ANGOLATO & ANGOLATO

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Author Topic: ANGOLATO & ANGOLATO  (Read 12626 times)

^FLY^

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on: October 14, 2010, 12:43:01
L'EVOLUZIONE DEL LANCIO ANGOLATO

Dichiaro subito che parlo per “sentito dire” anzi per aver letto e ascoltato, quindi potrei non aver capito. Voglio comunque provare a descrivere l’evoluzione dell’angolato per quello che ho potuto capire. Con l’auspicio che intervengano coloro che ne sanno molto più di me e che sono presenti su questo forum, anche se non scrivono. Sarebbe molto interessante discutere di tecnica, senza polemizzare, per il bene di tutti e della diffusione della PAM.

Per cercare di spiegarmi meglio mi aiuto con degli schemi (chiedo scusa se alcuni non sono perfetti).

All’inizio, quando fu messa a punto la TLT da R. Pragliola, il lancio in angolazione si eseguiva secondo il seguente schema:


Dopo il momento spinta all’indietro si alzava il braccio sia per ammortizzare che per proiettare la coda in alto, in questo modo si spezzava la traiettoria della mano che impugna la canna.

Oggi si preferisce mantenere inalterata tale traiettoria perché si è appurato che l’angolazione è dovuta soltanto all’escursione dell’avambraccio, senza interessare il braccio completo:


Affinché questo avvenga, bisogna muovere il gomito lungo il fianco senza allontanarsi dal corpo. Nelle spinte è indispensabile mantenere la mano che tiene la canna alla stessa altezza dall’acqua (il Momento Spinta deve essere il più breve possibile). Altra cosa fondamentale è quella di eliminare qualsiasi movimento di rotazione (polso, avambraccio e braccio).
Lo schema dovrebbe dare un’idea del movimento:


Per quanto riguarda la posizione del Momento spinta in avanti ci sono due scuole di pensiero: Alcuni preferiscono  effettuarlo tra le ore 11 e le ore 10 di un ipotetico orologio posto al nostro fianco. Altri invece affermano che bisogna eseguirlo in posizione molto avanzata. Su questo non so esprimermi ma ognuno può provare e constatare i risultati.

Infine bisogna dire che questi movimenti vanno eseguiti con la canna a 45° rispetto al corpo per avere una maggiore escursione, più spazio per l’accelerazione e quindi più velocità.


La mano sinistra è deputata al controllo delle tensioni e della posa dell’artificiale dopo lo shooting che va effettuato il più tardi possibile, cioè quando la mosca è passata in testa.



Auspichiamo l'intervento di qualcuno più esperto che possa correggere eventuali errori di interpretazione.


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donatot

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Reply #1 on: October 15, 2010, 11:10:40
Ciao Aldo,

Nel primo disegno,
si eseguivano lanci con dei tempi: 1 e 2 indietro e 3 e 4 in avanti, si perdeva di velocità e tensioni.
Oggi si e capito, che lavorando direttamente su un piano, rispettanto sempre i tempi di esecuzioni, si ottiene la massima velocità.

Ho preso in prestito i tuoi disegni per farne uno solo


Si vede, che avanzando da dietro in avanti, i numeri 1,2,3, si vede il polso che si piega e ci si prepare per il momento spinta, al N°4 avviene il MS momento spinta. A questo punto avremo la massima velocità senza cedimento di tensioni.

La mano sinistra è deputata al controllo delle tensioni e della posa dell’artificiale dopo lo shooting che va effettuato il più tardi possibile, cioè quando la mosca è passata in testa.
>(((((((((°><°)))))))))<
Molto meglio la riva silenziosa di un fiume in una calda giornata di primavera con gli insetti che ti schiudono tutto intorno e accompagnati solo da qualcuno che è capace di assaporare questa magica atmosfera.


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Reply #2 on: October 15, 2010, 13:43:43
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Dopo il momento spinta all’indietro si alzava il braccio sia per ammortizzare che per proiettare la coda in alto, in questo modo si spezzava la traiettoria della mano che impugna la canna.

