Show Posts - Fisherfriend

Welcome to CALABRIA PESCA ONLINE - FISHING COMMUNITY.

Show Posts

This section allows you to view all posts made by this member. Note that you can only see posts made in areas you currently have access to.


Messages - Fisherfriend

Pages: [1]
1
GRUFOLATORI / Mormora
« on: March 16, 2010, 17:15:21 »
Lo so l'argomento è stato trattato e ritrattato e questo mio breve articolo nulla puo contro quelli di oltremare e altri,ma vorrei comunque scirverci qualcosa.

La Mormora

Premessa
Sulla scia della prima scrivo una nuova recensione su un' altra mia grande passione ovvero la pesca della mormora cercando di concretizzare in queste righe qualche anno di esperienza e cappotti.Spero di essere utile.

Informazioni generali
La mormora è un grufolatore che rappresenta soprattutto a livello agonistico una delle prede ricercate e relativamente frequenti nelle battute.Ha una corpo piuttosto allungato e argenteo con otto dieci linee veticali scure.Ha muso appuntito e un apparato boccale abbastanza solido rivolto verso il basso che facilita la sua ricerca di piccoli crostacei,molluschi e vermi.Raggiunge dimensioni massime di 35cm e di 1kg di peso.


Dove e quando

La mormora frequenta quasi esclusivamente arenili sabbiosi ma la si trova anche nel misto e raramente da scogliere rocciose.Quindi la cercheremo da spiaggie,foci,porti e scogliere miste.Una particolarità che ho notato è la sua preferenza a spiaggie di media e bassa energia con sabbia quindi fine.Le condizioni migliori sono sicuramente quelle di mare calmo o poco mosso tenendo conto  però che con mare mosso o in condizioni di scaduta ci imbattiamo negli esemplari di maggior taglia.Peculiarità di questo divertente pesce è il fatto che segue orarii abitudinarri preferendo alba e tramonto e mantenendo una buona stabilità per tutta la notte;di giorno cala quindi la frequenza delle sue mangiate in relazione sempre a fattori meteo-marini che potrebbero cambiare quanto detto.Cio che ho notato è che il plenilunio favorisce la cattura.I mesi migliori vanno da marzo a ottobre,nel resto dell'anno le catture saranno sporadiche a differenza della dimensione delle prede che sarà 'importante'.

Le tecniche

Molte,varie e variegate le tecniche che si potrebbero  applicare su questo pesce ma sostanzialmente le possiamo ricondurle a due bracci principali ovvero la pesca a fondo e quella a galleggiante tenendo conto però delle varie sottocategorie di ognuno.Mi limiterò ora a semplificare il discorso a talune tecniche:
-Beach legering,Light surf e Paf
-Beach ledgering
-Inglese
-Tecnica sperimentata da me ma non solo,che consiste in una sorta di trainetta.

