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Messages - murena

Pages: [1] 2 3 ... 9
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ho fatto solo il prototipo con la graffetta. ho consigliato l'acciaio armonico perché le graffette si arrugginiscono.
Si, si, ne sono tutti convinti.

mi dispiace disilluderti ancora, ma dubito  che  tutti nel forum siano così in malafede da essere convinti che abbia rubato una tua idea.
in ogni caso, a te  e a chi condivide la tua convinzione, senza avere il coraggio di palesarsi, mi crediate o meno,  devo confessare che non conosco i tuoi lavori, perché essi non mi interessano affatto.
vuoi sapere a chi mi riferivo, parlando in modo impersonale di “altri self makers”?
mi riferivo a  mc gyver 65, che ha presentato il suo avvisatore  pochi giorni fa.
avrei voluto postare nel suo thread  e dirgli che il suo avvisatore è veramente bello, anche se, a mio modo di vedere, è pesante ed ingombrante: presentando il mio, se avessi prestato attenzione, dico che si distingue per “semplicità e leggerezza dei materiali impiegati”.
mi è sembrato indelicato, considerato la notevole qualità del lavoro fatto, sporcare il suo 3d con delle critiche e ne  ho iniziato uno nuovo.
ti  chiarisco una volta per tutte che i login a questo forum non sono dettati da manie di  protagonismo, come sostieni: la mia partecipazione, a differenza della tua, è saltuaria, come risulta dal numero di post in rapporto alla data d’iscrizione, e  non aspiro a scalarne la gerarchia. 


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nonnoroby, modera i termini. ho fatto solo il prototipo con la graffetta. ho consigliato l'acciaio armonico perché le graffette si arrugginiscono.

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Non vorrei entrare nel merito....ma ho aperto una decine di graffette, in maniera differente, ma non mi è mai venuta la sagoma del gancetto de quo....se non appositamente modellata
forse, è solo questione di i...mmaginazione?
questa è la stessa graffetta di prima. basta aprirla e , rifinita, si ottiene il mio uncino.

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Peccato che quello che tu chiami "uncino in acciaio per agganciare il nylon" non è originale ma copiato pari pari da un altro self maker
Non è in commercio, non si trova sulle riviste di pesca, non si trova sui libri, non si trova su alcuna enciclopedia semplicemente perché è stato inventato da me.
Avresti dovuto avere almeno la cortesia di chiedermi il permesso di copiarlo oppure di citarne la fonte.

nonnoroby, devo disilludere il tuo protagonismo. la forma da dare all'uncino per trattenere il nylon l'ho desunta da queste.

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se, poi, vuoi sostenere che la forma di queste graffette è frutto della tua fervida mente...

per il futuro, ricorda di moderare i termini con cui ti esprimi nei miei confronti. tu non sei un mio pari

5
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quindi, continua ad usare i vmc:sono ottimi, e modifica il rig.

In che modo?

a te e a  palamito ha già risposto spectr22
questa è la foto di una mia paratura, già proposta in un 3d precedente sul serra

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come si vede, il ferrante è fissato al cavetto mediante un ansa che entra ed esce dall'occhiello.
questo, e rispondo anche a daniele sull'uso dei circle,  se la curvatura dell'octopus è adeguatamente ampia, permette di simulare anche l'azione di questi, poiché il ferrante viene ad essere leggermente fuori asse rispetto al finale

6
l’oggetto proposto non è una novità, ma questo avvisatore di abboccata si distingue da quelli proposti da altri self makers per: semplicità e leggerezza dei materiali impiegati; possibilità di usarlo sia col picchetto che col tripode; faciltà di montaggio/smontaggio e di trasporto.
inoltre: i materiali e gli attrezzi  impiegati sono quasi tutti già disponibili in casa, per cui la spesa per realizzarne uno non giunge a superare un euro; le sole difficoltà di realizzo si possono incontrare nell’allargare il foro passante del piombo e nel forare il picchetto, il tempo necessario per realizzarne uno non supera i 10 minuti.
cosa volete di più?