Oggi si preferisce mantenere inalterata tale traiettoria perché si è appurato che l’angolazione è dovuta soltanto all’escursione dell’avambraccio, senza interessare il braccio completo:
voglio provare ma non mi è chiaro questo passaggio, per ammortizzare senza fare uno stop alla fine del momento spinta all’indietro, o si può perché ora  mi basta aspettare quel tanto per sentire la coda distesa dietro quindi ripartire in avanti, o posso/devo fare un piccolo ammortizzamento acconsentendo per pochi centimetri con il polso nella direzione della coda distesa e canna mantenendo la posizione
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Reply #3 on: October 15, 2010, 16:09:46
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voglio provare ma non mi è chiaro questo passaggio, per ammortizzare senza fare uno stop alla fine del momento spinta all’indietro, o si può perché ora  mi basta aspettare quel tanto per sentire la coda distesa dietro quindi ripartire in avanti, o posso/devo fare un piccolo ammortizzamento acconsentendo per pochi centimetri con il polso nella direzione della coda distesa e canna mantenendo la posizione

A mio avviso vanno bene tutte e due le opzioni, l'importane è lasciare stendere tutta la coda dietro in modo che si riparti in avanti con la canna già carica. Se si potesse evitare la rotazione del polso sarebbe meglio, poichè essa modifica la linearità.
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donatot

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Reply #4 on: October 15, 2010, 21:12:53
X Giovanni
Quote
voglio provare ma non mi è chiaro questo passaggio, per ammortizzare senza fare uno stop alla fine del momento spinta all’indietro

Per fare questo, devi trovare una posizione che sia più agevole al braccio (devi metterti un poco di lato)

Quote
o posso/devo fare un piccolo ammortizzamento acconsentendo per pochi centimetri con il polso nella direzione della coda distesa e canna mantenendo la posizione

Dopo l’azione c'è sempre l'ammortizzamento, per evitare le ondulazioni del vettino.
Perchè lavorando su un piano dritto, si parte accelerando e dopo al massimo dell’azione si decelera, evitando gli stop.
Ti ricordo che varia a secondo la coda che tiene fuori, l'attesa dipenda da questo.
Ti ricordo anche all'indietro c'è il controllo della mano sinistra che tiene la coda.

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Reply #5 on: October 16, 2010, 08:39:45
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...perché ora  mi basta aspettare quel tanto per sentire la coda distesa dietro quindi ripartire in avanti...

A mio avviso, il fatto che tu senti la coda distesa dietro e quindi riparti con il lancio in avanti, fai la cosa giusta. L'importante è non anticipare il lancio in avanti poiché, così facendo, partiresti con la canna scarica. 

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Reply #6 on: October 16, 2010, 09:56:15
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...perché ora  mi basta aspettare quel tanto per sentire la coda distesa dietro quindi ripartire in avanti...

A mio avviso, il fatto che tu senti la coda distesa dietro e quindi riparti con il lancio in avanti, fai la cosa giusta. L'importante è non anticipare il lancio in avanti poiché, così facendo, partiresti con la canna scarica. 



  esatto Aldo
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giampiero

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Reply #7 on: October 19, 2010, 18:52:22
Ciao Aldo, come stai? calabria
Scuole di pensiero? Non ne ero a conoscenza.   calabria
A presto, spero. Ciao. Giampiero.


donatot

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Reply #8 on: October 19, 2010, 21:45:52
Ciao Giampiero, si dice: aiutati che dio ti aiuto... il pensiero va oltre la scuola.... ;D
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Reply #9 on: October 19, 2010, 22:08:55
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Ciao Aldo, come stai?
Scuole di pensiero? Non ne ero a conoscenza. 
A presto, spero. Ciao. Giampiero.

Ciao Giampiero, da quanto tempo!!!!! Io sto bene e spero che tu abbia risolto i tuoi problemi. 

Quando leggo che su un argomento si hanno punti di vista diversi, li chiamo "scuole di pensiero", daiiii!! passami il termine!!!! Anche perchè non mi riferisco a nessuna scuola in particolare.

