Carrellino da spiaggia
1. Il carrellino originale da cui partireUsiamo il carrellino avvolgi tubo
GLABER Genius 100, che con le opportune modifiche e rinforzi ci farà ottenere un carrellino da spiaggia robustissimo. Aggiungendo cassette e contenitori saremo in grado di trasportare sul carrellino tutto quello che si serve a pesca, ad eccezione delle canne che, per ragioni di salvaguardia delle medesime, è altamente raccomandato di trasportarle a spalla dentro l’apposita sacca porta canne.
Ma la sacca porta canne sarà l’unica cosa che porteremo addosso, perché tutto il resto (ma proprio tutto) lo stiveremo sul nostro formidabile carrellino
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Login 2. Smontaggio delle parti inutilizzabili del carrellino originaleNota: Le figure non sono in scala per mettere in evidenza i particolari più piccoli.
Smontiamo dal CLABER la manovella, il cilindro avvolgi tubo e le ruote
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LoginLe ruote originali sono troppo piccole ed inadeguate per la sabbia. Possiamo lasciare le ruote originali
solo se non dobbiamo camminare sulla sabbia.3. Montaggio di ruote più adeguate per la sabbiaSostituiamo le due ruote originali con due ruote più grandi pneumatiche che abbiano il mozzo dotato di cuscinetti a
rulli. Possiamo usare quelle che hanno in dotazione i carrellini porta pacchi che usano i corrieri
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LoginMontiamo le due nuove ruote sull’asse delle ruote: se quest’asse dovesse essere corto per le due nuove ruote, oppure se il diametro di quest’asse è più sottile del diametro del foro del cuscinetto a rulli, smontiamo l’asse originale dalla struttura portante e lo sostituiamo con uno spezzone di tubo di alluminio adeguato per lunghezza e/o per diametro
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LoginImpediamo la fuoriuscita delle ruote dall’asse usando una fascetta stringi tubo in acciaio inox:
• infiliamo prima sull’asse una rondella di dimensioni adeguate tra ruota e struttura portante per fungere da distanziatore
• infiliamo la ruota sull’asse
• infiliamo un’altra rondella uguale alla prima
• blocchiamo la ruota con la fascetta
Teniamo presente che la lunghezza dell’asse deve essere tale da permettere l’inserimento delle rondelle e delle fascette stringi tubo: se è più lungo possiamo sempre accorciarlo, ma se è più corto…
Suggerimento: se ce lo possiamo permettere, è meglio che tutti gli accessori metallici che useremo per assemblare il carrellino siano di materiale inossidabile (viti, bulloni, rondelle, cerniere, fascette, ecc.). Ogni tot di tempo smontiamo le ruote, togliamo i cuscinetti a rulli, puliamoli con la benzina ed ingrassiamoli.
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Login4. Adeguare l’altezza del manico del carrellino alla nostra altezzaDopo aver montato le nuove ruote, verifichiamo se l’altezza del manico è adeguata alla nostra altezza per poter trascinare il carrellino con tutta comodità. Se riteniamo che il manico sia troppo alto, è sufficiente sfilarlo dalla struttura ed accorciarlo. Se è basso, dobbiamo allungarlo con due prolunghe: sfiliamo il manico dalla struttura portante ed usiamo due prolunghe costituite da due spezzoni di alluminio tubolare di lunghezza adeguata e dello stesso diametro del manico.
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LoginInfiliamo le due prolunghe negli appositi fori da cui abbiamo estratto il manico ed uniamole al manico del carrellino con due pezzi di manico di scopa (in legno) adeguatamente assottigliati con raspa e carta vetrata, se necessario.
Le due nuove ruote, avendo un diametro maggiore di quelle originali, hanno fatto inclinare il carrellino in avanti: questo è un bene perché il carrellino sarà più stabile nella sua posizione di riposo.
Però anche il manico resta inclinato un po’ in avanti, e questo è fastidioso: per rimetterlo dritto curviamo leggermente e con delicatezza le due prolunghe all’indietro, fino a quando il manico non diventa perpendicolare al suolo. Facciamo questa operazione usando una curvatubi, se l’abbiamo
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Loginaltrimenti infiliamo un pezzo di tondino di ferro un po’ grosso nelle prolunghe e pieghiamole leggermente all’indietro (
questa operazione è molto delicata e va fatta con la massima attenzione e calma: la curvatura necessaria è minima).