materiali occorrenti:
- due fisher in plastica;
- una vite in acciaio, di 5-6 cm di lunghezza, con relativo perno;
- un bullone in acciaio con occhiello;
- un pezzo di guaina termorestringente;
- del filo per legature (va bene anche il cotone setificato che usano le sarte);
- uno star light con relativo tubicino in plastica;
- un piombo a sfera da 50 g,  “foro passante”;
- un poggiatoio in plastica per uccelli;
- mastice;
-  filo in acciaio armonico,
- un morsetto;
- un trapano e le relative punte da metallo;
- una pinza/tronchese;
- una pinza a becchi tondi;
- nastro isolante;
- una lima per metallo a profilo fondo: servirà a forare il picchetto, qualora non aveste la possibilità di farlo col trapano.

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la realizzazione è intuitiva, specie se si ha dinanzi lo schema sovrastante.
tagliato dal poggiatoio in plastica un pezzo da 50 cm di lunghezza, inserirvi alle estremità i due fisher, da fissare con una goccia di mastice: uno ospiterà il perno con occhiello; l’altro la vite in acciaio, che faremo passare attraverso il piombo.
fissare il piombo al morsetto, senza schiacciarlo, e allargare il foro, in modo da inserirvi la vite. questa, avvitata per la metà della sua lunghezza e bloccata dal dado relativo, servirà da alloggiamento per il tubicino portastarlight.
tagliato un pezzo da 10cm dal filo in acciaio armonico,  realizzare con la pinza a becchi tondi il gancio per il nylon, che  avrà la forma di una zeta.
 i due bracci del gancio sporgeranno dai fianchi del  poggiatoio; il corpo, invece, leggermente più lungo del diametro di questo, sarà contenuto in esso.
a questo punto, bisogna procedere a forare il poggiatoio: basta un chiodo sottile, e a fissare il gancio.
per tarare esattamente la distanza del gancio dal piombo, provvedere, prima di forare il poggiatoio, a fare una legatura provvisoria col nastro isolante.
individuato il punto esatto dove farlo, forare il poggiatoio e inserire il gancio.
fissare quest’ultimo con una normale legatura per anelli, che sarà opportunamente protetta con un pezzo di  guaina termorestringente, inserito sul poggiatoio prima di avvitare il perno con occhiello.

l’utilizzo è altrettanto intuitivo.
se si usa il tripode, non bisogna farà a questo nessuna modifica: l’occhiello del perno permetterà di  agganciare l’avvisatore al suo braccio.

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se si usa il picchetto,  bisognerà praticare un foro sulla costa di questo, avendo l’accortezza che la sua lunghezza permetta all’avvisatore di basculare.

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7
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la brutta fine di questo vmc non è dovuta all'amo: uso anch'io questo tipo di octopus ed è di ottima qualità, quanto al rig.
a tal proposito, mi riallaccio al contenuto dei post precedenti, per dire che ciò che  condiziona il lavoro del ferrante non è che abbia o meno l'occhiello in asse col gambo e che questo sia, a sua volta, in linea col finale ma il rig usato per fissarlo.
devi ringraziare la corposità del trancio (mi pare che avessi innescato proprio un trancio), se il ferrante ha fatto il suo lavoro e ti ha permesso di portare a riva il serra.
infatti, l'amo si è storto non per la forza  o la durezza dell' apparato buccale del serra ma  perché ha trovato difficoltà ad ancorarvisi.
quindi, continua ad usare i vmc:sono ottimi, e modifica il rig.

