TECNICHE DI PESCA La sommersa

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Author Topic: TECNICHE DI PESCA La sommersa  (Read 9149 times)

^FLY^

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on: October 28, 2007, 19:41:18
PESCA CON LA MOSCA

La scelta della tecnica
La scelta della tecnica di pesca da mettere in atto in un particolare momento deve essere fatta tenendo presenti i seguenti fattori: ambiente; momento; pesce.
La pesca con la Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login galleggiante si praticherà quando si è visto il pesce <<bollare>> oppure quando si presuppone che la trota sia in un dato luogo e in attesa di qualche insetto che cada nell’acqua, oppure, quando vi è una schiusa di insetti chiaramente visibile, e il tutto con acque trasparenti. Se la tecnica della secca non ha sortito effetti e sulla superficie dell’acqua non vi è segno di vita, allora il pescatore deve rendersi conto che quella tecnica in quel momento non è giusta.
Allora una massima alla “Catalano” : Se il pesce non mangia a galla, deve mangiare sotto e quindi si deve usare un artificiale sommerso con una tattica che permetta a questo di esplorare quella zona di acqua che varia da pochi centimetri sotto la superficie al fondo. Per la  pesca appena sotto la superficie si potrà ancora adoperare la coda di topo galleggiante montando però sul finale una due o tre mosche sommerse che per la loro particolare costruzione si immergeranno immediatamente. Se invece si vuole pescare a profondità maggiore, si userà una coda affondante; questa faciliterà la discesa verso il fondo degli artificiali.
E’ giocoforza che la pesca a mosca sommersa è una pesca di esplorazione, certamente meno divertente della pesca a galla, ma comunque redditizia. Si pratica facendo dei lanci e delle passate dove si presume vi sia del pesce in attività subacquea su larve o ninfe di insetti . E’ una pesca che si deve fare con metodo e bisogna acquisire  la sensibilità al tocco e far lavorare bene le mosche  artificiali sott’acqua . Tutto ciò si acquisisce con un po’ di pratica .
A differenza della mosca secca , la pesca a sommersa si pratica discendendo la corrente.


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farius

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Reply #1 on: February 16, 2011, 15:42:40
scusa FLY
da quale libro son prese le illustrazioni? anche se dalla carta sembra una rivista.


donatot

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Reply #2 on: February 16, 2011, 19:23:35
Pescare con la sommersa, anche se mi piace la pesca quella di superficie l’80%, però nelle ore prima delle schiuse, per la pesca a mosca, si può fare.

Arrivare sul posto di pesca, molto tempo prima che inizia la schiusa, le trote stanno sotto, sul fondo.

Poiché la completezza della pesca, dopo il lancio e la costruzione, si deve partire dalle ninfe, non quelle appesantite per le gare, quelle sono un’altra cosa! Solo quelle a malapena scendono sotto e vengono fatte trasportare dalle corrente, si gioca sul naturale, come vuole la regola della pesca, senza essere trattenute.

Nella scatoletta da mosca, a mio avviso come pescatore a mosca e costruttore, vengono fatti tutti gli stadi di metamorfosi, di sviluppo di una schiusa.
Partendo dalla ninfa all’immagine perfetta, per ogni tipo d’insetto e famiglia, metto degli schemi per intenderci:
;;

Visto, come riesce a svilupparsi una ninfa in un insetto vero di superficie, così, può essere anche con la pesca, adoperando le costruzioni ha secondo dove vogliamo pescare (sul fondo, a mezz’acqua o in superfici.).

Un’altra cosa che bisogna sapere, e la conformazione del posto di pesca, esempio: se e un fondo misto da ciottoli e sabbia oppure e compreso anche la vegetazione, oppure e solo ciottoloso ecc… Con un retino fatto da rete tipo zanzariera, molto largo, tenuto nell’acqua, si può catturare, quello che trasporta la corrente. Per sapere cosa c’è nel posto di pesca, certamente un po’ di entomologia ci vuole, per distinguere le varie famiglie d’insetti.

Per la pesca a ninfe, vi voglio dire come la utilizza io, la tecnica per le ninfette, metto un Tip molto lungo e sottile, uno 0.10 o uno 0.12, un paio di metri, dopodiché lancio all’inizio della corrente o di un correntone e lascio fare tutto all’acqua che scorre, senza allungare la coda, in modo che arriva alla fine della corsa. La ninfa viaggiando sotto, la corrente me la fa rialzare, portandola in superficie come lo è anche per insetto naturale che stia schiudere. Se e stata lanciata la ninfa nelle prossimità di qualche trota, vedendola, non fa altro che seguirla e prima che la ninfa fa la risalita, viene presa dalla trota.
Non fatevi trovare impreparati o distratti, quando vedete che la coda (lenza) si tende, e la che la trota ha preso la ninfa.

I migliori posti sono tutti a fine buca dove la corrente dell’acqua tenda calmarsi, oppure nei rigiri dell’acqua.  I gorghi quando si vede che l’acqua torna indietro.









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Molto meglio la riva silenziosa di un fiume in una calda giornata di primavera con gli insetti che ti schiudono tutto intorno e accompagnati solo da qualcuno che è capace di assaporare questa magica atmosfera.


^FLY^

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Reply #3 on: February 16, 2011, 21:39:41
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scusa FLY
da quale libro son prese le illustrazioni? anche se dalla carta sembra una rivista.


Se non ricordo male, le illustrazioni sono sul libro di C. Rancati "Il pescatore con la mosca"
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