di nuovo a 5 cm il moschettone, e non ti nascondo che ho fatto fino a 3 mt di bracciolo che mi hanno regalato sia mormore, delle belle ombrine e con flotter anche delle belle orate.. poi ovviamente ognuno di noi, pesca come meglio si è trovato.
NON IMPORTA CHE TIPO DI PESCA FAI.. L'IMPORTANTE E' POTER RACCONTARE DI AVERLO FATTO..

#11
Leggi quà..  l'ho scritto tempo fa, non è altro che un pater noster (come ha scritto nicola in precedenza) standard.
https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/pesca_a_fondo/terminale_da_caccia-t15405.0.html;msg64607#msg64607
e se ricordi mi hai anche risposto
NON IMPORTA CHE TIPO DI PESCA FAI.. L'IMPORTANTE E' POTER RACCONTARE DI AVERLO FATTO..

Si, ma li parlavamo di tre braccioli e non di 2.... comunque colgo l'occasione per chiedere le mie scuse anche io a Nicola, (lo so che ci tieni a certe cose) e spero che intervenga anche lui, ed anche altri utenti, mi piacerebbe sapere altri pareri.
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Ma non succede mai nulla.

Ci siete arrivati da soli  calabria
Lo so che mi considerate un maniaco ma almeno qui su questo Forum, non commerciale, cerchiamo di mantenere le discussioni con una certa pertinenza alle sezioni.
Domenica pescavo con un long arm da 250 cm. dello 0.28. Il mare era in scaduta ma non esageratamente mosso. Ebbene, dopo mezz'ora avevo tre nodi sul terminale e continui grovigli. Son dovuto scendere a 180 cm. con lo 0.30.
Quando facevo le gare usavo anch'io soluzioni estreme come quelle che avete descritto adoperando addirittura filo dello 0.12 ma avevo anche due stendini pieni di questi calamenti che divoravo puntualmente.
C'è comunque una regola che aiuta ad evitare i grovigli: la lunghezza dei due braccioli dev'essere tale che avvicinandoli l'uno all'altro i due ami non si tocchino.
Vi dirò un'altra cosa, qui nel ponente ligure, la soluzione tradizionale per la pesca alla mormora ed agli sparidi in genere prevede una montatura con piombo scorrevole, bracciolo basso di un metro e più e bracciolo alto che difficilmente supera i 30 cm.
Ciao
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Citazione di: ^OLTREMARE^ il Dicembre 10, 2009, 08:35:24
C'è comunque una regola che aiuta ad evitare i grovigli: la lunghezza dei due braccioli dev'essere tale che avvicinandoli l'uno all'altro i due ami non si tocchino.
Salve a tutti
premetto che ho poca esperienza con le tecniche di pesca in mare quindi magari sto per dire una cavolata...
Ritengo che rispettando la regola che dice Nicola e con mare e fondale che lo permettono, il problema della lunghezza dei braccioli che potrebbe causare grovigli, non sussiste (quindi quoto etfreaky*).
Il discorso però deve essere valutato anche in base al lancio.
Infatti per poter usare un PN con braccioli lunghi bisogna costruire un trave lungo e questo sicuramente arrecherà dei disagi nel lancio, sia in termini di distanza che di difficoltà vera e propria, dovendo gestire un drop superiore ai 2 mt.
Addirittura su alcune riviste ho visto pubblicizzare per la pesca dei pesci di superficie tipo aguglie e lecce stella, dei travi che arrivano fino a 4 mt di lunghezza (di solito con tre finali molto lunghi e flotterati), ma tale tipo di trave come minimo avrà bisogno di canne lunghe 5 mt.
Chiedo scusa se ho scritto str...ate ma e' un vero piacere dialogare con voi di questi aspetti tecnici.
Buona vita
Daniele
Daniele

Ok, assodato il fatto che i travi fatti a questo modo, non sono proprio delle cagate, (dato che c'è chi li usa) già che ci sono pongo un altra domanda, sperando nelle vostre risposte.
Mettiamo caso che mi trovo con un mare in scaduta, e riesco a stare senza garbugli in pesca con un trave da 180 cm, con girella a 5cm dall'asola superiore, alla quale è attaccato un finale da circa 150/160cm, e girella circa 5cm sopra al piombo, con attaccato un finale sempre da 150/160cm.
Ho una sola canna.
Secondo voi, è  meglio stare in pesca con un trave fatto così, o sarebbe meglio stare in pesca con un classico pater noster da 110cm, e braccioli da 40cm??
Io fino ad oggi, ho sempre pensato che più riesco a mantenere lunghi i finali, e più possibilità ho di prendere qualcosa, dato che do una maggior naturalezza all'esca, la pensavo giusta?
Ho sempre pensato che se non riesco a prendere nulla con il primo trave descritto, allora di conseguenza neanche un pater noster mi salva dal cappotto, è giusto il mio ragionamento?
Oppure in alcune situazioni, i braccioli corti hanno una marcia in più anche se il mare mi permetterebbe di stare in pesca con braccioli più lunghi?
La pesca è la metafora della vita... stai seduto senza far nulla aspettando che succeda qualcosa.
Ma non succede mai nulla.

