Mi sono permesso di inserire questo topic in quanto nel Fiume Crati è presente un amico pinnuto, degno di nota, che nel nord Italia sta acquistando una sempre maggiore importanza per gli allevatori, (viene utilizzato per le semine a supporto della pesca sportiva). Forse non tutti lo conoscono, è il
barbo italico, appartentente alla famiglia dei ciprinidi (come le carpe, il cavedano, il carassio)!
Ha un corpo slanciato ma robusto, affusolato, la bocca è carnosa, rivolta verso il basso con quattro barbigli, di cui si serve per frugare sotto i sassi in cerca di cibo.
Il Barbo può raggiungere una lunghezza massima di 70 cm e il peso di 4 kg , ma in media nelle nostre acque (nel Crati) gli esemplari non superano il chilo e mezzo e i 40 cm di lunghezza!
Si nutre principalmente di larve, vermi, insetti, piccoli crostacei e molluschi che trova per lo più sul fondo.
Pur essendo prevalentemente carnivoro, all'occasione si nutre anche di vegetali acquatici. Tra gli insetti risultano predati prevalentemente tricotteri, plecotteri ed efemerotteri.
Per quanto riguarda i posti dove insidiarlo, io cercavo sempre un fondale sabbioso-ghiaioso, magari con qualche giro di corrente, la tecnica che usavo era la classica passata, con canna da 5 m, ami del 10 o del 12 e finale del 14, a volte anche del 16; questo perchè il barbo tira di brutto!!!!!
L'esca con cui ho avuto buone soddisfazioni è il verme di terra, la migliore però è sicuramente il verme del letame!
Si può pescare anche a fondo con il bigattino, rare volte abbocca al mais.
Le carni non hanno nessun valore.
Curiosità: Le uova sono tossiche e, se ingerite, possono causare notevoli disturbi gastrointestinali.
Quando dico che tira di brutto non esagero...........per me a parità di peso è quello che tira di più!
Distribuzione del barbo in Italia