Beach legering,Light surf e Paf ---->Attrezzature e Montature

Ho cercato di raggruppare queste tre tecniche perchè a mio parere non si discostano di molto a livello di attrezzature e tecnica e sarebbe superfluo classificarle una ad una.Sostanzialmente si tratta di una pesca a fondo in cui vanno abbinati attrezzature montature ed esche ad ogni condizione.
Le canne da beach legering e paf avranno una potenza di max 70-90g a favore di una buona sensibilità in vetta.Le vette saranno convenzionalmente in fibra di vetro,molto sensibili e reattive.Le canne saranno telescopiche e paraboliche ma affidabili in quanto talvolta saremmo costretti a ricercarle a distanze elevate specialmente di giorno.Carbonio ad alto modulo quindi per permettere di caricare le canne a dovere anche con piombi poco pesanti.La lunghezza andrà da un minimo di 4,00mt spingendosi in alcuni casi anche a 5,00mt ma lo ritengo superfluo.Importanza principale sarà dunque una buona sensibilità e un facile caricamento della canna in fase di lancio.
Le canne da Light surf si discosteranno poco se non nella portata che raggiungerà magari i 100g 120g a favore di lanci piu lunghi.Stesse caretteristiche del legering quindi ma con uno 'sprint' in piu.
I mulinelli che andremo ad abbinare saranno di dimensioni adeguate quindi 4000/6000,personalmente non vedo come mulinelli eccessivi possano aiutarci in tale tecniche.Un buon rapporto di recupero e ingranaggi sicuri saranno le uniche prerogative,in quanto i combattimenti saranno raramente 'entusiasmanti' e poche volte metteremo mano alla frizione che dovrà comunque essere affidabile in caso di allamta di altre prede.Ottimi abbinamenti saranno quindi tra canne telescopiche della mitchell o meglio ancora shimano con mulinelli shimano affidabili e sicuri.Imbobinamento a spire incrociate e bobine sovradimensionate ci consentiranno lanci piu lunghi in tranquillità.Li imbobineremo con un buon 0,22-0,25 max che aiuterà nei lanci.Personalmente scendo anche ad uno 0,18.Importanza vitale sarà però l'aggiunta di uno shock leader magari conico.Esso rappresenterà un 'parastrappi' nella fase di lancio.Esistono poi bobine di fili che terminano gia con uno shock leader e cambiano colore ogni 10mt ma li ritengo piu un optional che un qualcosa di necessario.Ad ogni modo la caratteristiche di tali monofili sarà la resistenza alle abrasioni,la poca memoria e magari la poca elasticità a favore di una maggiore sensibilità alle abboccate.Ci sarebbe poi la possibilità di imbobinare trecciati ma non affronto l'argomento in quanto non li preferisco.
Attrezzature opzionali ma molto utili sono poi rappresentati da treppiedi,picchetti reggicanna,serbidore di ogni genere e stenditravi,attrezzature che tutti i 'tipi da spiaggia' posseggono.
Le montature non cambiano per le tre tipologie di pesca.Sostanzialmente tre sono le montature che uso adattandole alle condizioni:
-Long arm in condizioni di poca turbolenza
-Scorrevole per pesci diffidenti o da usare universalmente
-Pater noster con finale piu lunghi in casi di pesci molto voraci o in frenesia.
La realizzazione di tali terminali non è una cosa complicata purchè non si aggiungano minutaglie talvolta inutili.
Long arm:su un buon nylon dello 0,30/0,35 (che atuttirà i lanci)andremo a creare uno snodo col solito sistema stopper perlina girella perlina stopper,in alto creeremo un loop mentre sotto andremo a legare un girella con moschettone o ancora meglio uno sgancio rapido dove attaccheremo il piombo.Posizioneremo lo snodo a varie altezze rispetto alla montatura che avrà la lunghezza di 1,80/2,00 mt creando gia un buon drop.L altezza dipenderà da fattori quali altezza del pesce stesso o presenza di granchi.Bloccheremo quindi lo snodo creando sulla montatura due nodi savoia livello dei due stopper.
Scorrevole:la montatura scorrevole è molto semplice da eseguire quanto funzionale in molti casi.Sullo stesso monofilo calzeremo un piombo scorrevole o ancora meglio un anti tangle o un divergente(ai quali applicheremo un normale piombo fisso),a seguire salvanodo e girella con moschettone di dimensioni adeguate.Il divergente o l'anti tangle migliorano la scorrevolezza del piombo in quanto anche un granello di sabbia compromette lo scorrevole.La lungezza sarà di 1,50mt anche 1,80mt.
Pater noster:la realizzazione è uguale al long arm con la differenza che gli snodi saranno due anzichè uno.La lunghezza andrà fino ai 2mt a favore di una buona distanza tra i terminali 'in volo'.Questo terminale che probabilmente piu si adatta alla turbolenza con terminali molto corti,si può comunque utilizzare nell caso in cui le prede sono copiose e voraci,pur allungando la lunghezza del terminale.
Un buon accorgimento in ognuna delle seguenti montature è applicare a livello di girelle,moschettoni e sganci uno spezzone di termorestringente adatto,che ci salverà da possibili garbugli.
Sia nel pater noster che nel long arm l'applicazione di un tubetto in silicone sullo snodo faciliterà scorrevolezza del tutto e soprattutto minor possibilita di garbugli.
I terminali saranno di un buon nylon o Fc che legato alle condizioni e alla diffidenza dei pesci andrà da uno 0,12 ad uno 0,18.
Gli ami saranno di dimensioni adeguate all'esca e alla preda soprattutto, quindi n 10/8 a gambo lungo ma non troppo sostenuto.L'occhiello faciliterà l'innesco degli anellidi in genere.Un piccolo trucco legato agli ami ad occhielo è quello di creare col filo avanzato dalla legatura una treccia sull'amo  che ci salverà dai granchi e terrà l'esca ben ferma in fase di lancio.
La lunghezza dei terminali sarà dunque legata alla montatura:nel long arm sarà fino ad 1,20mt o oltre cosi come nello scorrevole,mentre nel pater noster non ci spingeremo oltre gli 80 cm data la presenza di due braccioli.L'applicazione di flotter o perline e facoltativo e talvolta risulta vincente,soprattutto il flotter che spesso ci evita l'insidia dei granchi in notturna.

