località: Calabria tirrenica
data: mercoledì 17/07/2013
ore : 7,00 circa
lenza madre: cordino da 3 mm, bracciolo 0,50 mm lungo un metro + 10 cm cavetto da 30 lb, ami: mustad serie 2315 n° 10
esca utilizzata: calamari a pezzi
profondità metri: 18-20
tipo di fondale: sabbioso
condizioni meteo/marine: mare calmo e cielo sereno
Note: palamito composto da 50 ami, tempo di attesa 30 minuti circa.
preda: orata
Sveglia alle 4.00 per essere in acqua giusto un attimo prima dell'alba e poter fare 2 massimo 3 calate prima di andare al lavoro.
Avevo già fatto la prima "cala" sui 12-14 metri intorno all'alba, ritiro dopo 30 minuti, reinnesco gli ami vuoti e visto che non avevo preso niente, ricalo il palamito un pò più a fondo, intorno ai 18-20 metri.
Quando stavo per buttar giù gli ultimi ami rimasti nella coffa (9-10), sento uno strattone sul trave! e che strattone!!!
Decido subito di non rischiare e anzichè finire la cala, inizio subito il recupero. Man mano che recuperavo gli ami, le "strattonate" erano sempre più forti (segno che "la preda" non voleva staccarsi dal fondo). Avevo raccolto una ventina di ami (+ 10 che non avevo proprio calato) e di conseguenza, ormai era vicina.
Mi sporgo ma ancora non la vedo, però il trave inizia a salire in verticale (segno che "la preda" era sotto la barca).
Recupero a fatica (tira e molla infinito) altri due ami, mi sporgo nuovamente e stavolta la vedo!
La sua sagoma luccicante non mi lasciava dubbi! Un'orata!!!
A questo punto, (visto anche gli ami montati sul palamito) la paura di perderla aumenta!
Prendo il guadino e dopo un altro paio di fughe (assecondate rilasciandole del trave), riesco finalmente a portarla in barca! E fatta! ><
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Recupero velocemente il resto del palamito, raggiungo la riva e chiedo ad un ragazzo che stava pescando a fondo se mi scattava una foto.
Sbalordito (forse più di me) acconsente.
Mi scatta la foto e subito via verso casa!