Fermo Pesca Mar Jonio

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Author Topic: Fermo Pesca Mar Jonio  (Read 6910 times)

Palamito

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on: October 27, 2011, 00:29:14
Non so se è questa il posto giusto per questo topic, non sapendo dove inserirlo lo mettoo quì.

Avete sentito parlare per caso del fermo pesca nel mar jonio ? me ne hanno parlato qualche giorno fa dicendomi che ai pescatori (professionisti) che non praticano la pesca in questo periodo gli danno 800 euro, ma non mi sembra però che si rispetti questo fermo pesca perchè in mare vedo sempre tante barche in pesca, ovviamente questo fermo pesca non mi dispiace, praticamente è come per la caccia che non fanno cacciare in alcuni periodi dell'anno per il ripopolamento della fauna, e per la pesca dovrebbe essere per lo stesso motivo visto che di pesce se ne vede ormai poco, causa la pesca senza scrupoli che adoperano molti pescatori non rispettando ne la natura ne le leggi viggenti (anche se fanno come vogliono tanto nessuno li ferma).



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Reply #1 on: October 27, 2011, 12:21:00
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Non so se è questa il posto giusto per questo topic, non sapendo dove inserirlo lo mettoo quì.

Avete sentito parlare per caso del fermo pesca nel mar jonio ? me ne hanno parlato qualche giorno fa dicendomi che ai pescatori (professionisti) che non praticano la pesca in questo periodo gli danno 800 euro, ma non mi sembra però che si rispetti questo fermo pesca perchè in mare vedo sempre tante barche in pesca, ovviamente questo fermo pesca non mi dispiace, praticamente è come per la caccia che non fanno cacciare in alcuni periodi dell'anno per il ripopolamento della fauna, e per la pesca dovrebbe essere per lo stesso motivo visto che di pesce se ne vede ormai poco, causa la pesca senza scrupoli che adoperano molti pescatori non rispettando ne la natura ne le leggi viggenti (anche se fanno come vogliono tanto nessuno li ferma).
Ciao Palamito,
non so dirti come funziona il fermo pesca (chiamato 'riposo biologico') in altre regioni, qui in Sardegna è in vigore da lunghissimo tempo. Si applica per 45 giorni dal 1° settembre al 15 ottobre e sui pescherecci di una certa stazza vengono applicati i sigilli da parte della Guardia Costiera. Se al 15 ottobre questi sigilli non risultano intatti, i proprietari dei pescherecci non solo non vengono risarciti, ma vengono addirittura sanzionati. Durante il riposo biologico è anche vietato fare manutenzione alle imbarcazioni, che potrà essere eseguita solo in periodi precedenti o successivi.
Per paura di perdere la sovvenzione e rischiare le sanzioni ed il sequestro delle imbarcazioni e dell'attrezzatura, i pescatori professionisti lo rispettano tutti, anche quelli con piccole imbarcazioni a cui non vengono applicati i sigilli (se 'sfuggono' ai controlli della Guardia Costiera, non sfuggirebbero di certo ai 'controlli' dei colleghi, che li denuncerebbero all'istante...).
Chi rischia sono i soliti (cioè gli abusivi), dato che questi non usufruiscono certamente delle sovvenzioni stanziate per il riposo biologico.
Nell'ultimo decennio (e forse anche di più) il riposo biologico di 45 giorni si sta rivelando abbastanza inadeguato ed insufficiente, tanto che a livello nazionale si è suggerito alle autorità locali di prorogare il periodo di fermo oltre la soglia dei 45 giorni. Siccome però il peso economico di questa proroga graverebbe interamente a livello locale, a causa della mancanza di fondi non se ne è mai fatto nulla.
Gli esperti suggeriscono un fermo biologico di almeno 2 anni, cioè il periodo medio necessario a tantissime specie di pesci per raggiungere la maturità riproduttiva, ma il problema è sempre quello: dove trovare i fondi per istituire una sorta di 'cassa integrazione' per i pescatori?
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tiburon88