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PESCA FORUM BAR / Re: Barzellette!
« on: October 23, 2011, 08:03:53 »
birra contro gnocca: chi vince?

una birra si gusta sempre bagnata. la gnocca va incoraggiata.
1 punto alla birra.

una birra fa schifo, se calda.
1 punto alla gnocca.

una birra ghiacciata ti soddisfa.
1 punto alla birra.

se ti ritrovi un pelo tra i denti, bevendo birra, potresti aver voglia di vomitare.
1 punto alla gnocca.

se torni a casa puzzando di birra, tua moglie ti rimprovera. se torni a casa puzzando di gnocca, tua moglie potrebbe lasciarti.
punteggio pari (... dipende dai punti di vista! ;D)

dieci birre in una notte e non puoi più guidare. dieci gnocche in una notte e non c'è più bisogno di guidare.
1 punto alla gnocca.

se ti fai una birra in un locale affollato, è normale. se ti fai una gnocca in un locale affollato, sei un mito.
1 punto alla gnocca.

se ti sente addosso puzza di birra, un poliziotto potrebbe arrestarti. se ti sente addosso puzza di gnocca, potrebbe offrirti una birra.
1 punto alla gnocca.

una birra, più è stagionata, meglio è.
1 punto alla birra.

se ti fai una birra con un profilattico indossato, non senti differenze di gusto.
1 punto alla birra.

tanta birra può farti vedere gli ufo. tanta gnocca può farti vedere dio.
1 punto alla gnocca.

se ti chiedi sempre come sarà la prossima gnocca, sei normale. se ti chiedi sempre come sarà la prossima birra, sei alcolizzato.
1 punto alla gnocca.

strappare l'etichetta da una bottiglia di birra può essere divertente.
strappare le mutandine ad una gnocca è sempre divertente.
1 punto alla gnocca.

lo stato tassa la birra.
1 punto alla gnocca.

se ti fai un'altra birra, la prima non s’incazza.
1 punto alla birra.

sei sempre sicuro di essere il primo ad "aprire" una birra.
1 punto alla birra.

se fai agitare una birra, dopo un po' si calma da sola.
1 punto alla birra.

bionda, rossa, bruna o nera,  puoi scegliere sempre la birra che vuoi.
1 punto alla birra.

si sa sempre  in anticipo quanto una birra verrà a costare.
1 punto alla birra.

una birra non ha una madre.
1 punto alla birra.

punteggio finale: birra batte gnocca

ps:se sei una gnocca e ti stai incazzando in questo momento, sappi che una birra non avrebbe rotto le pa@@e, se avesse perso questo scontro. un altro punto alla birra!

9
SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 22, 2011, 10:39:38 »
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Mi riferivo proprio al momento del recupero del piombo con una canna da rot usata con il fisso. Il filo è in tensione per effetto del peso del piombo, quindi il filo toccherà costantemente la parte interna degli anelli opposta alla canna.

questo è vero col rot. col fisso, invece, si verifica solo sull'apicale. sugli altri anelli il nylon corre lungo tutta la superficie interna della pietra, per effetto della rotazione dell'archetto.


questi due passaggi mi erano sfuggiti

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... e cmq, la daiwa sts si carica anche in side, non è il suo lancio, ma restituisce metri...

sicuro che esegui un side cast e non un high tech cast?
anch'io ero convinto che quello che eseguivo fosse un side. qualche tempo fa ho incrociato per caso  un long caster che mi ha spiegato che quello che stavo eseguendo non era un side ma un high tech cast

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 non tutte le rip anellate da rot sono impiegabili col fisso. tutto dipende dallo spacing, dal numero e dalle dimensioni degli anelli adottati dalla casa, studiati in modo tale da non far strisciare il nylon contro il fusto,quando la canna lavora.
Stiamo parlando di fisso su canna da rot, e non del contrario...

infatti, mi riferivo al montaggio di una canna da rot, per far capire perché essa non può essere usata col fisso...

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... ma come si fa a fare la prova a secco? mica puoi legarare il filo al termosifone e tirare, perchè la canna lavora con gli anelli rivolti verso il basso....

non è necessario. è così semplice che, volendo, si può effettuare anche in spiaggia.
va illustrata... de visu    
ciao

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 19, 2011, 22:54:37 »
senza entrare in polemica con alcuno, vorrei spendere alcune considerazioni su passaggi del mio post di ieri sera stigmatizzati in interventi successivi.

