Ti posso consigliare la tecnica usata dalle nostre parti, molto redditizia se si pesca dai moli. porticcioli, rocce basse, canali di scolmo a mare di acque dolci provenienti da stagni e lagune e infine alla foce dei fiumi. Le prede variano dal 1/2 kg (assai numerose) all'1,5 kg, con la possibilità di catturare esemplari su 5 kg. L'azione di pesca avviene dal tramonto all'alba inoltrata (se non ti stufi prima...)
Premetto che tutto il materiale sotto descritto deve essere di ottima qualità.
Usa due canne bolognesi da 4 mt leggere ma robuste in cui monterai due piccoli mulinelli imbobinati con lo 0,16. La lunghezza delle canne e la ridotta misura dei mulinelli serve per non "spaccarti" le braccia durante le ore di pesca. Una delle canne armala col galleggiante fisso da 2 gr, l'altra con quello scorrevole sempre da 2 gr. Gli ami saranno del N. 14 o 16 legati con una bracciata ( più o meno 150 cm) di filo dello 0,12. Esca i bigattini uno a "calzetta" per ricoprire l'amo e due a penzoloni sulla punta del medesimo. I bigattini che eschi devono essere vivacissimi: in questo periodo che fa freddo, mettine un pugno per esca in una vecchia calza di lana che poi infilerai in un piccolo contenitore. Non sarebbe male se tenessi al caldo anche i bigattini con cui dovrai brumeggiare con cadenza frequente (mi raccomando: un pugnetto scarso per volta, ogni 10-15 minuti, aumentando la frequenza durante la mangianza ma riducendo la quantità ad una decina di bigattini).
L'armatura della canna con il galleggiante fisso è la più semplice: infila il galleggiante porta-starlight nella lenza madre e fermalo con gli appositi spezzoni di silicone. Adesso infila una torpilla da 2 gr, un piccolissimo spezzone di silicone per salva nodo e lega una girella del N.18. Alla girella lega il bracciolo dell'amo. Con la canna aperta, posiziona l'amo all'altezza del suo piede e spingi su il galleggiante fissandolo bene a circa 10 cm dal cimino (in poche parole, la lunghezza della lenza che va dal galleggiante all'amo dovrà essere pari alla lunghezza della canna meno 10 cm, cioè circa 390 cm). Con questa canna effettuerai la pesca a mezzo fondo.
Con l'altra canna invece effettuerai, in contemporanea, la pesca a fondo: infila nella lenza madre una micro perlina, poi il galleggiante scorrevole, un'altra micro perlina, una torpilla da 2 grammi, un piccolissimo spezzone di silicone per salva nodo e lega una girella del N.18. Alla girella lega il bracciolo dell'amo. Adesso, al di sopra della prima perlina, lega un fermo in cotone o altro filo morbido per impedire al galleggiante di risalire verso il cimino: una volta al mare, mediante una sonda, misurerai l'altezza dal fondo ed in base a quella sposterai in su o in giù il fermo del galleggiante. Una raccomandazione: non usare gli stopper in gomma, perchè se la preda è pesante lo stopper andrà a fermarsi sul passafilo del cimino, anzichè scorrervi dentro, con conseguente accorciamento della parte pescante della lenza. Di notte non ti accorgi di questo inconveniente e, mentre sei convinto di pescare sul fondo, stai invece pescando in superficie. E le spigole, invece, ti stanno aspettando sul fondo....
Con questa canna, se la corrente aumenta, aumenta la lunghezza della lenza. Quando diminuisce o si ferma, riporta la lunghezza all'altezza del fondo. Usa spesso la sonda, per verificare a che altezza stai pescando.
Sei quindi in pesca con due canne: una a mezzo fondo ed una a fondo. Se ti abitui, riuscirai a seguire entrambe le canne. Se ti incasini, metti da parte quella che non pesca, ma senza chiuderla: la rimetterai in pesca quando la mangianza rallenta.
Un'ultima cosa: non dimenticare il guadino a casa!
Divertiti.