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Reply #2 on: October 27, 2011, 12:24:07
due anni...................................è certamente molto utopistico.....ma non osa neanche immaginare gli effetti benefici che potrebbero esserci sul nostro mare...credo che se lo istituissero sarei la persona più felice del mondo... x;D
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Palamito

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Reply #3 on: October 27, 2011, 15:45:05
figuriamoci se stanno fermi due anni, non restano fermi neanche per questo pariodo di riposo...........
da questa parte dello jonio pesce non ce n'è più, e non da mò, però si continua a pescare senza regola....


sarebbe molto utile un fermo pesca inoltrato per dare la possibilità ai pesci di ripopolare di nuovo i nostri mari, ma come dice nonnorovy, chi finanzia tutto questo ??!!!


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kblade98

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Reply #4 on: October 27, 2011, 16:07:17
Speriamo che venga applicato....  comunque ciò che servirebbe veramente è un controllo adeguato da parte delle forze dell'ordine , i pescherecci prendono pesce di ogni genere senza osservare minimamente le misure consentite , io stesso in diverse pescherie ho visto tonni rossi di nemmeno 40cm ....   poi i pescatori abusivi , quelli che gettano le reti sottocosta... non ne parliamo , vorrei vedere 100 arresti al giorno per queste cose ...   

Ma questo blocco riguarderebbe solo le imbarcazioni vero?  Dalla riva con le canne si potrebbe pescare giusto.... scusate la stupida domanda.


Surf 33

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Reply #5 on: October 27, 2011, 16:36:04
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Ma questo blocco riguarderebbe solo le imbarcazioni vero?  Dalla riva con le canne si potrebbe pescare giusto.... scusate la stupida domanda.
Si la pesca sportiva non ha delle limitazioni se non in determinati periodi, tipo l'estate, per quanto riguarda l'orario. Poi non vedo che danno potremmo provocare al mare, con la cattura ogni tanto di qualche pescetto...
La mia idea sul fermo, è molto drastica, durante tale periodo io sanzionerei in maniera pesante chi non rispetta la regolamentazione legislativa, ma non solo,  aumenterei anche i controlli, su alcuni punti completamente assenti, e durante tutto l'anno, oltretutto se i pescatori professionali non riescono a capire che il loro massiccio prelievo dal mare, a volte effettuato in maniera illegale sta stravolgendo gli equilibri marittimi, spopolandolo di vita, allora è necessario che chi addetto ai controlli intervenga...inoltre  credo vada istituita anche una commissione di controllo parlamentare al fine di controllare e sanzionare chi dovrebbe sulla carta tutelare il mare, la pesca e i pescatori onesti....è un bel sogno vero...
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Reply #6 on: October 27, 2011, 18:00:29
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intervenga...inoltre  credo vada istituita anche una commissione di controllo parlamentare al fine di controllare e sanzionare chi dovrebbe sulla carta tutelare il mare, la pesca e i pescatori onesti....è un bel sogno vero...

Ciao Surf
qualche tempo fa ho letto su internet un rapporto di Lega Ambiente che confermava quanto già sospettavo. Stupidamente non mi sono salvato il link, ma ti prego di farmi credito sulla parola in attesa che lo rintracci e lo posti qui.
Da questo rapporto (lo sintetizzo per rimanere in tema col tuo post) salta fuori che la Guardia Costiera ed altre autorità preposte ai controlli non è che siano così negligenti come a volte li dipingiamo (e in certe occasioni meriterebbero per davvero...), in quanto, nel giro di un solo anno, hanno messo sotto sequestro e denunciato per pesca non conforme ai regolamenti un'infinità di pescherecci tanto che il loro elenco, composto da due sole righe per peschereccio e scritto con caratteri molto piccoli, nel rapporto riempie una ventina di pagine!
Ebbene, salta fuori che il fermo medio di un peschereccio è di 3 giorni, e che la sanzione più alta comminata dai giudici è di 1.400 €  (pensa che si diceva, ai tempi in cui avevamo l'incubo del famoso tesserino MIPAAF, che le multe per noi sarebbero state di 1.000 €). Inoltre salta fuori che le flotte più grosse appartengono a politici che a livello locale hanno un'enorme influenza. Alcuni pescherecci sono stati colti in flagrante addirittura lo stesso giorno del dissequestro.
Mi ricorda tantissimo la storia infinita della tela di Penelope... solo che sotto stavolta non c'è l'amore maritale ma un gigantesco 'umma-umma' tra controllori, armatori, pescatori e giudici.
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Surf 33

