Il fiume Savuto come una pattumiera.

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on: August 26, 2010, 11:26:35
Lamezia Terme , 26 agosto 2010 -  Nocera come colera. C'è qualche attinenza tra una località turistica ed una patologia batterica ormai debellata? Nel 2010 questo confronto sembrerebbe essere un tantino fuori luogo. Come un essere vivente contraendo una patologia batterica ha la capacità di diventarne immune o di esserne soppiantato, così il mare ha una grande capacità di autodepurazione, ma fino ad un limite. Come a tutti è noto un'enorme quantità di acqua è in grado di diluire sostanze nocive, ma il livello d'inquinamento sta superando la capacità autodepurativa del mare nel Golfo di Sant'Eufemia. Scheletri di non si sa quale origine, schiuma marrone che si deposita dolcemente sulla battigia, una patina oleosa sempre costante. Certamente uno spettacolo poco esilarante per chi ha deciso di trascorrere le vacanze in Calabria e a Nocera Terinese. Come un organismo attaccato da una malattia batterica deve reagire aiutandosi quando possibile con medicinali adatti, così il nostro mare deve far i conti con chi ha deciso di utilizzare il fiume Savuto come una pattumiera. Il problema è che l'antibiotico adatto in questo caso non esiste. Intanto il depuratore è sotto sequestro. Dopo il ritrovo dello scheletro, non si sa di qual origine se umana o animale, effettuato nella giornata di martedì da due sub ignari, non sembra che il fiume sia diventato più limpido. Anzi alle 14 di ieri riversava una schiuma marrone direttamente nel mare. Mai come quest'anno il litorale di Nocera ha dovuto contrastare così tanto le cause dell'inquinamento umano. Un'efficienza veramente sorprendente . Ironia della sorte, fortunatamente non sono state ancora realizzate le attese barriere a mare, rischiando di perdere i finanziamenti dell'Unione europea. Si può solo immaginare cosa sarebbe accaduto con le barriere soffolte in mare.Un ricettacolo di germi, virus, scheletri di non si sa quale natura, e forse anche rifiuti tossici concentrati sulla battigia, mentre turisti ignari sono costretti a pensare ad altri lidi ed altri luoghi per godere le sospirate vacanze. La bellezza principale dei nostri luoghi è il mare, quello pulito, ovviamente. Le sostanze tossiche anche se non visibili, di anno in anno, non essendo biodegradabili, si accumulano nei tessuti, passando da un organismo all'altro nella catena alimentare: dalle alghe ai piccoli crostacei, da questi ai piccoli pesci fino ai grandi, e si concentrano in ognuno dei passaggi divenendo sempre più pericolose. L'uomo è l'ultimo anello di questa catena. Intanto si continua a pescare alla foce del Savuto, tranquillamente. Tutti pesci che finiscono sulle tavole delle famiglie. Nocera come colera. Chissà se questo confronto risulta essere un po' azzardato in questa state segnata ancora una volta dal mar inquinato. Tuttavia se i turisti il prossimo anno riusciranno a rimanere incantati dalla limpidezza di questo mare, se alla foce dei fiumi grazie ad opportuni controlli efficaci ed efficienti non saranno più riversate sostanze di vario genere, sicuramente dovremo ricrederci.

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