RESINA:come riparare una falla

Aperto da zaffrata, Ottobre 26, 2008, 19:01:54

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Capita spesso per chi possiede uno scafo in vtr (vetro resina) a dover arginare una falla causata da un urto o di una crepa magari causata da una osmosi, ricorrendo a metodi poco ortodossi o facendo capo a centri di manutenzione. Il tutto e' molto semplice e fattibile da noi stessi, basta avere un po' di manualita' e stare attenti a poche regole.
Poniamo il caso in cui dobbiamo arginare una crepa sul guscio:dalla parte esterna del guscio cioe' quella che si vede con una carta vetrata con grana grossa(di solito si usa la 40) asportiamo tutto intorno alla crepa il gelcoat (pittura bianca) fino ad vedere la grana della tela  di colore marrone/verdastro, a questo punto facciamo lo stesso lavoro dalla parte interna ovviamente se possibile accedere.Fatto cio' sgrassiamo la parte carteggiata con dell'acetone adatto o solvente similare, e ci prepariamo a resinare il tutto. Procuriamo nei negozzi adatti i kit per la resinatura oppure se abbiamo la possibilita', basta trovare chi ci potra' fornire del CSM ( chiamata impropriamente lana di vetro) e della resina liquida con altrettanto catalizzatore. Usiamo sempre le giuste precauzioni, guanti e mascherina di quelle adatte a quelle sostanze tossiche e facciamo sempre attenzione magari usando degli occhiali protettivi.
Intorno alla parte da resinare rivestiamo tutto con del nastro gommato da carrozzieri, procuriamoci un multistrato o comunque un piano dove andra' inbevuta la stuoia di CSM. E' arivato il momento di catalizzare la resina in un recipiente di lamiera (le quantita' dovute sono scritte sul kit, ma ricordo che piu' fa caldo e meno ne occorre di catalizzatore) con un pennello inbeviamo di resina e tamponiamo la stuoia fino che questa diventa quasi trasparente, cosi fatto con i guanti  si prende e si adaggia sulla zona continuando a tamponare col pennello fino a quando diventa quasi trasparente. Metteremo degli strati di stuoia rimanendo un paio di millimetri sotto il livello poiche' dovremo alla fine verniciare il tutto con il gelcoat.Tutta l'operazione va eseguita senza perdere del tempo poiche la resina tende a catalizzare abbastanza veloce, una volta indurita con apposita carteggiatrice orbitale oppure manualmente si asporta levigando la parte fino ad essere abbastanza speculare per la fase di verniciatura.
NB: Quando si maneggiano sostanse come le vernici epossidiche e le resine, ricordiamoci di attenerci scrupolosamente alle avvertenze poste sui kit acquistati in negozio, ed aggiungerei, di operare in locali abbastanza areati e di non fare soprattutto uso di fiamme anche di piccola entita' come quelle di un accendino.   

Approfitto di questo interessantissimo articolo  per chiederti una curiosità. Ma è vero che si sceglie l'antivegetativo in base all'acqua del porto dove si tiene ormeggiato lo scafo e in base alla velocità dello scafo stesso? Sono problemi che riguardano anche noi comuni mortali con scafi di 5 o 6 metri o è solo per Yachts?

#2
Grazie.... che io ne sappia le antivegetative non hanno particolari additivi,( se parliamo di porti Italiani) e quindi indicate per un porto che per un'altro, ti posso dire che se l'acqua di un determinato porto e' molto batterica e ricca di microrganismi e' buona norma dare qualche strato in piu di vernice.Per quanto riguarda la velocita' e' assolutamente vero, esistono delle antivegetative a base di teflon che conferiscono allo scafo un minor attrito durante la navigazione, ma ti posso anche dire che queste antivegetative sono molto autolivellanti ed uniformi nel consumo, tali da garantire una durata un tantino piu' lunga. Io personalmente visto che i costi sono di gran lunga piu' alti rispetto alle antivegetative "normali" e tutto sommato la velocita' rimane sempre quella, su scafi  per "normali mortali" non ne farei uso. Se mai e' importante, dare prima della vernice un buon fondo"primer" ed una volta data l'antivegetativa mettere la barca in acqua senza fare trascorrere troppi giorni, come pure e' molto importante non lasciare la barca ancorata in acqua sperando che la vernice duri di piu', anzi e fondamentale ogni tanto fare un giro per fare levigare la vernice cosi per farla mantenere pulita ed attiva.
E' un controsenso, ma... io sono contrario alle antivegetative, non sono altro che dei potentissimi veleni.

Citazione di: zaffrata il Ottobre 28, 2008, 15:39:40
ma... io sono contrario alle antivegetative, non sono altro che dei potentissimi veleni.
Però non ci sono alternative. Dovrei usare l'idrogetto una volta a settimana? Farebbe passare la voglia di pescare.

E con tutto quello che comporta nel tirare a secco una barca, si che passa la voglia di andare a pesca. Una volta la settimana? Molti hanni fa quando lavoravo in immersione, feci delle puliture di carene in acqua, e mi ricordo che in quel porto tanta era la proliferazione di microrganismi che dopo due giorni era ritornata come prima. Purtroppo per chi tiene durante la stagione la barca in acqua, deve per forza fare sullo scafo il trattamento con l'antivegetativa, confidiamo sul buon senso di chi prepare quei prodotti......