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Reply #7 on: October 27, 2011, 18:55:36
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ti prego di farmi credito sulla parola in attesa che lo rintracci e lo posti qui.
 
Non ho motivo di dubitare.
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Da questo rapporto (lo sintetizzo per rimanere in tema col tuo post) salta fuori che la Guardia Costiera ed altre autorità preposte ai controlli non è che siano così negligenti come a volte li dipingiamo (e in certe occasioni meriterebbero per davvero...), in quanto, nel giro di un solo anno, hanno messo sotto sequestro e denunciato per pesca non conforme ai regolamenti un'infinità di pescherecci tanto che il loro elenco, composto da due sole righe per peschereccio e scritto con caratteri molto piccoli, nel rapporto riempie una ventina di pagine!
Solitamente sono uno che crede nelle istituzioni (poco in quelle politiche ultimamente), ma voglio raccontare un piccolo episodio...Partiamo alle 4 dal mio paese per il Porto di Catanzaro Lido era il 26 Dicembre 2010, pioveva, ma la voglia di pescare non ci ferma, arriviamo intorno alle 5 al porto per fare un pò di spinning, dopo un pò esce una barchetta dal porto che piazza una rete che andava dall'imbocco del porto fino a qualche centinaia di metri verso la spiaggia, praticamente ha chiuso il tratto di mare dove si pescava... vane sono state le urla... c'erano altri colleghi, che chiamano la guardia costiera, ma i frequentatori assidui del porto ci avevano già anticipato che non era la prima volta.. che la guardia costiera era stata più volte avvertita... morale ci siamo alzati alle 3.30 per pescare in una piscina chiusa senza....Anche se non metto in dubbio l'operato della guardia costiera e dei dati riportati nei vari rapporti..ciao
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snipe

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Reply #8 on: October 27, 2011, 21:47:10
Anche io credo senza dubbio all'articolo di nonnoroby; però rimango della mia idea e cioè che guardia costiera e finanza non fanno bene il loro lavoro.
Ma mentre la finanza ha compiti molto ampi in più settori e posso accettare che qualcosa gli "sfugga" la guardia costiera i cui compiti sono strettamente legati alla sicurezza in mare è sempre pronta a fare maxi multe per stangare singoli pescatori sportivi poi per il resto è latitante.
Io vedo continuamente reti calate abusivamente nel sotto costa,ora considerando che non pesco molto anche se passegggiate al mare ne faccio parecchie,io mi chiedo cosa ci vuole per i signori della guardia costiera farsi qualche in giro sui motoscafi o anche in auto e stangare questi pseudo pescatori abusivi?

Secondo me il problema in italia non sono le leggi ma chi le deve far rispettare, non dimenticate che siamo il primo paese in Europa come evasione fiscale, meditate meditate!!!

Scusatemi lo sfogo.


kblade98

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Reply #9 on: October 28, 2011, 00:01:24
Quote
Io vedo continuamente reti calate abusivamente nel sotto costa,ora considerando che non pesco molto anche se passegggiate al mare ne faccio parecchie,io mi chiedo cosa ci vuole per i signori della guardia costiera farsi qualche in giro sui motoscafi o anche in auto e stangare questi pseudo pescatori abusivi?