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per verificare tale possibilità d’uso, si può fare una prova  “a secco” . montato il mulo, si applica una trazione  alla vetta della canna, di modo che si delinei l’arco. se il nylon tocca in qualche punto il fusto, la canna non può essere impiegata col fisso.


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il filo non toccherà mai il fusto della canna...
sei sicuro, emanuele? allora perché si verifica quello che scrivi subito dopo, forzando il lancio?
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...le canne da rot possono essere usate tranquillamente col fisso, almeno agli inizi... poi quando acquisirai tecnica col ground, ed inizierai a vedere le prime stuccate dovute al primo anello troppo piccolo o troppo vicino, gli affiancherai il rotantino...

si verifica perché con un primo anello piccolo: un 25, ad esempio, le spire di nylon che escono da un fisso, specie se di grosse dimensioni: un 10000, ad esempio, urtano con forza contro il fusto, rallentano e si  distorcono sempre più, sino a che non riescono a passare attraverso la pietra,  per cui  il nylon  si rompe.
in realtà, rallentamento e distorsioni delle spire si verificano anche se il primo anello è un 30, ma di meno, anche perché il nylon non tocca il fusto.
ne deriva che una rip da rot che ha un primo anello del 30 può essere usata col fisso e che con questa configurazione ci saranno, al massimo, penalizzazioni nella lunghezza del lancio ma non  stuccate.
vorrei, poi, che mi spiegassi che senso ha usare un fisso su una canna da rot, se non si può usare la canna al massimo, ma ci si deve accontentare di poggiare i lanci. ancora: non è meglio imparare il ground usando una due pezzi da fisso con un fisso?

la stessa cosa si verifica nel ricupero, oltremare
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Tieni inoltre conto che gli anelli lavorano fronte mare per cui, sotto tensione, il filo non andrà mai a sbattere contro la canna.
questo è lo scopo della prova che ho proposto: verificare, con la canna che lavora, se le dimensioni del primo anello sono tali da non rallentare troppo il nylon con un fisso, sino a determinarne lo stuccamento.
permettetemi, allora, di ribadire:
una canna da rot, a meno che il primo anello non sia di grosse dimensioni: 28-30, non può essere usata con un fisso (mentre una canna da fisso può essere usata indebitamente col rot).

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... oppure puoi fissarlo temporaneamente con coaster di plastica.
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...Usare un mulo fisso con i coaster è deleterio, diventi schizofrenico.

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L'utilizzo dei coaster, come ti ha già fatto notare Nicola, ti portano sicuramente alla schizofrenia: in qualsiasi posizione tu li giri, ti fanno venire l'insano desiderio di scaraventare al suolo canna e mulinello.

avete ragione, ma il mio è stato solo un errore di definizione, dettato dalla foga di elaborare il post. infatti, volevo proporre queste
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che ho più volte usato con successo per fissare temporaneamente i muli.
se, però, credete che anch'esse possano dar luogo a problemi, non mancate di evidenziarli, di modo che in futuro mi guarderò bene dall'impiegarle

love&peace for everyone

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 18, 2011, 21:34:39 »
 può essere sufficiente sapere il diametro del primo anello: un 28-30 ti consente di utilizzare la canna col fisso.
la prima rip che mi viene in mente che, anellata da rot, può essere usata col fisso è la Daiwa PKCS Mark 2 12'.

