Brillatura: questa sconosciuta

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Author Topic: Brillatura: questa sconosciuta  (Read 14805 times)

orbitante

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on: April 20, 2009, 19:54:12
Ciao a tutti
Il titolo del post credo che esprima la mia ignoranza.
Spesso leggendo mi capita di incontrare questa "tecnica" applicata ai terminali. Mi sapete dire in particolare cosa è, perche si realizza e come?.


forza6

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Reply #1 on: April 21, 2009, 08:41:51
Ciao Orbitante, piacere di fare la tua conoscenza virtuale.
Circa la tua domanda ti dico che la brillatura è quella operazione che si effettua sulle giunzioni dei braccioli al trave, e nel montaggio degli ami. sostanzialmente, il filo che avanza dalla legatura, 10 cm circa, viene avvolto lungo il bracciolo, in modo da formare una treccina, finita la quale si effettua, all'altezza della estremità del filo avanzato,  un doppio nodo (per interderci il nodo per formare un'asola). Avrai così formato una treccina di rinforzo. questa sarà utile a tenere il filo teso, in prossimità della giunzione al trave, in modo da non formare grovigli lungo il trave stesso e funzionerà da rinforzo, anti morso, in prossimità dell'amo.

Un benvenuto in  ;D
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giramondo87

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Reply #2 on: January 21, 2010, 21:00:28
Riprendo questo topic perchè ho capito in teoria cos'è la brillatura ma non riesco a farla!  ><;D<

Qualcuno può inserire qualche schema o disegno con le istruzioni passo passo?

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ivo

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Reply #3 on: January 23, 2010, 09:21:31
Ciao Giramondo scusa i materiali che ho usato nelle foto ma sulla scrivania avevo a disposizione quello.
Facciamo finta che la graffetta sia l'amo e lo spago la lenza; crea il nodo della lenza (spago) sull'amo (graffetta) lasciando una decina di cm di ricchezza (come da immagine)
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adesso arrotota con pollice e indice la ricchezza attorno alla lenza e in fine fai un nodino per fermarla, se vuoi più sicurezza di tenuta metti una goccia di cianoacrilica.
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spero che sia chiaro perchè le immagini son quello che sono
ciao a presto Ivano


NinoRC

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Reply #4 on: January 23, 2010, 10:09:01
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giramondo87

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Reply #5 on: January 23, 2010, 13:29:42
Grazie a Ivo e NinoRC per le risposte, ora mi è chiaro tutto, solo che immaginavo che la brillatura si facesse vicino alla girella e non vicino all'amo!
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^DANIELEESPOSITO70^

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Reply #6 on: January 23, 2010, 15:22:27
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Grazie a Ivo e NinoRC per le risposte, ora mi è chiaro tutto, solo che immaginavo che la brillatura si facesse vicino alla girella e non vicino all'amo!
Ciao giramondo87
la brillatura può essere fatta sia alla girella che all'amo. Cambia solo lo scopo:
la brillatura alla girella, considerando magari i terminali legati al trave nella PAF o nel surfcasting, viene fatta per "irrigidire" i 10 cm del nodo e quindi evitare che il terminale possa ingarbugliarsi con il trave (è un pò la funzione che svolgono i tubicini in silicone che si applicano agli sganci rapidi...).
La brillatura all'amo, invece viene fatta per irrobustire il filo nei pressi del nodo, in modo da resistere di più ai denti dei pesci (per esempio si usa fare la brillatura quando si pescano le palamite...).
Ciao
Daniele
Daniele


giramondo87

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Reply #7 on: January 23, 2010, 16:59:48
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la brillatura alla girella, considerando magari i terminali legati al trave nella PAF o nel surfcasting, viene fatta per "irrigidire" i 10 cm del nodo e quindi evitare che il terminale possa ingarbugliarsi con il trave

Questo è il mio scopo!!!
Grazie per la delucidazione!!!
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vincearchery

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Reply #8 on: January 24, 2010, 02:21:27
L' unico inconveniente della brillatura sull'amo è che i nodi e lo spessore (ovviamente sempre in base al filo usato) del filo, non sempre facilitano il passaggio si esche sottili tipo l'arenicola! Il più delle volte, non riuscendo a passare, si schiccia tutta tra le dita..  ;D
NON IMPORTA CHE TIPO DI PESCA FAI.. L'IMPORTANTE E' POTER RACCONTARE DI AVERLO FATTO..


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Reply #9 on: January 26, 2011, 22:35:57
Quote from: vincearchery
L' unico inconveniente della brillatura sull'amo è che i nodi e lo spessore (ovviamente sempre in base al filo usato) del filo, non sempre facilitano il passaggio si esche sottili tipo l'arenicola! Il più delle volte, non riuscendo a passare, si schiccia tutta tra le dita..  ;D
Personalmente faccio la brillatura utilizzando del filo, rigorosamente in FC dal diametro 0,18 allo 0,25 e non mi è mai successo di avere delle fifficoltà nel far passare una esca sottile tipo l'arenicola dall'ago infila vermi  all'amo/filo.


Danny88

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Reply #10 on: January 27, 2011, 13:01:27
Se devo innescare l'arenicola non faccio mai la brillatura! In alternativa salgo di diametro, ma senza treccina.Le volte che la utilizzo è in presenza di grossi saraghi o in seguito a qualche preda che mi recide il terminale..
Al contrario la applico spesso quando innesci seppioline e calamaretti!
DaNNy88


dbmaxim

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Reply #11 on: January 27, 2011, 15:32:57
anche io con spessori sottili non ho mai avuto problemi con nessun tipo di esche.
dbmaxim    la mia esca preferita e' "l'esca che pesca"


^NONNOROBY^

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  • Roberto
Reply #12 on: January 27, 2011, 18:27:37
Anche se alcuni suggeriscono la brillatura dalla parte dell'amo come anti-morso, questa è consigliata soprattutto a beach ledgering (dal lato asola) per 'irrigidire' il bracciolo e tenerlo più staccato dal trave.
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ItalyItaly

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Reply #13 on: January 27, 2011, 22:05:59
Quote from: NONNOROBY
Anche se alcuni suggeriscono ... per 'irrigidire' il bracciolo e tenerlo più staccato dal trave.
Forse mi sono espresso non in modo chiaro nel mio precedente post.
Riformulo: Personalmente faccio la brillatura sia dal lato amo, come anti-morso ( ed utilizzo sempre un filo relativamente sottile ) che dal lato trave per "irrigidire" il bracciolo e tenerlo più staccato dal trave.
Grazie NONNOROBY, mi hai messo le parole in bocca  ;D


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