Uno yacht sugli scogli della costa viola: sfiorato il disastro ambientale

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Scilla - Imbarcazione russa finita tra gli scogli della Costa Viola. Lo yacht, arenato a Favazzina, stava effettuando un viaggio di trasferimento lungo la tratta Napoli-Crotone con a bordo tre membri dell'equipaggio di nazionalità russa.
Il mezzo, imbarcazione a motore dalla lunghezza di 20 metri, si è incagliato sugli scogli nel tratto di costa compreso tra Scilla e Bagnara il giorno di Pasqua intorno alle 12. Sul posto è intervenuta la Capitaneria di porto-Guardia costiera di Reggio Calabria, alle direttive del capitano Vincenzo De Luca, il capo della Sezione operativa-Polizia marittima Giuseppe Turiano, i vigili del fuoco del comando di Villa San Giovanni coordinati dal caposquadra Salvatore Diara, il responsabile della Compagnia portuale Gulli di Reggio Calabria, Domenico Romeo, la ditta Camastra-Petroli, le squadre Anas e il 118. Scattato l'allarme, la motovedetta della capitaneria ha provveduto al recupero dei membri dell'equipaggio: solo il comandante ha riportato dei traumi ed è stato ricoverato agli Ospedali Riuniti di Reggio.

Ieri, invece, il personale della capitaneria, supportato dai vigili e dalle ditte intervenute ha provveduto a svuotare il serbatoio per evitare l'inquinamento delle acque e, quindi, un possibile disastro ambientale. Nelle sentine di bordo vi erano, infatti, circa 1.500 litri di gasolio. Il capitano Vincenzo De Luca ha diffidato il comandante dell'imbarcazione, come previsto dalla legge 979/82, disposizione per la difesa del mare; secondo tale disposizione il comandante o responsabile dell'imbarcazione, nel caso di avarie o di incidenti, deve rispondere in prima persona dei danni ambientali causati attraverso il versamento in mare di idrocarburi o di altre sostanze nocive. Pertanto, l'intervento degli uomini della Capitaneria, coordinato dalla centrale operativa di Reggio, è stato articolato principalmente in tre fasi: soccorsi e recupero dell'equipaggio; messa in sicurezza del litorale, quindi, svuotamento del serbatoio e recupero dell'imbarcazione che sarà trasportata presso un cantiere navale.

A causa del forte impatto contro gli scogli lo yacht, attualmente rimasto a secco lungo la costa, è stato pesantemente danneggiato nella parte sottostante. Fortunatamente, grazie all'arrivo tempestivo dei militari della Capitaneria si è evitato un vero e proprio disastro ambientale: se il carburante si fosse riversato in mare, l'intero litorale della Costa Viola sarebbe stato compromesso. Intanto, sono in corso le indagini disposte dall'Autorità marittima al fine di accertare la dinamica e le cause dell'incidente. Per effettuare tutte le operazioni, nella mattinata di ieri, è stato necessario interrompere il traffico lungo la Statale 18 e, per alcune ore, è stata disposta la chiusura di un tratto, al km 509,300: pertanto la viabilità e tutti i mezzi in transito sono stati dirottati sull'A3, tra gli svincoli di Scilla e Sant'Elia.
GAZZETTADELSUD
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