Innanzitutto,per un buon ancoraggio e far sì che l'ancora non " ari " sul fondo come si dice in gergo,è necessario avere a disposizione una cima lunga almeno da 3 a 5 volte l'altezza del fondale,unita ad almeno 15 metri di catena che poggi spianata sul fondo,inoltre il peso stesso dell'ancora va calcolato almeno 1.5 kg di ancora per ogni metro di imbarcazione ( se hai una barca di 10 metri ti servirà un ancora di 15 kg ),ma su fondali così alti in genere si ancorano solo le navi o le grosse imbarcazioni,per via del dover disporre di moltissimi metri di cima e catena che richiedono un ampio gavone di stipaggio.
Comunque,se sei su un fondo roccioso,dove il rischio di incaglio dell'ancora è molto elevato,e non vuoi ricorrere alla doppia ancora gallegiante,devi adottare una ancora adatta al fondo roccioso che devi autocostruirti,utilizzando un tubo di acciaio inox del diametro do 80 mm circa,al quale salderai 3 o 4 marre curvate quasi ad U ( non proprio chiusa come la lettera ) realizzate con del tondino di ferro zincato del diametro da 10 o 12 mm,in caso di incaglio,mettendo in trazione il motore,la marra si apre e libera l'ancora,potrai poi risistemare facilmente la marra mediante una pinza grande.
Oppure,puoi scegliere una ancora tradizionale,che abbia la particolarità di avere il diamante alla fine del fuso ( il diamante è un anello ),al quale potrai legare una cima (chiamata grippia ) che sale fino in superficie,alla quale applicherai un gallegiante o un parabordo.In caso di incaglio,prendendo in mano il grippiale puoi facilmente disincagliare l'ancora dal fondo dalla parte opposta dell'arrocco.
Patente nautica senza limitazioni che ho preso pochi anni fa docet!