Dopo aver verificato la giusta altezza del manico e la giusta curvatura all’indietro, procediamo a fissare il tutto:
• fissiamo la base delle due prolunghe alla struttura portante con viti autofilettanti oppure con bulloncini passanti
• fissiamo i due spezzoni di legno alle prolunghe con bulloncini passanti
• fissiamo il manico ai due spezzoni di legno mediante bulloni con la testa a farfalla e dadi a farfalla, in quanto il manico deve poter essere infilato e sfilato a piacimento per favorire il trasporto del carrellino nel bagagliaio dell’auto
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Login5. Rinforzo della struttura portanteAdesso rinforziamo la struttura portante del carrellino con delle assicelle di robusto legno dello spessore di 1 cm. Con questo rinforzo la struttura diventa stabile e robustissima. Per il momento limitiamoci ad incollare le assicelle alla struttura senza imbullonarle
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LoginQuesto rinforzo funzionerà anche da base per appoggiarvi un contenitore di grandi dimensioni (p.e. della PLANO), che essendo però più largo del ripiano sarebbe instabile. Per renderlo stabile, incolliamo ed imbulloniamo altre due assicelle di legno in posizione trasversale alle altre, come in figura
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LoginAvendo una base di appoggio più ampia, il contenitore ora è stabile
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LoginPer renderlo ancora più stabile durante il trasporto, lo ancoreremo con un bulloncino con testa a farfalla e dado a farfalla su una traversa di alluminio quadrato che metteremo sul manico del carrellino, proprio dietro il contenitore. Il bulloncino con dado a farfalla ci consentirà di mettere e togliere il contenitore a nostro piacimento.
6. Costruzione delle traversine di sostegno per la serbidora ed il PLANOAdesso inseriamo trasversalmente al manico del carrellino due traversine di alluminio quadrato
• quella superiore serve per sorreggere la serbidora
• quella inferiore serve per bloccare il PLANO
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LoginLe estremità delle traversine vanno lavorate con una lima tonda per formare l’invito semicircolare che serve per incastrarle nel manico. Le traversine vanno poi fissate nel manico con bulloncini passanti.
Pratichiamo poi al centro delle traversine dei fori:
• nella traversina della serbidora vanno praticati 2 fori: uno dall’alto verso il basso ed uno frontale: il foro frontale serve per mettere la serbidora a riposo durante il trasporto
• nella traversina del PLANO pratichiamo un solo foro frontale
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LoginImbulloniamo le traversine al manico del carrellino
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LoginDopo aver posizionato esattamente al centro del ripiano di appoggio il PLANO, pratichiamo un foro nel lato posteriore del Plano che coincida esattamente con il foro della sua traversina: infiliamo quindi il bullone con dado a farfalla attraverso Plano e traversina e stringendo il dado a farfalla blocchiamo il PLANO contro la traversina: il contenitore non si sposterà più dalla sua sede. Il PLANO potrà essere rimosso solo svitando il dado a farfalla.
7. Costruzione della serbidoraCostruiamo la serbidora in legno. Nella traversina di alluminio che la sorreggerà abbiamo praticato due fori:
• facendo passare il bullone con dado a farfalla nel foro dall’alto in basso, la serbidora sarà in servizio
• facendolo passare nel foro frontale la serbidora sarà a riposo per il trasporto.
Usiamo come ripiano della
serbidora una tavola robusta da cm 30 di larghezza, 20 di profondità e 1 di spessore. Tutto intorno al perimetro incolliamo ed avvitiamo due listellini in legno di cm 1 x 1 x 20 e altri due di cm 1 x 1 x 30, che formeranno un bordo rialzato sul ripiano della
serbidora.
Sui bordi laterali da cm 20 incolliamo dalla parte interna due listellini di sughero di cm 1 x 2 x 20, che serviranno per appuntare gli ami in attesa di essere escati.
Procuriamo adesso una piattina di acciaio di cm 3 x 6 con uno spessore di mm 3: ad una estremità della piastrina pratichiamo due fori ravvicinati, all’altra estremità un solo foro. Mettiamo la piattina con i due fori ravvicinati sotto il fondo della
serbidora, facendone fuoriuscire 3 cm da un lato lungo (quello da 30 cm, vedi disegno). Facciamo due fori anche sul fondo della
serbidora e facendo passare due bulloni attraverso i fori della piastrina ed i fori della
serbidora imbulloniamo la
serbidora alla piastrina, che sporgerà per l’altra metà dalla
serbidora.
