Ciao PsYcO!
Dedicati alle foci dei fiumi, ma anche dei corsi minori, della tua provincia (che e' veramente ricchissima di ambienti del genere) e i risultati, utilizzando una buona tecnica e con molta costanza, non mancheranno.
Certamente, la foce del Sele e il litorale adiacente rappresentano lo spot per eccellenza, ma prova a battere anche le foci di Tusciano, Picentino e, allungandoti fino al Cilento, sperimenta anche quelle di Lambro, Mingardo e Bussento. Così facendo, se un giorno uno spot si dovesse rivelare improduttivo o troppo affollato, potrai disporre di una valida alternativa.
Per quanto riguarda poi la foce del Sarno, che conosco bene, essendo di Castellammare (appunto tra Castellammare e Torre Annunziata, in provincia di Napoli, sfocia il Sarno), francamente ti dico che, nonostante l'incontro con la spigola ed altri predatori sia frequente, non so quanto sia sano frequentare un sito che praticamente e' divenuto una fogna a cielo aperto. Tra il tanfo dei liquami, il tasso di inquinamento riconosciuto tra i più alti d'Europa e i residui organici di varia natura "gentilmente" depositati sulle sponde, al ritorno da una giornata di pesca a casa, oltre alla agognata spigola (peraltro alimentatasi in un habitat ricco di sostanze tossiche e, quindi, preferibilmente da restituire al mare) si rischia di portarsi appresso qualche vibrione.
Ne vale la pena? Personalmente, pensando alla splendida foce del Mingardo a Palinuro, ma anche ad altri spot a me più vicini, quali la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, penso proprio di no.
E pensare che il Sarno potrebbe essere una preziosa risorsa ambientale e che, verso le sorgenti ancora relativamente incontaminate dall'uomo, ancora sopravvive la trota......Peccato!