Comunque qualcosa l'ho ottenuta: la tua attenzione.  calabria
.

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mauronini

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Reply #10 on: March 01, 2011, 16:24:26
Ciao Aldo
se mi permetti vorrei fare una piccola precisazione che però è importante per comprendere correttamente cosa succede nel lancio.

Una canna su cui è montata una coda anche leggerissima, inizia a caricarsi nel momento in cui la si muove a causa della resistenza della coda che viene trascinata.
Nel compiere questa semplice operazione, è ovvio che una canna più sensibile si caricherà prima e con maggiore facilità di un'altra più rigida, magari ad azione di punta.

Ogni canna che trascina una coda tende a caricarsi e lo farà sempre dal punto immediatamente superiore a dove viene impugnata.
Sta a noi riuscire a trasportare il carico dal manico fino alla punta prima di concludere il lancio; se ci riusciremo potremo arrivare a dare il momento spinta con la vetta carica in punta, quindi reattiva al massimo, altrimenti con il momento spinta daremo inizio allo scaricamento della canna quando ancora il carico accumulato si troverà più in basso e l'effetto sarà diverso e coinvolgerà una porzione di canna maggiore.

Quello che deve essere chiaro è che nessuna canna si può caricare e scaricare istantaneamente, altrimenti il lancio si potrebbe tranquillamente ridurre ad un colpo all'indietro e ad uno in avanti.
Inoltre se si vuole sfruttare appieno il massimo caricamento della punta della canna, bisogna fare in modo che dall'inizio alla fine del lancio la canna resti sempre carica, ovvero gli si deve impedire di fare ciò che per sua natura fà.

Quando noi diamo il momento spinta (sia dietro che avanti) la canna subisce un impulso attraverso il quale la coda sorpassa la vetta, che inizia la fase di scaricamento, ed il loop si forma.
Tale fase di scaricamento non è istantanea perchè la vetta sollecitata dal nostro impulso si piegherà nella direzione che gli abbiamo impresso, ma poi tenderà a ritornare nella posizione di partenza e lo farà dopo aver compiuto una serie di oscillazioni il cui numero e la cui ampiezza dipenderanno dalla forza che gli abbiamo impresso, dalla struttuta della canna, dalla sua azione, ecc.
Quando la canna, terminato di oscillare, si sarà raddrizzata lo scaricamento sarà completato.

Per le considerazioni che ho appena esplicitato, mi trovo a dissentire completamente circa l'opportunità di lasciar distendere la coda alle spalle (ed in avanti) prima di ripartire e questo per due motivi principali.

1) Se aspettiamo la distensione della coda, consentiamo alla canna di completare il suo scaricamento prima che il lancio sia terminato e ci troveremo a dovere ripartire in avanti o indietro con la canna che è già scarica e che deve essere ricaricata nuovamente.
Come ho spiegato sopra, nessuna canna è in grado di caricarsi/scaricarsi istantaneamente, pertanto nella fase forse più importante del lancio saremo costretti ad impiegare una parte dello spazio di accelerazione per ricaricare il nostro attrezzo e, soprattutto sulle corte distanze questo spazio non c'è.

2) Dobbiamo considerare che mentre noi aspettiamo la distensione della coda (alle nostre spalle nel lancio indietro e davanti a noi in quello in avanti), questa inizia a scendere attratta dalla forza di gravità e ciò farà si che quando ripartiamo (in avanti o indietro) la porzione di coda a cui è attaccata la mosca scenderà sotto l'apicale della canna e oltre ad aver perduto l'angolazione che avevamo creato, costringeremo la canna a lavorare non più sul suo asse ma in torsione e ci saremo giocati quella reattività della vetta di cui ho parlato inizialmente.
Sarà inoltre necessario applicare più forza per non ottenere neanche lo stesso risultato.

L'argomento lancio può diventare anche assai complicato nei suoi approfondimenti, ma mi auguro di essere stato sufficientemente chiaro nell'esprimere questi concetti basilari.

