lo scorso autunno durante un fine settimana un amico mi invita a fare un giro con lui in barca a provare delle esche artificiali che aveva comprato la mattina. Verso le 15 partiamo per lo stretto ( io vivo per motivi di lavoro nella zona nord di messina), e iniziamo a trainare, provando i vari artificiali che avevamo. Dopo una mezzoretta di traina, noto a circa 50 mt dalla nostra barca, un gabbiano appoggiato su un "qualcosa" che galleggiava, la cosa che mi ha incuriosito è stato il gabbiano che beccava il suo appiglio. Chiedo al mio compagno di avvicinarci a sta cosa che galleggiava, lui vira e gli passiamo avanti, ma il riverbero della luce non ci fa vedere praticamente nulla, rigiriamo e gli passiamo a circa 1/2 mt, mi alzo per vedere meglio e vedo la sagoma di una cernia enorme a pancia in su... rimango a bocca aperta per un paio di secondi "gianni... a faccia du c.....u! ma a vidisti chi bestia, gira, gira..."
ci accostiamo, lo porto sotto bordo con un raffio. E' veramente enorme, non è una cernia di scoglio, ma un dotto o cernia di fondale, una bocca enorme, ci entrerebbe un bambino di un anno, e veramente bellissimo. Gli metto le mani nelle branchie e proviamo a salparlo, e mi le ritrovo piene di graffi tipo incontro ravvicinato con gatto incazzato nero.... il pescione ha praticamente la cute delle apertura branchiale piena di spine corte e accuminateci, mannaggia a lui/lei. Mentre lo guardo mi vengono in mente certe stampe viste sui libri di storia, che ritraggono mostri marini che ingoiano vascelli a vela... ci assomiglia parecchio! "chissà quant'è vecchio sto pesce" dico, riproviamo a salparlo, ma dopo un maldestro tentativo che costa la lacerazione del mignolo di gianni abbandoniamo l'idea di salparlo a bordo, lo trainiamo fino a riva legato con una cima.....
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Loginappena sbarcati si avvicina un tizio con due cani... " a facci du ddottu (dialetto messinese: alla faccia del dotto), non ndi vitti mai cusì rossi!(non ne ho mai visti di cosi grossi!)
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Loginlo carichiamo sul cassone del trattorino del tizio, e vado di corsa a prendere la macchina per fare due foto. Ora che è fuori dall'acqua noto i segni del gabbiano, ha un paio di beccate su un fianco ed anche la coda porta i segni della permanenza in acqua (il banchetto era appena all'inizio), ma per il resto il corpo è perfetto.
"L'unica cosa da fare è provare ad imbalsamarlo" dice gianni, io gli suggerisco di darlo ai laboratori dell'università, ma gianni ha la testa dura....
prendo un paio si squame dal dorso del pesce per darle ad un amico che lavora al dipartimento di biologia marina dell'università, con queste si risale all'età del pesce in modo relativamente facile...
lo riportiamo in spiaggia, dopo che faccio un paio di foto e gianni che si è nel frattempo fatto carico di oneri ed onori delle spese di imbalsamazione, si fa anche carico della eviscerazione del pescione.... l'ultima nota, sono stati i resti di un merluzzo di circa 3/4 kg parzialmente digerito nello stomanco del pescione
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Loginmi metto a parlare con un pescatore del luogo, mi dice che secondo lui era rimasto allamato in qualche palamito di profontità, e che probabilmente si può essere slamato mentre lo salpavano, ma che questo era successo dopo che la vescica natatoria del pesce si era gonfiata ed ha impedito al pesce di tornare sul fondo, e ne ha causato la morte... mha...
p.s. stimandolo ad occhio era sui 60-70 kg, e l'eta del pesce e risultata essere compresa tra 73/74 anni!!!