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 18, 2011, 20:35:01 »
una premessa è doverosa.
le rip per antonomasia sono  asimmetriche.
l’asimmetria delle  rip si è modificata  nel corso degli anni, parallelamente alle modificate tecniche costruttive di questo tipo di canna, tanto che oggi abbiamo canne che sono asimmetriche solo per una differenza di qualche decina di cm tra butt (pedone) e tip (vetta).
nelle classiche rip asimmetriche del passato,  invece, il tip poteva avere addirittura il doppio della lunghezza del butt.  
se si considera che erano generalmente canne di 12’, destinate specificatamente al pendulum cast, si può capire che cosa significasse caricare una canna di questo tipo.
esse  prevedevano un butt corto,  non conico ed estremamente rigido, in modo da non assorbire affatto l’energia impressa nella rotazione dal caster: addirittura, ci fu chi pensò  di introdurre all'uopo nel blank del butt dei fili di metallo,  ed un  tip  potente e progressivo, provvisto di spiccata conicità.
le attuali tecniche costruttive, invece, prevedono che  le rip, simmetriche o asimmetriche che siano, abbiano un  butt potente ma meno rigido: ovvio, in misura variabile da canna a canna, e più lungo che in passato che, oltre a trasmettere al tip l’energia del caster, se ne carica esso stesso, sempre in misura variabile da canna a canna. a questo proposito, spesso si sente parlare di rip con azione “j curve”, volendo indicare che la parte che  si flette quando la canna lavora è solo quella terminale, e canne con azione “c curve”, volendo dire che nello sforzo è tutta la canna che si flette.

veniamo alle tue domande.
- in generale,  vale ancora oggi l’assunto che è più difficile caricare una rip asimmetrica che una simmetrica.
in realtà, la difficoltà a caricare  e la resa in metri  variano da canna a canna, in base alle tecniche costruttive usate, indipendentemente dal fatto che la canna sia simmetrica o asimmetrica.
avremo, pertanto,  rip simmetriche più difficili da caricare e che danno più resa in metri  di rip asimmetriche, dal momento che hanno butt più rigido e tip più potente, e viceversa.
l’unica comparazione possibile, quindi, è  quella tra i  modelli  simmetrici e asimmetrici di una stessa canna, se sono previsti.

- non tutte le rip anellate da rot sono impiegabili col fisso. tutto dipende dallo spacing, dal numero e dalle dimensioni degli anelli adottati dalla casa, studiati in modo tale da non far strisciare il nylon contro il fusto,quando la canna lavora.
per verificare tale possibilità d’uso, si può fare una prova  “a secco” . montato il mulo, si applica una trazione  alla vetta della canna, di modo che si delinei l’arco. se il nylon tocca in qualche punto il fusto, la canna non può essere impiegata col fisso.

- una canna da rot impiegata col fisso non subisce danni strutturali. ciò che cambia è il comportamento (non l’azione) nel lancio e nel recupero, dal momento che risulterà più rigida nel primo e meno nel secondo.

- puoi usare le placche amovibili, dotate di slide&grip: ad esempio, quelle  della fuji, oppure puoi fissarlo temporaneamente con coaster di plastica.

- alcune placche scorrevoli per rot  possono ospitare anche il fisso. basta sfilarle e inserirle sul butt capovolta

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 15, 2011, 19:20:36 »
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Sono io che evidentemente ho capito male e me ne scuso, dunque anche tu consideri le sts buone per quelle che sono le mie caratteristiche di neofita giusto ?  ><;D< , le altre che hai citato non le conosco proprio(shimano nexave e catana), ma la shimano non è molto utilizzata come canne a 2 pezzi, inoltre mi sembrano un po più scarse in confronto alla sts, ovviamente ciò è solo una sensazione a pelle determinata da fatto che ho pescato con quasi tutte le telescopiche shimano e le sopracitate non mi sono piaciute molto...poi non so, forse questo discorso non è riconducibile alla 2 pezzi.