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LoginSul foro della piastrina che sporge faremo passare il bullone a farfalla con dado a farfalla, che passerà anche attraverso il foro superiore della traversina sul manico. Stringendo il dado a farfalla, la
serbidora si troverà in posizione di lavoro. Spostando il bullone con dado a farfalla dal foro superiore della traversa a quello frontale, la
serbidora verrà bloccata a riposo per il trasporto.
Nota: chiaramente la
serbidora va montata dal lato posteriore del carrellino.
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Login8. Costruzione della cassetta porta piombiOra costruiamo una cassetta di legno che posizioneremo tra le due pareti della struttura portante del carrellino. Questa cassetta ci consentirà di portarci dietro una buona scorta di piombi di varie forme e grammature, liberandoci una volta per tutte dell’incubo del loro peso e di doverci accontentare di una scorta molto limitata di piombi: finalmente possiamo disporre di tutti i piombi che vogliamo. Inoltre, essendo la cassetta dei piombi posizionata nella parte bassa del carrellino, contribuirà a renderlo molto stabile e ad evitare qualsiasi possibilità di capottamento accidentale. Naturalmente i piombi andranno messi dentro delle scatole per evitare che vengano sballottati da una parte all’altra della cassetta.
Avendo la struttura portante una forma particolare, con la parte posteriore dritta e quella anteriore svasata verso l’alto (l’immagine sotto è la sua visione di profilo), dovremo sagomare la cassetta esattamente con la stessa forma della struttura.
La parete posteriore della cassetta servirà poi per poterci attaccare una cassettiera in plastica a 16 cassettini in cui mettere tutta la minuteria (ami, girelle, starlight, ecc. ecc.).
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LoginNella parte svasata della cassetta metteremo uno sportello incernierato e con chiavistello per poterlo aprire e chiudere a piacimento.
Una volta infilata la cassetta tra le pareti della struttura portante, la fisseremo alla stessa struttura e al ripiano di rinforzo superiore mediante viti e/o bulloncini passanti
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Login9. Preparazione della cassettiera a 16 cassettiniCompriamo da un ferramenta o da un supermercato una cassettiera di plastica a 16 cassettini porta minuterie e incolliamola ed imbulloniamola sulla parete posteriore della cassetta porta piombi.
Costruiamo poi una cassettina di legno con coperchio per riporre gli oggetti lunghi (aghi infila vermi, slamatori, forbici coltelli, ecc. ecc.). La larghezza di questa cassettina deve essere uguale alla larghezza della cassettiera. Questa cassettina la incolleremo e la imbulloneremo subito al di sopra della cassettiera. La chiusura la facciamo con velcro autoadesivo.
Costruiamo adesso uno sportello per la cassettiera con un foglio di compensato (per evitare la fuoriuscita dei cassettini) ed attacchiamo su questo sportello cerniere e chiavistelli come da figura
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Login10. Preparazione dei bicchieri reggi canneCreiamo adesso i bicchieri reggi canne, che ci consentiranno di sorreggere due canne quando dobbiamo fare operazioni su di esse (escarle, cambiare bracciolo o altro). A beach ledgering con mare calmo possiamo addirittura usare il carrellino al posto del treppiede per tenere le canne in pesca.
Da un tubo di PVC arancione (il più robusto) ritagliamo due spezzoni che costituiranno i bicchieri in cui infilare i pedoni delle canne. Il diametro del tubo (40 mm o 50 mm) dipenderà dal diametro del pedone delle nostre canne.
Ritagliamo e foriamo due bicchieri come da figura
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LoginImbulloniamo i bicchieri al manico del carrellino come da figura. Il bulloncino lungo servirà anche da base di appoggio al pedone delle canne
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LoginFINITO!
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LoginCarichiamo il carrellino per il trasporto
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LoginNon sei autorizzato a visualizzare i link.
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LoginSe ci teniamo all'estetica, stucchiamo tutte le giunzioni delle cassette in legno e verniciamole.
Nella parte superiore del manico possiamo avvolgere a spirale una striscia di pelle morbida per favorire la presa.
Se mettiamo dei ganci in locazioni opportune, possiamo appendere zainetti in cui riporre gli stracci, l'esca e quant'altro ci pare.
Possiamo rivestire il bordo dei bicchieri con pelle morbida per evitare che gli stessi lascino un segno sui pedoni.