Secondo me il problema in italia non sono le leggi ma chi le deve far rispettare


Quoto parola per parola , come quoto anche ciò che ha detto Surf33!  Una cosa scandalosa , della gente ti chiama e ti dice che stanno pescando con le reti e tu ( Guardia Costiera ) non intervieni ? Vergogna ....
Fanno passare anche la voglia di denunciare , tanto non intervengono ... 3 anni fà era il mese di Marzo intorno alle 2 di notte facevo un giro in macchina e ho visto dei chiari segnali di soccorso in mare (dei razzi ) , chiamo subito la Guardia di Finanza che mi dice di chiamare la Guardia costiera , ho subito un vero interrogatorio per telefono , credevano li prendessi per i fondelli volevano da me le coordinate... da allora ogni volta prima di fare una denuncia o un avviso ci penso più volte. 


Palamito

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Reply #10 on: October 28, 2011, 00:36:11
Mamma mia, stiamo messi proprio male.....
non credo che la guardia costiera non sappia cosa succede in giro, ma se deve stangare qualche pescatore sportivo non ci pensa due volte, e non sono poi tanto propensi a lasciar correre senza sanzionarlo pesantemente se si superano i 5 kili (mi sembra sono 5 kili) di pescato a testa sulla barca, però poi tutti quelli che buttano le reti sotto costa o tanto altro abusivismo, non li vedono affatto, chissà perchè ??!!
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tiburon88

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Reply #11 on: October 28, 2011, 12:47:28
con mio enorme dispiacere non posso che concordare con chi dice che la guardia costiera non fa il proprio lavoro ciò che succede da me è davanti gli occhi di tutti: tartane, reti di posta, reti a circuizione, abuso di pescato, menefreghismo sulle taglie minime del pescato..

eppure mai, mai un giorno li ho visti intervenire..non ho nessuna fiducia in questo corpo..mi dispiace dirlo ma non fanno il loro loro, il problema è..non lo fanno perchè si annoiano?? o non lo fanno per motivi più gravi??

N.B. ho escluso fin da subito il fatto che non siano a conoscenza dei reati perchè tutti noi non diamo dei cretini, cioè glielo fanno davanti gli occhi tutti i giorni..quindi è normale che sanno!

scusate lo sfogo!
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Reply #12 on: October 28, 2011, 13:55:04
Il problema sta anche nel fatto che al "popolo non pescatore" non interessa a fatto questo problema , per molti fermare i pescherecci è sinonimo di meno pesce da mangiare ed a costi più alti!   

Quote
non lo fanno perchè si annoiano?? o non lo fanno per motivi più gravi??

Sui grossi pescherecci si può anche pensare che ci sia dietro qualcuno che.... insomma avete capito....

Ma sulle barchette che fanno pesca abusiva con ogni rete e in ogni posto, non intervengono perché si annoiano , anzi  non ci sono proprio , abito vicino al mare è ogni giorno  (pesca o no)  passo dal mare e non li ho mai visti ! Mai!!!!!!!!!   Dove sono? Forse si nascondono......

Povera gente , mi dispiace moltissimo , ma quando butti le reti abusive rendi povero il nostro mare per far i soldi tu...  dipende dalla rete che si butta , il pescato medio si aggira intorno ai 8kg, calcolando che la gettano più volte raggiungono i 16/20kg senza problemi... lo vendono  a 15/20€ ( a volte + a volte meno ) , vedi se possiamo accettare queste cose!


Palamito

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Reply #13 on: October 28, 2011, 14:55:29
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.....Dove sono? Forse si nascondono......



a fare i   ....zzi loro o a non fare nulla, o magari sono così pieni di lavoro che non possono assolutamente perdersi dietro a queste sciocchezze, dobbiamo pure capirli poverini, non possiamo pensare a male di quelli che fanno il loro lavoro, dobbiamo dirla tutta, siamo proprio degli insensibili e non vediamo affatto l'operato che la guardia costiera fa ogni singolo memento del giorno, siamo proprio dei pettegoli e malepensanti...
CATTIVI  calabria