scusa ma il sabato non capisco bene perchè sono in fase di smaltimento tossine del venerdì notte 
le sts sono canne che, per quello che è il surf mediterraneo, bastano e avanzano.
l'importante, come per tutto nella vita, che siano adatte alle tue esigenze.
le due pezzi shimano entry level: catana e nexave, non sono rip, ma delle oneste canne che, per quello che costano: intorno ai 100 € le prime; intorno ai 120 € le seconde, ti consentono di spaziare dalla paf ai predatori al surf al rock fishing... e, imho, sono superiori per gestibilità a canne entry level rip, come la greys grx-s.
già la beastmaster consente  un deciso step in avanti: molti la usano per lo shark fishing in oceano, anche se non è una rip.
è solo con l'aspire, secondo chi la conosce, che si può parlare di canna a ripartizione di sezione, ma, visto quanto costa, meglio guardare ad altri prodotti, come la sts
approfitto del post successivo di emanuele:
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La pensiamo allo stesso modo
puoi chiamarmi emanuele
per presentarmi :io sono giorgio, anche a te e al resto del forum

ciao

 


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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 15, 2011, 16:30:37 »
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ciao murena ecco dove specifico che NON SONO UN LANCIATORE conosco la tecnica base ed ho provato ad eseguire il ground con qualche canna in tre pezzi non mia ma ovviamente non ho confidenza con i lanci tecnici, solo che non posso permettermi una tre pezzi adesso ed una ripartita fra 6 mesi dunque per forza devo optare per una canna in grado da eseguire il ground fin da subito anche se so che pagherò qualcosa in termini di metri e inc@zz@ture....oltre a ciò non amo le tre pezzi che considero non comode come le telescopiche e non prestanti come le RIP quindi ho deciso fin da subito di accantonarle.

ciao
non sono stato chiaro, se mi parli di 3 pezzi.
ti ho consigliato 2 pezzi, rimarcando la bontà della sts.

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 15, 2011, 15:56:08 »
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Ciao Murena...

ciao, etfreaky*
l'autore del thread non specifica se sia o meno capace di eseguire lanci tecnici.
io ho prospettato nella risposta sia che lo sappia eseguire, raccomandandogli la daiwa sts, che l'evenienza contraria, prospettandogli due pezzi non rip.
perché?
perché  per effettuare un ground non bisogna usare esclusivamente le due pezzi, ma si può  apprenderlo anche con una  3 pezzi. come te, anch'io mi sono avvicinato al ground da autodidatta e con una tre pezzi economica,  la daiwa emcast, pagata 70€. potrebbe averlo fatto anche l'autore del thread...
è, però, vero che questo è assolutamente da sconsigliare, anche se ci sono tre pezzi che hanno poco da invidiare alle due pezzi rip: non ti indico la carbon metal, che non conosco direttamente, ma la veret scs. 
infatti, la gestione del lancio con i due tipi di canna cambia totalmente e bisogna ripartire da zero.
per questo, nel caso non lo sapesse effettuare, ho consigliato delle due pezzi non rip, da poter sfruttare comunque in pesca, con lancio non tecnico
poi, parlando di due pezzi, ognuno può scegliere il livello tecnico di partenza che vuole, per iniziare a cimentarsi con ground, pendulum...
lo stesso discorso per il rot.
non c'era bisogno che mi indicassi i daiwa mag, io non ho sminuito i penn 525 mag2 (comunque, qualitativamente diversi dalla prima serie, specie se slidy).
mi sono limitato ad indicare ad un neofita l'attrezzo semplice che ho usato per primo e continuo ad usare con soddisfazione
ciao