Un discorso a parte va fatto per i piombi.A livello di grammatura data appunto la leggerezza della tecnica non andranno oltre i 70 g per il legering e non oltre i 120g per il light surf.Molto importante però è la scelta della forma.Poichè comunque ci troveremo a pescare in condizioni di poca turbolenza andremo ad usare:
-roccobomb,buon volo e ottimo nel misto poichè si alza dal fondo
-beach bomb,ottimo volo e lunghe gittate
-piombi scorrevoli di ogni forma,da preferire quelli piatti o ancor meglio con delle sporgenze atte a creare una nuvola di sabbia attrativa.
-Piombi fissi a basso cx di ogni genere
Il Cx è la resistenza di un corpo in volo,pertanto più è basso piu il volo sarà stabile e duraturo.



Ledgering---->Attrezzature e montature
Il ledgering è legato piu che all'utilizzo di attrezzature leggere,all'utilizzo di pasturatori e alla pasturazione in se.Si tratta di una pesca divertente e talvolta molto efficace con questo grufolatore, legata sostanzialmente al richiamo tramite pasturazione.
Esistono canne specifiche a tale tecniche,canne morbide ma con una buona riserva di potenza,derivante probabilmente dalle acque interne,canne che vanno dai 3,00 mt in poi classificate nella categoria delle feeder.In alternativa canne da beach legering vanno piu che bene.I mulinelli saranno relativamente leggeri fino al 4000,imbobinati con 0,16-0,18 di buona qualità.
La montatura consisterà nel calzare sull madre un anti tangle al quale applicheremo il pasturatore,a seguire il salvanodo e una piccola girella.Il pasturatore si potrebbe montare anche su un long arm quindi fisso sulla montatura.I terminali che scenderanno fino ad 0,10 ad arrivare ad uno 0,16 legheranno ami atti a l'innesco del bigattino.Nelle misure quindi dal 18 al 14 a gambo corto ed esile,da preferire quindi ami al carbonio molto resistenzi in relazione alla dimensione.Un ottimo aiuto in questa tecnica è l'uso del power gum un filo molto elastico,che attutisce sfuriate del pesce.
I pasturatori varieranno in peso e forma,dai pochi grammi fino ai 50 o oltre.Useremo quelli adatti all'uso del bigattino,coprendone magari qualche buco per rallentarne la fuoruscita degli stessi.In taluni casi l'uso di pasturatori open end o method ci permettera di usare vere e proprie pasture .
Lo studio delle correnti e moti ondosi sarà vitale per una corretta azione di pasturazione e pesca.Cercheremo quindi di lanciare sempre nella stessa zona e almeno ogni tre lanci riempiremo il nostro pasturatore per mantenere i pesci nella suddetta.