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Reply #14 on: October 28, 2011, 19:27:35
Ho seguito il topic e noto che c'è molta delusione ed amarezza da parte vostra verso le autorità competenti, ed è anche comprensibile...
vi invito però, prima di sparare a raffica sulle forze dell'ordine, a riflettere su 2 cose:
- se le volanti si vedono poco in giro il motivo è anche che hanno pochissimi fondi per il carburante e per la manutenzione; questo vale sia per le forze di mare che di terra
- quando un militare (Guardia Costiera, Carabinieri, Forestale...etc) fa un intervento, non lo fa di spontanea iniziativa, ma perchè un superiore lo ha incaricato; allo stesso modo, se non interviene, si vede che forse non può farlo, perchè magari gli è stato vietato

lessi una volta, credo proprio su questo forum (correggetemi se sbaglio), una testimonianza a riguardo, cioè il sindaco di un paese che aveva convinto le forze dell'ordine a non intervenire sul bracconaggio dei pescatori locali, poichè era povera gente che viveva di quello, e una volta multati e sequestrate le reti, sarebbero morti di fame

dato che non abito sulla luna, non voglio dire che in Italia non c'è corruzione e permessivismo, ma prima di fare pubblicamente queste pesanti accuse alle forze dell'ordine tenete conto di quello che ho scritto sopra;
scrivo senza voler fare polemica, un saluto a tutti
Ho visto Sampei pescare carpe da un quintale con canna fissa ed essere trainato con tutta la barca per centinaia di metri; l'ho visto finire in acqua mentre stringeva con forza la sua canna fissa e faceva perno su tutti e due i piedi...VOGLIO IL FILO DI SAMPEI PER IL MIO MULINELLO!!!


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Reply #15 on: October 28, 2011, 20:04:00
Quella che riporto più sotto è l'introduzione al dossier rilasciato da Legambiente il 19/11/2010.
Ciò che mi dispiace tantissimo è che non è più raggiungibile la pagina del dossier completo che, dovete credermi, riportava in dettaglio svariati casi in cui venivano evidenziati episodi di collusione e l'elenco completo della lista nera dei pescherecci.
Molto probabilmente anche Legambiente non è immune da certe pressioni e tale pagina risulta "non raggiungibile"...

<< La mappa della malapesca italiana

UN MARE DI ILLEGALITA’: il dossier lanciato oggi da LAV, Legambiente e Marevivo

Ogni anno in Italia, con la chiusura a ottobre della stagione di pesca del pescespada, riemerge con forza uno dei grandi mali della Pesca italiana: la diffusissima pratica dell'uso illegale delle reti derivanti, ovvero le spadare (messe al bando dalle  Nazioni unite e dal 2002 in tutta l’Unione europea) e le  ferrettare, utilizzate spesso in modo illegale. Attrezzi questi che comportano la cattura accidentale di diverse specie protette o a rischio come tartarughe, delfini, squali e balene.

E’ questa la denuncia di Lav, Legambiente e Marevivo che con il dossier “La pesca Illegale,  Non documentata e non Regolamentata nell’Unione Europea: il caso delle derivanti italiane” lanciano l’allarme sul mare di illeciti in cui si dibatte la pesca italiana.

Una piaga ben documentata dagli organi di controllo, dalla Commissione europea e dalle stesse associazioni ambientaliste, con dati che permettono di avere una mappatura chiara del fenomeno: matricole, porto di registrazione, accesso ai finanziamenti pubblici, recidività nelle infrazioni, zone di pesca, tecniche per eludere i controlli.  Eppure questa forma di illegalità non si attenua, con un 2010 ancora segnato da gravissimi casi di malapesca e ben 37 pescherecci sanzionati per uso illegale di reti derivanti solo nei primi sei mesi dell’anno. Ne nasce così anche una vera e propria mappa dei porti italiani dove è maggiore la concentrazione di pescherecci che pescano illegalmente con le reti derivanti,  ai quali le associazioni ambientaliste hanno assegnato la “bandiera pirata”.