Un saluto

Mauro


donatot

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Reply #11 on: March 01, 2011, 17:30:18
Ciao Mauro, chiarissimo il discorso e credo che lo sia anche per gli altri... mah! Il concetto fondamentale, penso che sia la tecnica (quella pratica), cioè, per quando riguarda la teoria, oggi si legge di tutto nei forum, sulle riviste e libri. Io credo, che si stia ampiamente dentro per capire la tua teoria, penso però che le difficoltà stia nel fatto, quello di unire le due cose (teoria e pratica).
Non so se mi spiego!

Ciao
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Reply #12 on: March 01, 2011, 18:38:48
Ciao Mauro, intanto ti ringrazio per essere intervenuto su un 3D di tecnica, me lo auspicavo da tanto! Sai, per chi come me ha solo letto sui libri e manuali vari, è importante conoscere certi dettagli. Comunque ti sei spiegato benissimo e, a dire il vero, avevo mezzo intuito qualcosa del genere. Inoltre, guardando alcuni filmati realizzati da istruttori, scansionandoli per bene, ho notato che il lancio in avanti viene anticipato, cioè si riparte quando ancora la coda non è del tutto stesa all'indietro e comunque con la canna ancora carica.
Se ti va, puoi tentare di spiegarci i movimenti che fanno in modo di caricare solo il vettino. Capisco che non è facile farlo con la tastiera, ma ti saremmo grati se ci provassi.
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giampiero

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Reply #13 on: March 01, 2011, 19:16:24
Il lancio evolve, di basilare ci sono pochissime cose, anche quelle suscettibili di revisione.
C'è un bel rischio di sovraccaricamento in quel modo, le oscillazioni allora ce le vogliamo...... Comunque, il bello è che ognuno ha il suo Karma da seguire. 
  


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Reply #14 on: March 01, 2011, 22:23:25
Dico subito che non sono in grado di interloquire su questo argomento, ne con Mauro, ne con Giampiero. Detto questo, da un punto di vista "energetico", quello che dice Mauro mi sembra una cosa giusta in quanto si riparte con la canna ancora carica. Qui però, forse, entrano in gioco la posizione del momento spinta nel lancio all'indietro e la quantità di coda in aria. Per lanci relativamente corti, eseguiti a velocità non elevate e con un MS più vicino alla verticale (quindi con escursione della canna relativamente breve), mi da l'impressione che partire con la canna già carica agevoli il lancio in avanti. D'altra parte, con più coda in aria e spinta più indietro con   ammortizzamento, ci da la possibilità di una maggior escursione e, di conseguenza, avere la possibilità di caricare la canna quando ancora la vetta si trova dietro.
Sbaglio tutto o c'è qualcosa di esatto?

Vi prego di rispondere senza remore, sono qui per imparare.  ;D
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donatot

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Reply #15 on: March 01, 2011, 22:33:09
Ciao Giampiero, hai perfettamente ragione, “il lancio Evolve” basta leggere nei forum professionistici, come evolve.

Per fortuna c’è la TLT Accademy, che dovrà mettere le cose apposta, prima lo farà e meglio é.

Potremo ringraziare anche Magliocco, con la sua scuola, che parla del nostro pane quotidiano la (TLT).

Veniamo tutti da lì, dalla scuola di Pragliola…per fortuna. Io sono rimasto con quello che ho ottenuto in quei periodi, passati con voi… e non mi lamento, però sono sempre dalla parte dei più deboli, a me basta che i miei amici sappiano raggiungere gli obiettivi di pesca, con tranquillità, però se vogliono migliorare lo stile di pesca, devono incominciare a pensare che ci siano le scuole, per farlo.

Detto questo, in questo forum, che si parla di pesca e di lancio, con tutta tranquillità. Ognuno potrà liberarsi dei propri dubbi che tiene nel lancio, basta che ne parla, con voi anche attraversa la tastiera, si possono sistemare.

ciao
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Reply #16 on: March 01, 2011, 23:44:49
Ciao Aldo
intanto faccio una premessa che ritengo significativa; oggi ci sono in giro diversi modi di intendere ed interpretare il lancio TLT, non nella sua interezza ma certamente nei riguardi di dettagli che assumono però una grande importanza.