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: nuova attrezzatura da surf
« on: October 15, 2011, 12:48:06 »
tutto dipende dai lanci che sai fare e dal tipo di mare che intendi affrontare
una vera canna a ripartizione di sezione non si carica in modo adeguato con un side (e un rot è sprecato, imho), per cui devi aver  almeno cominciato ad effettuare il ground, per poterla sfruttare a dovere.
se, poi, come dici, i tuoi spot sono ad alta energia, un mare da surf lo trovi con un forza 5, almeno, per cui è facile che una 6 oz nominale sia sottodimensionata, anche se la tua scelta dovesse ricadere su una rip made in uk, il cui casting weight nominale è reale, dal momento che si riferisce al pendulum cast.
se cerchi una canna all round, da usare sia a mare calmo, alla ricerca di predatori e grufolatori, anche a lunga distanza,  che a mare formato ed hai cominciato ad eseguire il ground, tra i precedenti, il miglior consiglio che ti sia stato dato è quello relativo alla daiwa sts, una 6/7 oz reale, che ti consente di usare anche le 8 oz, se l’esca non è particolarmente corposa.
scarterei, invece, a priori l’ultramarine, canna da montante iniziale/scaduta e con cima che soffre la laterale, e la greys, che ( quasi) tutti si affrettano a rivendere immediatamente, perché rozza.
se, invece, devi ancora imparare ad eseguire il ground  e ad usare il rot, imho, dovresti orientarti verso una due pezzi non rip, economica ma affidabile, da impiegare subito col side e con la quale impadronirti del ground.
considera, in questo caso, in casa shimano, la catana 130m e la nexave 130m. entrambe possono essere impiegate a dovere anche in side e col fisso: a riprova di quest’ultima affermazione, la shimano della seconda ha introdotto in catalogo la nuova versione ibrida, la 130 m/f. si tratta delle 6 oz reali, che ti consentono di poggiare anche zavorre superiori.
per il rot, cominci con uno non con frenatura magnetica: 7 ht nero o, soprattutto, 525 gs


ot: mi scuso con l'autore del  thread, ma approfitto di questo post per segnalare  un fastidioso inconveniente che mi capita negli ultimi tempi. se premo il tasto modifica, mi si cancella (per fortuna, direte voi ) l'intero post e sono costretto a riscriverlo.

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Premesso che non sono un talebano della nomenclatura, personalmente la vedo in questo modo: il termine long arm è riferito al bracciolo. Che si attacchi in alto o in basso sarà sempre un long arm anche se nel primo caso assumerà la qualià di "rovesciato". Lo stesso dicasi per le posizioni intermedie dello snodo: un long attaccato a 10 o 30cm dal piombo sarà sempre un long; se questa distanza aumenta fino al punto che l'amo va a sfiorare il piombo allora saremo di nuovo in presenza di un long rovesciato...

il mio era un chiedere retorico.
comunque, non mi sembra ricorrano differenze tra il tuo punto di vista ed il mio.
convengo con roberto: discutiamo di una questione di lana caprina


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Ma non è il solo 'articolista' ad aver stravolto il concetto di surfcasting. 



Roberto,
a mio avviso,  i canoni della tecnica di pesca a fondo che chiamiamo surf casting (che non intendo stravolgere!): condizioni meteo marine, attrezzatura, esche/inneschi, scelta di spot e postazione, tipo di calamento, lunghezza e diametro dei finali, tipo e numerazione degli ami, non hanno nulla a che vedere con quello di cui stiamo discutendo, che è molto più prosaico: il nostro glossario.
accetto il fatto che per te un long arm  debba avere solo joint prossimo al piombo.
mi chiedo, però, a quale distanza  massima  dal piombo possa essere posizionato il joint per  definire ancora long arm un calamento monoamo con finale lungo. 10 cm? 20 cm? 30 cm?
mi chiedo anche come si possa denominare, perché un angler qualsiasi lo identifichi, un calamento monoamo con finale lungo e joint posto ad 1 m dal piombo.

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Ciao Murena...