"Trainetta"

Con l'impiego di attrezzature da beach legering possiamo praticare una divertente tecnica che frutterà bei carnieri nelle giornate di calma estiva.Una montatura scorrevole a doppio amo montato ad "y" e l'impiego di piombi piatti abbinati ad una lenta traina con jerkate molto lente ci farà gustare le abboccate in maniera diretta.

Inglese

Una tecnica di ripiego,e spesso poco adatta a tale preda è l'inglese.Diciamo che non è una tecnica mirata alla cattura della mormora ed essa sarà una preda abbastanza casuale.Ma con qualche variazione si possono ottenere buoni risultati.Da porti e scogliere la montatura classica all'inglese andrà piu che bene e cosi sarà l attrezzatura.Dalle spiaggie "rafforzeremo" l attrezzatura aumentando il peso dei galleggianti fino ai 10-15g.
Useremo quindi canne abbastanza potenti in relazione ad una classica bolognese o inglese,imbobinando su un mulinello 2500 un buon 0,18.Galleggiante fisso piombato e refinito sul terminale con pallini di piombo.Il terminale lungo in relazione alla profondità sarà dell 0,12/0,16.Amo legato all'esca.



Le esche
Un vario parco esche è utilizzabile per questo grufolatore.Eccone alcune dalla più efficace in giu:
-L'intramontabile arenicola,tanto costosa quanto efficace,accortezza nella conservazione e nell'innesco(eseguito con delicatezza e aghi adatti).
-L'americano molto apprezzato e che ci consente lanci distanti data la sua mole,ci farà imbattere negli esemplari di taglie maggiori.
-Il muriddu che seppur difficile da reperire talvolta,è comunque molto efficace
-Il cannolicchio assicurato all'amo con qualche giro di filo elastico,in condizioni di scaduta ci regalerà qualche bella cattura.
-Il coreano che grazie alla sua vivacità spesso risulta vincente mentre altre volte risulterà totalmente inefficace.
-Ultimo ma non per importanza è il bigattino da usare quasi esclusivamente a ledgering e inglese.
Esistono poi esche di ripiego come filettini di sarda o molluschi e crostacei,poco spesso efficaci ma da tenere comunque in considerazione.

In Pesca
Di fondamentale importanza in pesca è interpretare la zona scegliendo il posto piu opportuno e cercando di sondare tutte le fasce per localizzare la zona di pascolo.Quindi concentreremo i nostri lanci in quella zona.Non useremo piu di tre canne poichè se dovessero essere molto attive paradossalmente perscheremo meno non riuscendo a gestire troppi attrezzi.Tale pesca risulterà rilassante e ci salverà dai cappotti in quelle giornate di calma assoluta.

Spero sia di vostro

2
ALTRE PREDE / Re: Passione cefalo
« on: March 15, 2010, 14:34:32 »
Ti ringrazio bassman,è un piacere.Per quanto riguarda la domanda,allora con molta probabilità i giorni in cui li vedrai a galla ono quelli di acqua calma o limpida.Ad ogni modo secondo le mie esperianze in quei giorni risulta molto difficile pescarli.Da non praticare tipi di pesca poco ortodossi come quello delo strappo a 'vista'.Ilmotivo reale di tale comportamento,comunque,non lo ho ben chiaro,sarà legato alle condizioni marine o a fattori legati alla riproduzione.Ad ogni modo se vuoi tentare di pescarli a galla,prova con questo:

Canna con portata da 30-60 g max,mulinello 4000 imbobinato con un buon 0,20,alla madre leghi un moschettone a cui collegherai un galleggiante piombato da 20-30 g o una bombarda di stesso peso purchè sia galleggiante.Il terminale sara composto da un 1,50 mt di uno 0,16 fluorocarbon al quale legherai in parallelo tre quattro ami del 12/10 avendo l accortezza di calzare a circa 20 cm dagli ami un piccolo pop-up che fungera da segnalatore e terrà su l esca.L' esca sarà appunto il fiocco di pane,dalla parte della buccia.Talvolta dovrai lanciare distante per far si che i pesci non si insospettiscano.E' una tecnica divertente soprattutto per le mangiate che avverterai sul pelo dell'acqua.La ferrata ti verrà quasi istntiva.Spero di essere stato utile.