La Pesca Illegale, Non dichiarata e Non documentata (Pesca INN) – spiegano le associazioni - contribuisce allo sfruttamento eccessivo degli stock ittici, danneggia  gli ecosistemi marini e costituisce una forma di concorrenza sleale nei confronti dei pescatori onesti. Si stima che il volume d'affari della pesca illegale a livello mondiale possa essere superiore a 10 miliardi di euro.

“In Italia il problema è aggravato dalla mancata applicazione di sanzioni efficaci che non consente di intensificare le misure repressive - dichiarano i rappresentanti di Lav, Legambiente e Marevivo - A ciò si aggiungono gli atteggiamenti di tolleranza, talvolta al confine con la compiacenza che spesso si riscontrano da parte delle autorità italiane nei confronti di chi opera al di fuori delle norme”.

La lista allegata al rapporto elenca le barche sanzionate negli ultimi sei anni dalle Capitanerie di Porto e quelle segnalate dalle associazioni ambientaliste: si tratta di circa 300 pescherecci, che hanno utilizzato illegalmente le reti derivanti, registrati principalmente nei porti di Ponza, Bagnara Calabra, Lipari, Porticello, Santa Maria La Scala. Questi scali ospitano oltre un terzo di tutta la flotta ‘pirata’, ampiamente tollerata dalle autorità locali: eclatante il caso del comune di Acitrezza dove a giugno di quest’anno si è organizzata addirittura la “Sagra del Pescespada di San Giovanni” pescato dalle “storiche spadare trezzote”.

La maggior parte dei pescherecci riportati nella lista nera è stata sanzionata più volte, alcune a distanza di pochi giorni. La sanzione massima prevista è di soli 4.000 euro, la metà o ancor meno per chi patteggia; il sequestro delle reti, spesso non viene confermato dai giudici con conseguente restituzione delle stesse ai proprietari che riprendono a pescare illegalmente. L’unica misura davvero dissuasiva, contenuta in un Decreto Ministeriale del 1998,  prevede la sospensione dell’autorizzazione di pesca dai 3 ai 6 mesi ma non risulta sia mai  stata applicata e lo scorso ottobre  la Direzione Generale della Pesca del  Ministero dell’Agricoltura ne ha addirittura sconsigliato l’applicazione. Nonostante l’Italia sia stata già stata condannata dalla Corte Europea di Giustizia per il lassismo con il quale gestisce l’emergenza delle  reti derivanti  illegali e la Commissione abbia imposto la  restituzione di 7.7 milioni di euro percepiti per la riconversione delle spadare verso altri sistemi di pesca meno distruttivi. Come segnala il dossier, circa 100 pescherecci che usufruirono di questi contributi hanno continuato ad usare le reti illegali.

Alla vigilia dell’importante processo di riforma della Politica Comune della Pesca, tollerare la presenza di una delle flotte di pesca illegale più vaste del Sud Europa, porta la credibilità dell’Italia agli occhi degli altri Stati membri ai minimi storici.

 “Il ripristino della legalità nella pesca non solo è una condizione indispensabile per il recupero degli ecosistemi marini ma è anche un elemento imprescindibile per lo sviluppo di una pesca realmente sostenibile - hanno aggiunto LAV, Legambiente e Marevivo - E’ nell’interesse della parte sana del settore garantire che chi viola le regole venga escluso dalle attività di pesca. Per questo l’applicazione delle nuove sanzioni previste dall’Unione Europea nei confronti di cittadini e pescherecci europei coinvolti nella pesca INN potrebbe costituire un serio deterrente alla pesca pirata”.

Per contrastare le violazioni, l’Unione Europea, infatti, ha approvato un nuovo regolamento sulla Pesca INN entrato in vigore il 1 gennaio 2010. A differenza degli ultimi otto anni esistono oggi strumenti che consentono alla Commissione europea di intervenire sugli Stati membri inadempienti con tempi più rapidi e sicuramente più incisivi delle procedure di infrazione. In questo senso il Mediterraneo rappresenta dunque un importante banco di prova per la strategia dell’Unione sulla Pesca INN.

