SGOMBRI CON ARTIFICIALI
IN CALABRIA
Arrivano le belle giornate e qui in Calabria basta un po’ di sole che la temperatura si alza sensibilmente. In questo periodo iniziano a farsi vedere gli sgombri che possono entrare senza ulteriori dubbi nella categoria dei pesci <<da artificiali>> per eccellenza. Infatti, pescando a traina si usano artificiali di vario tipo. A spinning, o facendo un po’ di pseudo-spinning con le <<sea fly>> o moschette di mare fosforescenti (chiamate pescacciatore, finali da bolentino e traina, paternoster,eccetera) se ne possono prendere tanti anche in pochissimo tempo.
I risultati migliori, però, si hanno quando si pesca dalla barca a varia distanza da riva.
E’ consigliabile partire con due canne, una da tre metri o qualcosa di più da utilizzarsi con le <<moschette>>e relativa mondatura (compresa la zavorra terminale di peso variabile dai 30-50 ai 150 grammi secondo la profondità , il vento e le correnti) e un’altra di circa due metri e mezzo per la pesca a lancio classica con gli altri artificiali.
Sul mulinello della canna lunga si può montare un filo dello 0,35-0,40 o anche più, dato che si potrà arrivare a fare una pesca <<pesante>>, mentre su quello da spinning classico si può tranquillamente scendere ad uno 0,25-0,30. Il tutto è altrettanto valido per la pesca al sugarello o sauro.
Per quanto riguarda il primo sistema, quello con le <<moschette>> a bolentino o quasi, non ci sono troppi problemi tecnici: si lascia scendere fin sul fondo, si solleva la <<catena>> delle sei-sette esche, la si lascia calare di nuovo e quando uno, due, tre,sei sgombri e soci attaccano, si forza su canna e mulinello per farli finire a pagliolo.
Ma tante volte tale tecnica del <<su e giù>> non è redditizia e allora conviene ricorrere a qualcosa di più movimentato. Si lancia il più lontano possibile e si recupera a scatti e con lunghe <<filate>> a mezz’acqua.
Il secondo sistema, quello che riguarda lo spinning vero e proprio, prevede invece l’utilizzo di ondulanti da 6-8 centimetri,abbastanza pesanti e dal movimento guizzante, di imitazioni in silicone di pesciolini argentati o biancastri, e di minnow da 5-7 centimetri di tipo affondante.
Il recupero è di solito abbastanza veloce sulle <<mangianze>> sia a galla che a pochi metri di profondità, oppure lento e a scatti e rilasci in acque profonde.
P.S.
Aspetto il commento dell'esperto AMARONE