3
ALTRE PREDE / Passione cefalo
« on: March 07, 2010, 16:28:03 »
Ciao a tutti mi chiamo Antonio e abito vicino Soverato,zona non sempre pescosa,ma la mia passione è tanta e faccio anche parecchi chilometri pur di passare giornate o nottate a pesca.Pratico molte tecniche di pesca ma sono innamorato della pesca a bolognese e inglese.Ho pensato di fare una piccola discussione sulla pesca dei cefali:



Premessa
Il tutto è frutto della mia sola esperienza e di miei pareri personali,eventuali consigli o correggimenti saranno ben accetti.



Passione cefalo

Informazioni generali

Il cefalo rappresenta una delle specie piu diffuse e ricercate sia a livello sportivo che agonistico.Col termine generale di cefalo intendiamo però più varièta,che si contraddistinguono sia nell aspetto fisico sia in quello comportamentale.Facente parte all'ordine dei perciformi e alla famiglia dei serranidi il cefalo si divide in:
-cefalo comune,probabilmente il piu diffidente e divertente,è presente in porti lagune e foci ed è riconoscibili per macchie giallastre vicino l'opercolo.
-cefalo dorato,molto saporito e 'genuino',è il piu vivace e combattivo ma che raramente raggiunge dimensioni ragguardevoli.
-cefalo labbrone,il più piccolo,preferisce la schiuma ma ha dimensioni massime di 20 cm quindi di poco interesse.
-cefalo bosega,il più diffuso e facile da insidiare,lo si trova praticamente ovunque.
-altre varietà come la verzelata presenti raramente o di rado

Dove e quando

Lo troviamo dalle banchine portuali,da scogliere e dighe artificiali prevalentemente,e generalmente da scogliere e spiaggie,da non sottovalutare le foci.Le profondità in cui lo troviamo va dai pochi centrimenti fino ai 10-15 m intendendo tali batimetriche come 'proficue' per la pesca.Le condizioni di mare vanno dall'inizio mareggiata fino alla scaduta,da escludere quindi condizioni di acqua limpida o troppo ferma(parlando ovviamente di scogliere e spiaggie).Da preferire condizioni meteo velate o piovose con umidità quindi abbastanza alta,con una fase lunare calante o assente,assolutamente non piena.

Importanza assoluta:la pasturazione

Ritengo il cefalo uno dei pesci piu divertenti sia per la sua diffidenza sia per un combattimento talvolta imprevedibile ma sempre duraturo.Le tecniche principali che evidenziano il divertimento di questo pesce sono la bolognese e la canna fissa,ma è insidiabile tranquillamente con tecniche di fondo come il legering.Sostanzialmente, tranne ovvie differenze,le montature e le tecniche sono molto simili tra le prime due.Prima di descrivere le montature vorrei però aprire una parentesi di vitale importanza:la pasturazione.Spesso ci capita di pescare,facendo un'abbondante pasturazione,senza però ottenere discreti risultati.Talvolta il tutto dipende da una giornata 'no' ma molto spesso è proprio la pasturazione il problema.Personalmente cerco sempre di realizzare la pastura in base al posto in cui mi trovo e quindi alle profondità.In sostanza con pochi centrimetri di acqua cercherò di ottenere una consistenza che sfalderà il tutto gia a contatto con l'acqua,mentre in alte barimetriche farò una pastura che si disgregherà circa sul fondo.Da calcolare anche correnti e moti ondosi,poichè questi potrebbero copromettere il tutto,pur facendo una corretta pasturazione.Studiare quindi prima le correnti ed eventuali deviazioni è vitale.Gli ingredienti che uso,sono pochi,naturali e semplici.Cerco,comunque,di variare e avere almeno tre pasture differenti.Ne farò quindi una a base di sarda,una al formaggio,e una all'aglio.Aggiunta di altri ingredienti come la vaniglia è poi opzionale ma non lo ritengo essenziale.Cerco di variare la consistenza delle tre in modo da pasturare una fascia d'acqua abbastanza ampia sempre in relazione a quanto detto prima..La quantità si aggira intorno alle due-tre palle grandi quanto un'arancia per iniziare,per poi presoguire con piccole 'noci' di pastura durante tutta la pescata.Il tutto cade però se usiamo i bigattini,li il discorso diviene più semplice ma non ovvio.Fiondate superficiali quindi in poche spanne d'acqua,da preferire la colla o il pasturatore negli altri casi.