“E’ necessario, pertanto – concludono le associazioni ambientaliste - che la Commissione Europea applichi all’Italia la sanzioni previste dal Regolamento INN che prevedono la sospensione degli aiuti comunitari destinati alla pesca e l’inserimento in lista nera dei pescherecci pirata. Solo attraverso un’azione decisa, infatti, si potrà sradicare il fenomeno delle reti derivanti illegali dai porti italiani e dimostrare agli operatori e all’opinione pubblica l’impegno concreto dell’Unione Europea contro la pesca illegale”.

Roma, 19 novembre 2010

 Leggi il dossier completo (questo link è ancora presente, ma dov'è finito il dossier completo?)

L’ufficio stampa 06 86268353 - 79 -76 >>
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Surf 33

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Reply #16 on: October 28, 2011, 21:35:03
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Ho seguito il topic e noto che c'è molta delusione ed amarezza da parte vostra verso le autorità competenti....
ma prima di fare pubblicamente queste pesanti accuse alle forze dell'ordine tenete conto di quello che ho scritto sopra;
Anche io scrivo senza far polemica.... e su alcuni punti se mi sforzo posso anche essere d'accordo con te....
Ma, c'è sempre un ma... se chiamati ad intervenire a 300 metri dalla stazione da dove operano..non credo sia solo e voglio sottolineare solo un problema di carburante..... poi è vero che il pesce puzza, e puzza sempre dalla testa, ma non credo sia bello continuare a trovargli delle attenuanti...o delle giustificazioni..perchè non serve ne a loro ne a noi... ma soprattutto non è soltanto un problema di chi per come me va a pescare e non prende più un pesce.. ma è soprattutto il problema di riportare la natura ad avere determinati equilibri, perchè se aspettiamo la coscienza della gente allora siamo veramente rovinati...Questo e per sottolineare un principio ormai consolidato....quello del "si ma tutti lo fanno"... be è proprio questo principio che non va bene... è vi prego non troviamo noi per loro una giustificazione perchè se c'è ne sono, sono veramente banali... (voglio aggiungere che il mio non è un attacco a nessuno)....Ciao
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Reply #17 on: October 29, 2011, 02:32:25
Ragazzi purtroppo io sono pienamente daccordo con manuspin in quanto poco tempo fa, mi feci una lunga chiacchierata con un amico (guardia costiera). Ero arrabbiato e scocciato non ce la facevo piu a vedere le reti di posta e i pescherecci che trainavano a 100 metri dalla costa e gli ho detto che bastava una sola macchina che facesse un giro lungo costa la mattina presto e si sarebbero resi conto di quanta porcheria c'è in giro. La risposta è stata proprio quella detta da manu, non ci sono assolutamente fondi per il carburante e le spese varie... Ora non difendo nessuno so delle magagne varie ecc, ma purtroppo ribadisco che non ci sono soldi!! il comune (parlo per il mio paese) non da fondi per questo tipo di interventi, ora mi lascio ad una affermazione per farvi riflettere, se vi dicessi che è successo che rimanessero in panne senza benzina?? mi credete? purtroppo oltre alle magagne dobbiamo capire che ci sono altre cose sotto... sono rammaricato
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Reply #18 on: October 29, 2011, 08:39:38
Ciao a tutti
In rete esiste un Report in video che si chiama Mare Nostrum. E' un'inchiesta di circa 3 anni fa ...mandata in onda da Rai Tre...sullo sfruttamento marino. Posto i link:

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5 RIMOSSO

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Questa è la situazione un anno dopo:

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Parecchie risposte ....alle nostre domande sono contenute in questi video.
Buona visione


Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.
L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.
Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Kahlil Gibran