ciao, Roberto.
non mi sembra di aver detto nel mio primo post che meloni  propose ai suoi epigoni i finali lunghi flotterati  per insidiare pesci di galla o  grufolatori.
non sono un suo epigono: soprattutto, non sono un suo epigono talebano, ma conosco il suo “verbo” e so che propose i finali lunghi flotterati, con attacco prossimo al piombo,    proprio per lavorare a mare  mosso,  alla ricerca esclusiva di predatori nella turbolenza del sottoriva, con esche di grosse dimensioni: tranci, cefalopodi, che, precisò,  dovevano essere alleggerite tanto da farle fluttuare e non galleggiare (l’esca deve traslare e non muovere secondo un piano perpendicolare : stesso obiettivo che cerca di conseguire chi insidia a paf specie di galla con finali lunghi flotterati).
proprio quello che cerco di fare in presenza di una long shore current sostenuta, lanciando obliquo, in modo da far  distendere il lungo finale senza dar luogo a grovigli, alla ricerca di spigole.
ho proposto, invece, l'esempio delle stella, tipica specie di galla,  e di uno spot ad alta energia solo per estremizzare quanto avevo appena postato e che ribadisco qui: è un long arm o un doppio long arm anche una paratura realizzata con finale lungo ad attacco alto e apposizione di materiale flottante.
se ho capito bene  questo passaggio del tuo ultimo post: “Ed è questo che io stavo cercando di trasmettere a Roma, il quale nelle sue domande ha accennato esclusivamente a long arm, short arm e short arm rovesciato, termini abbastanza asciutti e precisi che hanno una loro ben definita connotazione nella disciplina della pesca sportiva”,  è proprio questo il motivo del nostro discutere.
dici con quest’affermazione ho commesso un errore di definizione, che potrebbe ingenerare confusione nei neofiti,  dal momento che quella di   long arm dev’essere attribuita solo a parature con attacco prossimo al piombo, finale lungo (ma lungo quanto?) e senza l’apposizione di materiale flottante?
condivido che bisogna essere ortodossi nell’uso del nostro glossario, specie se ci si confronta coi neofiti,  a patto di non  essere, permettimi, rigidi.
intendo dire che, a mio modo di vedere, una paratura che preveda un finale di almeno 1,5 m è un long arm: braccio lungo, qualunque sia la posizione del joint sul trave, con o senza l’apposizione  di materiale flottante e indipendentemente dall’uso cui è destinata.
con stima e amicizia
Giorgio

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E' vero, avevo dimenticato il LA alto che si sono inventati i garisti per cercare di fare punteggio in gara con le medagliette. Ma qui stiamo parlando del long arm ufficiale disteso sul fondo...
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Concordo pienamente con te Roberto che un long arm alto flotterato è roba da aguglie.
garisti?  aguglie? ;D  io mi riferisco al doppio long arm, nelle varianti ciao-ciao e zatterino, che può avere applicazione anche con le onde, in condizioni che  conoscete troppo bene perché le indichi.

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Poi, come ho sempre sostenuto, ognuno ha le proprie preferenze e pesca come ritiene più opportuno...
Personalmente, infatti, preferisco uno shock leader completamente libero che possa scorrere senza intoppi di alcun genere tra i primi anelli della canna quando, a fine battuta, devo riporre canne e mulinelli (che trasporto in contenitori separati).

certo, ognuno sceglie la soluzione che gli è più congeniale.
anch'io trasporto canne e mulinelli separati, ma uso solo travi universali solidali allo shock leader, recanti due joint a 150 cm di distanza e, a meno che non ricorra a gemini (autocostruiti), uso solo bait clip amovibili (anch'essi autocostruiti).
a meno che non intenda usare i gemini, ad inizio e a fine battuta, con cautela faccio passare lo shock leader coi joint tra gli anelli, senza danni.

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Approfitto di questo post per fare questa osservazione, che non è diretta solamente a te ma a tutti gli utenti che ne fanno uso (spesso mi faccio coinvolgere anch'io): sforziamoci sempre di usare una terminologia completa per definire vocaboli inerenti la pesca, anziché abbreviazioni, sigle, acronimi e così via. Mettiamoci nei panni di un neofita che già ha difficoltà a capire concetti espressi per esteso, figuriamoci quando parliamo in sigle: la, sa, pn, ss, sl...
chiedo venia
la: long arm
sl: shock leader
pn: pater noster
ss: santissima
pt: poste e telegrafi  ;D... pesce tecnico
sa: dimmi tu cosa significa questa sigla, io non l'ho postata

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