Salve,mi chiamo roberto ed ho 42 anni sono sposato ed ho 3 figli, di cui il piccolo ha solo 15 mesi. Era il 16 di marzo di quest'anno,quando .......
Roby, la tua storia mi ha commosso e la tua situazione, come altre simili, è di quelle che mi fanno imbestialire all'enensima potenza. Amo l'Italia, sono orgoglioso di essere italiano, perchè la stragande maggioranza di noi è formata da persone buone, oneste, laboriose, generose e dall'animo aperto. Quello che mi fa imbestialire è come le persone preposte a "guidarci", salvo rare eccezioni, sembrano invece appartenere ad un altro mondo che ci è estraneo, che non sentiamo assolutamente vicino a noi, alle nostre esigenze, alle nostre necessità, ai nostri bisogni fondamentali di cui il tuo caso rappresenta una priorità assoluta.
Non parlo solo dei politici che occupano posizioni di alto livello, ma anche di tutte quelle persone che rivestono una carica pubblica gerarchicamente più bassa, ma sempre pubblica, cioè pagata da noi.
Tutti costoro, una volta arrivati ad occupare gli incarichi pubblici, dimostrano con il loro comportamento che l'unica cosa che gli interessava era di mettersi in tasca uno stipendio che, per tutta la vita, gli garantisse la certezza di sbarcare il lunario. Tra costoro, per esempio, ci sono gli assistenti sociali che dovrebbero essere i primi a prendersi a cuore il tuo caso, seguire la tua situazione giorno per giorno, mettersi il problema del futuro dei tuoi figli, battersi perchè ti venga assegnata una pensione di invalidità che consenta a te e ai tuoi cari una vita dignitosa, percorrere insomma tutte le strade affinchè la tua situazione abbia la priorità assoluta.
L'unico consiglio che mi sento di darti è di non rassegnarti al fatto che "purtroppo le cose in Italia vanno così", ma di batterti giorno per giorno contro l'abulia ed il menefreghismo di tutti coloro che sono preposti a risolvere il tuo problema, tormentarli in continuazione perchè si diano da fare. Tu naturalmente non devi esporti a stress che potrebbero aggravare la tua malattia, ma puoi incaricare tua mogle, un parente stretto, un caro amico che facciano questi passi al posto tuo, che vadano a sviscerare in tutte le istituzioni sociali perchè qualcuno si muova ed anche velocemente.
Non arrenderti, Roby, fai sit-in con la tenda davanti al municipio, fai che si parli di te in tutti i modi, fatti assegnare un lavoro adatto alla tua situazione fisica, arriva ai giornali, alla televisione, alla radio, innonda di email le istituzioni preposte... Hai solo 42 anni, i tuoi figli son piccoli, e se non sei tu ad accompagnarli sino a quando non possano diventare in qualche modo indipendenti, non lo farà nesssun altro.
Coraggio, Roby, non arrenderti e battiti da leone inferocito, naturalmente con un occhio di riguardo alla tua salute.
Tienici informati sulla tua situazione.
Ciao
Roberto (Nonnoroby)