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tiburon88

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Reply #19 on: October 29, 2011, 11:56:21
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Ho seguito il topic e noto che c'è molta delusione ed amarezza da parte vostra verso le autorità competenti, ed è anche comprensibile...
vi invito però, prima di sparare a raffica sulle forze dell'ordine, a riflettere su 2 cose:
- se le volanti si vedono poco in giro il motivo è anche che hanno pochissimi fondi per il carburante e per la manutenzione; questo vale sia per le forze di mare che di terra
- quando un militare (Guardia Costiera, Carabinieri, Forestale...etc) fa un intervento, non lo fa di spontanea iniziativa, ma perchè un superiore lo ha incaricato; allo stesso modo, se non interviene, si vede che forse non può farlo, perchè magari gli è stato vietato

lessi una volta, credo proprio su questo forum (correggetemi se sbaglio), una testimonianza a riguardo, cioè il sindaco di un paese che aveva convinto le forze dell'ordine a non intervenire sul bracconaggio dei pescatori locali, poichè era povera gente che viveva di quello, e una volta multati e sequestrate le reti, sarebbero morti di fame

dato che non abito sulla luna, non voglio dire che in Italia non c'è corruzione e permessivismo, ma prima di fare pubblicamente queste pesanti accuse alle forze dell'ordine tenete conto di quello che ho scritto sopra;
scrivo senza voler fare polemica, un saluto a tutti


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Ragazzi purtroppo io sono pienamente daccordo con manuspin in quanto poco tempo fa, mi feci una lunga chiacchierata con un amico (guardia costiera). Ero arrabbiato e scocciato non ce la facevo piu a vedere le reti di posta e i pescherecci che trainavano a 100 metri dalla costa e gli ho detto che bastava una sola macchina che facesse un giro lungo costa la mattina presto e si sarebbero resi conto di quanta porcheria c'è in giro. La risposta è stata proprio quella detta da manu, non ci sono assolutamente fondi per il carburante e le spese varie... Ora non difendo nessuno so delle magagne varie ecc, ma purtroppo ribadisco che non ci sono soldi!! il comune (parlo per il mio paese) non da fondi per questo tipo di interventi, ora mi lascio ad una affermazione per farvi riflettere, se vi dicessi che è successo che rimanessero in panne senza benzina?? mi credete? purtroppo oltre alle magagne dobbiamo capire che ci sono altre cose sotto... sono rammaricato

Sicuramente quello che avete sottolineato non fa altro che chiarire un concetto che già, almeno per me, era abbastanza noto cioè quello che del mare non frega molto ai nostri politici competenti in materia.
voi dite non ci sono i soldi per il carburante???...va bene sono d' accordo, ma io sto parlando di pesca con la tartana, quella si effettua a circuizione per 50*100 metri basta passeggiare sulla spiaggia per rendersene conto!!....nessuno dice che non si devono mettere le reti o che la gente deve morire di fame......io capisco che ci potrebbero essere logiche più importante della pesca ecc..ma che le vadano a mettere alla distanza giusta...!!!..nessuna dice di fermare la pesca professionale, ma che la facciano rispettando i limiti massimi di pescato e le taglie minime..come fanno in altre parti del mondo.....altrimenti ora riusciranno a vivere, fra 10 anni moriranno di fame perchè pesce non ce ne sarà più neanche a riva o con lo strascico....ultima di ieri...vado in pescheria per i cefali e ti vedo una cassetta piena di mini- serrotti, un altra piena di mini- mormore e saraghi, un altra con alletterati sotto misura......dai....si sta raschiando il fondo!!....

detto ciò non voglio fare polemica o metter in dubbio quello che dite, solo che è palese che non svolgono il loro lavoro come dovrebbero, se poi gli ordini arrivano dall' alto è un altro discorso...ma certamente se non altro mi viene il dubbio che chi permette che il mare venga stuprato abbia almeno un tornaconto..

scusate ancora lo sfogo,
ma mi rendo conto che siamo sul baratro....meno male che ci restano i serra...perchè per il resto di pesce non ce n'è più!..un saluto a tutti
I lOvE FiShInG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

StOp AlLe ReTi AbUsIvE!!!!!!!!!!!!!

EtIcA & SpOrT


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