UNA CALDA GIORNATA DI GIUGNO

[^FLY^]

Una calda giornata di giugno,  il torrente scorre tra due rive coperte da una rigogliosa vegetazione. Una grossa effimera dal corpo rossiccio avanza sull’acqua: un guizzo improvviso e l’insetto scompare. La Fario che si guardava attorno con attenzione, si era buttata  con precisione sulla preda afferrandola. D’improvviso si sente tirare la testa con forza da un lato, mentre qualcosa di acuminato la punge il labro inferiore. Con un colpo di coda cerca di guadagnare il centro del torrente, ma l’energia non è sufficiente; il suo guizzo si interrompe bruscamente: la forza della corrente e della lenza sono superiori alle sue possibilità. L’elasticità della canna e l’esperienza del pescatore rendono le cose assai difficili per il nostro pesce. Girando su se stessa, la Fario, cerca di ritornare nella buca che era sempre stato il suo rifugio sicuro ma non vi riesce. Nasconde la testa fra i sassi, poi deve ritornare in superficie: si gira e si rigira ancora finché esausta si volta su un fianco come rassegnata. Poco dopo combatte ancora per l’ultima volta, cerca di allontanarsi dalla mano bagnata del pescatore che sta per afferrarla: per lei ormai è finita. La mano esperta del pescatore l’afferra con delicatezza . Improvvisamente la Fario non sente più quella fastidiosa puntura sul labbro inferiore, il pescatore  delicatamente le aveva tolto l’amo, si sente anche liberare dalla presa della mano, rimane un attimo intontita vicino la riva e poi con un guizzo riacquista la libertà. Ora si è fatta un po’ più furba, la prossima volta guarderà meglio la sua preda prima di avventarsi.

[donatot]

Ciao Aldo,

Sembra che capitano tutte a te queste belle trote, io nei torrenti mi devo accontentare delle piccole. Devo fare lo 007 con te, per vedere dove vai a pesca...

Ciao

[^FLY^]

Donato, è solo un racconto di fantasia, ogni tanto mi va di sognare  x;D e raccontare agli amici quello che sogno......    Il protagonista non sono certo io!!   

[SudFly]

Caro Aldo, Cari amici PAM

alcune volte capita che la fantasia diventi realtà....
...ed è così che durante un assolato pomeriggio di metà giugno mi imbatto in una lama di un tratto di fiume che non avevo mai esplorato, un pò più a valle rispetto al solito posto. Avevo già effettuato diverse catture, alcune veramente interessanti. Supero una briglia ed ecco la stupenda lama, c'erano quattro amiche che bollavano regolarmente. Quella più a monte, nel tratto più profondo, aveva una bollata diversa rispetto alla norma...inquietante! Sul finale c'era una sedge su amo del 16 che, scivolando sulla lenta lama, ingannò le prime tre amiche.
Era giunto il momento di dedicarmi alla bollata "inquietante", mi mantenevo sufficentemente vicino da capire con precisione dove bollasse (proprio a filo della radice sporgente dalla sponda opposta) ma troppo lontano per scorgere su quale insetto fosse focalizzata. Decido di aspettare, mi guardo intorno e vedo che di tanto intanto sfarfallavano piccoli plecotteri. Ne scelgo uno dalla mia scarna scatola montato su amo del 16, calcolo la distanza, lancio e la mosca passa a circa 10 cm dal punto critico, niente.
Pensai: "mi sa che questa la vuole proprio sul naso!?!?"
Rilancio un pò più a monte, proprio sotto sponda....siamo in area critica, sfiora la radice....la vedo salire...un fascio di luce solare, passando attraverso la folta vegetazione, la illumina...neanche il tempo di sgranare gli occhi e ce l'avevo in canna!!!!
Grande combattimento, ma soprattutto 50 cm di pura euforia di pam made in Sila!
Ogni altro mio commento è superfluo.
Eccola, una splendida fario femmina autoctona:
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L'unico rammarico?
Non averla catturata con la mia Bamboo. Un paio di giorni prima cadendo in torrente spezzai il cimino...ma sono stato ampiamente ripagato :-)))
Appena avrò un pò di tempo me lo ricostruirò!