Nelle mie zone oltre alla classica teleferica a fondo viene usata anche la teleferica a galla con galleggiante scorrevole.
Alla classica versione si aggiunge un grosso galleggiante a palla cavo all'interno, subito prima del piombo terminale.
Dopo il lancio, il galleggiante, mettendo la lenza in tensione si va a posizionare nel punto dove la lenza incontra l'acqua ma al bracciolo con il pesce esca vivo non si mette niente...lo si aggancia solamente sulla lenza madre.
Così facendo l'esca è libera di muoversi come nel metodo tradizionale, ma se dovesse andare verso il largo si fermerà a galla nel punto in cui vi è il galleggiante, e non sul piombo a fondo..con ovviamente quel metro e mezzo di bracciolo a cui è legata che gli permette tutti i suoi movimenti.
Sinceramente, quando si pesca in 3/4 m di fondale degradanre sabbioso al max ed entro i 40/50m da riva non credo faccia alcuna differenza...ma già pensate a una scogliera a strapiombo con un 7/8 m di fondale immediati...che degrada verso i 28/30m di profondità a 50 m dal frangente sugli scogli..
la differenza inizia ad esserci..
avere un pesce esca in superficie non è come averlo a ridosso di 15/20 m di fondale..
Si può tranquillamente pescare ai pelagici a galla come ricciole, palamite, lampughe, e leccie col galleggiante..
e a fondo insidiare dentici, cernie, gronchi.. predatori stanziali fra le roccie...
Tutto portando due canne, una col galleggiante e una senza...
on male direi...