Quello che tu hai notato corrisponde al vero, per evitare lo scaricamento della canna va anticipata la ripartenza (in avanti e indietro) in modo da riprendere la coda ancora alta sulla vetta e che ancora non si è svolta. Questo anticipo non consiste in un contraccolpo in controtempo, che pregiudicherebbe il risultato, ma in una manovra che permette di rispettare i giusti tempi.
E' corretto anche quando dici che con molta coda fuori le cose cambiano e l'anticipo (che sul corto e sul medio è fondamentale) diventa sempre meno efficace.

Ho letto anche io di manovre atte ad isolare il vettino o a caricare la sola vetta, ma non mi convincono perchè è impossibile impugnare la canna in basso e pensare di iniziare a caricarla solo in vetta, magari utilizzando canne rigide o rigidissime che non aiutano certo a "sentire" la coda e utilizzando pesi leggeri del n°2 o al massimo 3 non potendo contare sul fattore peso, abbiamo bisogno di mantenere il contatto con la coda dall'inizio alla fine del lancio.


Le canne si iniziano a caricare in basso, tutte, anche le più rigide che non aiutano affatto specie sulle corte distanze quando fuori canna abbiamo solamente il finale o poco più.
Nella mia visione del lancio io scelgo di utilizzare una canna rapida ma al tempo stesso sensibile, che mi consente di caricare la canna e sentire la vetta più facilmente a tutte le distanze che la pesca nei nostri ambienti ci richiede di saper affrontare.
Queste distanze variano dai 3/4 mt. ai 15/16 mt. e sono alla portata di tutti.
Oltre queste misure la differenza è rappresentata dall'abilità personale.

So bene che molti prediligono canne rigide o rigidissime ed in base all'utilizzo di questi attrezzi estrapolano movimenti e teorie molto diverse.
Io dico che una canna più sensibile ed elastica possiamo anche irrigidirla nell'uso, ma una canna rigida non può essere ammorbidita.

Questo mio intervento vuole solo descrivere il mio modo di concepire il lancio e di interpretarlo ma è importante fare ognuno le proprie prove e scoprire le sensazioni convincenti.

Mauro


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Reply #17 on: March 02, 2011, 00:09:59
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Questo mio intervento vuole solo descrivere il mio modo di concepire il lancio e di interpretarlo ma è importante fare ognuno le proprie prove e scoprire le sensazioni convincenti.


Apprezzo tutte le tue considerazioni, ma questa parte del discorso è quella che apprezzo di più. E poi considero molto istruttivo leggere i vari punti di vista. Un sano e pacato dibattito non può che far bene alla diffusione della PAM e all'etica che ci sta dietro.  
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giampiero

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Reply #18 on: March 02, 2011, 09:43:30
Donato, è solo un anno che siamo scesi in campo, con 3 dimostrazioni ufficiali e 3 corsi in attivo,
più una marea di stage interni dopo circa 3 anni di preparazione.
La TLT è una, quella di R.P., evoluta di altri 10 anni rispetto a quello che conoscevamo. Nessuno vieta però il ruscellamento di pareri che si sono letti e che si leggono finora.
Nella tua esposizione, Mauro, ci sono espresse svariati concetti che fanno parte di una tua legittima aspirazione di ricerca ma non fanno parte dei parametri attuali della TLT.
Ho imparato negli anni a scrivere " secondo me"," per me" o ultimamente "HIMO", quando non rappresento un qualcosa di fortemente condiviso con altri o di ufficiale.
Nulla vieta però che se si riscontrano spunti interessanti, si possa interagire insieme per il bene della Mosca. Ciao. G 


giampiero

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Reply #19 on: March 02, 2011, 10:02:04
ho il direttore commerciale, difficilmente potrò collegarmi.....ciao a tutti. G


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