La Daiwa, insieme all'Abu, sono i due leader mondiali nella produzione dei mulinelli da casting.
I modelli da utilizzare per lo spinning sono poi dei veri e propri gioielli di meccanica ad elevatissima precisione e, cosa assai gradita, hanno un rapporto qualità/prezzo che molto difficilmente puoi trovare in altri mulinelli tradizionali.
I vantaggi di questo tipo di mulinelli sono tanti: un elevato rapporto di recupero (anche di 7:1), un guidafilo fluidissimo al momento del lancio, un'uscita ed un recupero lineare del filo che praticamente annulla gli effetti della memoria meccanica, una frizione progressiva ed un freno bobina che ti consente di lanciare dagli artificiali più leggeri a quelli più pesanti. Hanno poi un ingombro ed un peso che è quasi la metà di quello dei mulinelli tradizionali. Il guidafilo raccoglie le spire in modo così ordinato che molto difficilmente si formano le parrucche, una volta che hai tarato il freno bobina al peso dell'artificiale. Questi mulinelli sono diffusissimi in tutti i Paesi del mondo ad eccezione dell'Italia e di pochi altri, per l'errata convinzione che siano difficili da usare.
In effetti, agli inizi, richiedono un pò di pratica per tarare il freno ed utilizzare il pollice per abbattere il fuori giri della bobina, ma è sufficiente un pò di allenamento per venirne presto a capo.
Piuttosto il loro utilizzo è legato a canne apposite (anch'esse assai diffuse e con un rapporto qualità/prezzo a dir poco ottimo) in quanto le canne tradizionali non sono molto adatte. Tra queste canne puoi scegliere tra quelle con l'impugnatura molto corta, da usare con una sola mano, e quelle con impugnatura un pò più lunga, da usare a due mani. Ti basta fare una ricerca sul Web per rintracciare quella che più ti piace.
Per il modello da te citato, che ho posseduto, posso solo dirti: eccezionale.