Le attrezzature

Passiamo ora alle canne:le categorie legate alle tecniche sono la fissa e la bolognese.La differenza ovvia è il fatto che una è dotata di mulinello l'altra no.In caso di necessità o semplicemente per un piacere personale sono nel mercato canne 'ibride'.Le cosidette barbare,canne fisse a tutti gli effetti abbinate però a piccoli mulinelli in fondo al calcio della canna che serviranno sostanzialmente per il recupero della preda.Un altra tecnica valida e divertente ma a mio parere più laboriosa(in presenza di piccoli esemplari) è la roubasienne.Queste sostanzialmente sono le canne da usare.La lunghezza varia in base a vari fattori.La canna fissa va per comodità da un minimo di 6 metri per raggiungere anche i 10.Il tutto in relazione alle profondità di pesca,dimensioni delle prede  e postazione.Quindi in presenza di basse profondità una 6-7 metri sarebbe l'ideale,ma va valutata la dimensione delle prede per una corretta gestione della stessa.In dighe portuali 8-10 metri sarà quasi obbligatoria.Da non sottovalutare anche la distanza di pesca:sulle scogliere naturali la presenza di scogli sommersi costringe a lanciare distante.L'azione che preferisco è un azione morbida e progressiva,ma che mantenga una buona riserva di potenza.Da preferire quindi canne in carbonio ad alta resistenza con vettini riporatati.Passiamo ora alle bolognesi.I fattori decisivi nella scelta della lunghezza sono legati sostanzialmente alla distanza di pesca e minimamente dalla profondità,poichè l'uso di uno scorrevole risolverebbe tali problematiche.Anche l'azione è simile alla canna fissa,ma in questo caso,canne più 'potenti' o rigide verrano aiutate da una buona frizione in caso di sfuriate del pesce.Credo che un ottima 6 metri bolognese sia abbastanza universale ad ogni condizione.I mulinelli da abbinare vanno dal 1500 ad un massimo 4000,la frizione che preferisco è quella anteriore,affidabile e micrometrica.Di sicura efficienza i mulinelli di ultima generazione con frizioni a leva allogiate in varie posizioni.Questo permetterà un controllo immediato e sicuro.In ogni caso sono necessari modelli leggeri con un buon rapporto di recupero e ingranaggi solidi.Imbobineremo con monofili che non supereranno lo 0.18 ,personalmente utilizzo tra 0.14 e 0.16.Il monofilo da bobina sarà oltre che ad alto carico di rottura,anche resistente alle abrasioni e di vitale importanza senza effetto memoria.

