Navi veleni: Fare Ambiente, confermata gigantesca montatura
CATANZARO, 20 OTT - "Dopo il procuratore Eugenio Facciolla, anche Giuseppe Pignatone ha sgombrato il campo da ogni equivoco, affermando che non vi sono navi dei veleni al largo delle coste calabresi, intervenendo a Crotone al convegno nel corso del quale la Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha presentato il rapporto sulla Calabria". Lo afferma, in una nota, Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria.
"In tempi non sospetti, quando la notizia rimbalzava sui network nazionali e da più parti si reclamavano ispezioni a tappeto dei fondali - sostiene Iaconetti - non abbiamo esitato nel definire l'intera vicenda una gigantesca montatura destinata, purtroppo, a danneggiare il già fragile tessuto economico delle aree costiere della nostra regione. Adesso che la questione è definitivamente chiusa, sarà bene concentrare energie e risorse sulle tante emergenze ambientali per le quali la gestione commissariale, nonostante i tanti fondi a disposizione, non ha saputo trovare le giuste soluzioni".
FONTE: ANSA
Rifiuti: Pignatone, su navi veleni nessun motivo di allarme
Sulle cosiddette navi dei veleni non c'é motivo di allarme". A dirlo è stato il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, intervenendo, a Crotone, al convegno nel corso del quale la Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, sta presentando il proprio rapporto sulla Calabria. "Possono cessare - ha aggiunto - gli allarmismi che tanti danni hanno provocato alla regione. Non c'é motivo di allarme sulla radioattività delle coste calabresi". Per quanto riguarda la relazione sul ciclo dei rifiuti, ha detto Pignatone, "l'ho letta come la storia di un fallimento e le sue conclusioni esprimono un giudizio negativo a 360 gradi. La stessa relazione ricostruisce le scelte strategiche di fondo, l'enorme contenzioso civile e amministrativo che investe tutti i protagonisti della vicenda". "Le nuove competenze della Direzione distrettuale antimafia - ha proseguito il procuratore di Reggio in merito alle infiltrazioni della criminalità nel ciclo dei rifiuti - possono essere foriere di risultati positivi a condizione che continui la collaborazione con le Procure. L'altro punto è il perseguimento di reati finanziari e delle truffe, che possono portare a illeciti arricchimenti, ed il perseguimento dei reati nel settore dell'abusivismo edilizio. Con un'azione sistematica si possono raggiungere risultati positivi".
FONTE: TeleReggioCalabria