Ciao ET
quale estimatore dei finali lunghi non posso che condividere la seconda parte del tuo intervento.
Sulla lunghezza eccessiva dei braccioli io faccio questo ragionamento: nel momento in cui il piombo tocca l'acqua si ha già una compressione del trave e quindi un ipotetico avvicinamento dei due braccioli. Anche se passasse indenne a questo impatto, una volta sul fondo, il trave non rimane in verticale ma si adagia sul fondo quasi interamente, è logico che i due lunghi terminali sono in balia della corrente e non è detto che si stendano tutti e due in favore della stessa. Altra cosa: il bracciolo in alto lo si usa nella speranza che lavori in maniera più sollevata rispetto all'altro. Se è eccessivamente lungo anche questo rischia di adagiarsi sul fondo.
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

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Citazione di: ^OLTREMARE^ il Dicembre 10, 2009, 14:26:09
Ciao ET
quale estimatore dei finali lunghi non posso che condividere la seconda parte del tuo intervento.
Sulla lunghezza eccessiva dei braccioli io faccio questo ragionamento: nel momento in cui il piombo tocca l'acqua si ha già una compressione del trave e quindi un ipotetico avvicinamento dei due braccioli. Anche se passasse indenne a questo impatto, una volta sul fondo, il trave non rimane in verticale ma si adagia sul fondo quasi interamente, è logico che i due lunghi terminali sono in balia della corrente e non è detto che si stendano tutti e due in favore della stessa. Altra cosa: il bracciolo in alto lo si usa nella speranza che lavori in maniera più sollevata rispetto all'altro. Se è eccessivamente lungo anche questo rischia di adagiarsi sul fondo.
Quoto...anche perchè cosi il paternoster farebbe il suo lavoro...cioè un bracciolo sul fondo e un altro leggermente sollevato...altrimenti avremmo 2 ami a fondo, e il paternoster non farebbe piu la sua funzione...io faccio sempre il bracciolo sotto un po piu lungo(non esageratamente) e quello di sopra un po piu corto...quando voglio pescare pesci diffidenti mi affido al bracciolo singolo...anche perche non pretendi fare una doppietta di orate da 3 kg!! calabria
comu n'cissi u surici a nuci....dammi tempu ca ti perciu!!

Quoto anche io! Solitamente, quando costruisco un paternoster, faccio in modo che il bracciolo inferiore resti il più vicino possibile al fondo, mentre l'altro più o meno a mezz'acqua! Inoltre evito, come ha detto oltremare, che i due braccioli arrivino a toccarsi! In termini numerici, faccio un trave di 200cm, dove a 5 cm dall'assola monto un bracciolo di 90cm, invece a 5cm dal piombo monto un'altro bracciolo anch'esso di 90cm. In questo modo se avvicino i due ami dei due braccioli, naturalmente con il trave ben teso, questi stanno distanti l'uno dall'altro di ben 10cm! In questo modo rinuncio a poco, visto che che ho braccioli abbastanza lunghi.  ;D
Vivo la vita a un'uscita di pesca alla volta! Non mi importa ne dove, ne quando, ne come! A ogni uscita di pesca, sono un'uomo libero!

Citazione di: Draycon il Dicembre 10, 2009, 20:41:38
Quoto anche io! Solitamente, quando costruisco un paternoster, faccio in modo che il bracciolo inferiore resti il più vicino possibile al fondo, mentre l'altro più o meno a mezz'acqua! Inoltre evito, come ha detto oltremare, che i due braccioli arrivino a toccarsi! In termini numerici, faccio un trave di 200cm, dove a 5 cm dall'assola monto un bracciolo di 90cm, invece a 5cm dal piombo monto un'altro bracciolo anch'esso di 90cm. In questo modo se avvicino i due ami dei due braccioli, naturalmente con il trave ben teso, questi stanno distanti l'uno dall'altro di ben 10cm! In questo modo rinuncio a poco, visto che che ho braccioli abbastanza lunghi.  ;D
Ciao Draycon
se utilizzi un paternoster con due braccioli da 90 cm, non è necessario fare il trave da 200 cm, ma te ne basta uno da 110 - 120 cm.
Infatti la regola che ha citato Oltremare riguarda gli snodi. Mi spiego meglio: è necessario in un calamento che i braccioli allungandoli non vadano a toccare l'altro snodo.
Altrimenti, se interpreto quello che hai scritto tu, se volessi utilizzare un paternoster con due braccioli da 160 cm, dovrei fare un trave da 330 cm circa.
Chiedo conferma di quanto ho detto anche agli altri utenti sicuramente più esperti di me...
Buona vita
Daniele
Daniele