Le montature e terminali
Un aspetto molto importante della pesca di questo formidabile combattente è la realizzazione delle montature.
Le montature saranno tanto importanti quanto facili da eseguire.Per la canna fissa sarà composta da un buon monofilo dello 0,16-0,18,sulla quale inseriremo un galleggiante ,che varierà in grammatura e forma,bloccato da tre spezzoni di tubo siliconico adatto alla deriva.La grammatura cosi come la forma varieranno in base alle condizioni di mare,corrente e diffidenza del pesce.Quindi in un porto andremo ad usare galleggianti lungiformi come le penne di grammatura compresa tra 1 e 3 g max.In condizioni di moto ondoso o forti correnti arriveremo fino ad un 4g di forma sferica o a goccia,cercando di mantenere un buon compromesso tra sensibilità e tenuta.Andremo a tarare in ogni caso il galleggiante per 3/4 del suo peso utilizzando torpille o pallini spaccati.L'uso dell uno o dell'altro andrà a incidere sulla naturalità del complesso.La torpille la utilizzeremo in caso di moto ondoso o di alte profondità da preferire una dolce spallinatura per condizioni di acque calme o pesci diffidenti.Andremò ad eseguire la spallinatura distanziando progressivamente i pallini in modo crescente.Le misure da utilizzare sono da '0,10g a 0,50g per non rendere rigida la lenza.Infine legheremo una giella o un fast-c che servirà come collegamento alla lenza.Volendo per rendere il tutto ancora piu naturale e calcolando le poche torsioni acquisite si può utilizzare anche un semplice loop.
Il terminale lo eseguiremo con un buon monofilo o preferibilmente con un buon fluorocarbon che varierà da uno 0,08 ad un 0,16 in relazione a diffidenza del pesce e condizioni meteo-marine.Da preferire ami a gambo medio nelle misure 14-10 ad occhiello o paletta indistintamente.Eseguiremo due braccioli da 50-70 cm a forcella.Personalmente preferisco i tre ami in parallelli della lunghezza totale di 80-100 cm.
Sempre per la canna fissa esistono poi montature senza galleggianti.Montature quindi da pesca al tocco che prevedono l'uso di piombi dai 10 ai 30g e montature tipo genovese ovvero con un amo a bandiera sopra il piombo e uno sotto.Diametri e ami non cambiano ma ovviamente e una tecnica diversa in quanto sarà un buon vettino sensibile e sottile ad avvertirci delle tocche.
Queste due montature sono validissime anche per la bolognese in cui non differiscono in nulla se non nel montare una microgirella che andrà a scaricare le torsioni del mulinello.Altra validissima montature che talvolta diviene necessaria e obbligatoria.Si tratta dell'impiego del galleggiante scorrevole,utile e funzionale in caso in cui la profondità sia maggiore alla lunghezza della ganna.Basterà fissare uno stopper sulla lenza madre,a seguire una microperlina,il galleggiante che non sarà inferiore ai 3g,piombatura e girella.Il terminale non varierà in alcun modo.

Le esche
Il cefalo puo essere considerato uno dei pesci piu vari nell 'alimentazione,un vero onnivoro.Lo andremo quindi ad insidiare con svariate esche,dalla polpa di sarda,alla pasta,al fiocco di pane,gambero talvolta,il tutto sempre correlato al posto e alla regione di pesca.La pastura sarà legata a livello olfattivo all'esca.


In pesca
Cercherò ora di simulare una pescata e far capire tutti gli accorgimenti validi e necessari.Arriviamo alla postazione prescelta,scegliamo un posto comodo e che ci permetta di gestire la preda in tutta tranquillità.Per prima cosa cerchiamo di interpretare le correnti siano esse superficiali o di fondo.Eseguiamo quindi una pasrturazione corretta.Apriamo la canna e scegliamo la montatura più consona.Tariamo il fondo con un'apposita sonda in modo da pescare a 10 cm dal fondo.Dopo circa mezz'ora avvertiremo le prime mangiate che si proporranno sul gallegiante o sul vettino come tremolii,al cenno di affondamento parziale o totale sarà il momento di ferrare.La ferrata innesterà un comportamento divertente e talvolta 'interminabile'.Un buon guadino ci aiuterà nel salpaggio della preda.


Nella speranza di essere stato utile e chiaro,e con la voglia di farne altri per altre tecniche.

Pages: [1]