Dopo una serie di cappotti o meglio, catture ridicole, fatte al porto di Iraklio, causa forte vento incessante da quasi tre settimane (5-6 BF Nord-Nord Ovest), decidiamo di approfittare della prima serata di scaduta per provare ad insidiare alla foce qualche bel serra. Andiamo con l'attrezzatura pesante dedicata proprio al desaparecido pesce serra. La spiaggia oramai è oramai priva di turisti, resta solo qualche coppia, ma in mare non c'è nessuno, fortunatamente, e decidiamo di iniziare. Inizio con un max rap testa rossa, poi cambio e metto il daiwa hardcore minnow floating ma nisba. L'onda è quella buona, mi dico, magari fossimo in inverno. Ma siamo d'estate e l'obiettivo sono i serra. Monto il Bassday Log Surf, comprato da poco, colore notturno fantastico, quasi fluo, e al terzo lancio sbaaaaaam, partenza a razzo e non ho il tempo di capacitarmi che stavo battezzando sia la nuova canna che il nuovo mulo che accendo la head lamp e inizia il combattimento. La frizione dello stradic canta, rimbobante nel vento di scaduta, il trecciato sugli anelli mi ricorda i bei tempi, il suono adrenalinico della battaglia, mi fa una prima fuga stordente, laterale, verso il fiume, quasi inarrestabile. Premetto che fino allo spiaggiamento ero convinto che fosse un serra, perché spigole così grosse, d'estate, da queste parti sono una chimera. Decido di chiudere 2-3 volte la frizione, progressivamente (lo faccio appunto perché non mi passa neanche per la testa che possa essere una spigola) basandomi sulla certezza di avere una canna potente, fast, dalla riserva sorprendente. Vedo che la canna risponde alla grande, distribuisce la potenza, la vetta asseconda le testate, le dirige, riesco finalmente a pompare dopo aver stretto la frizione, voglio impedirgli di raggiungere il letto del fiume dove nel frattempo stava pescando, immerso fino al costume, quel pazzo di Nek, che si precipita, riavvolge, posa la canna, accende la sua lampada potente e mi dà una mano. La mia paura è che raggiunto il letto del fiume, bassissimo e ciottoloso, pieno di alghe, possa slamarsi, così decido di forzarla ancora. Tutto questo dura circa 2-3 minuti, quando d'improvviso sento che la preda è stanca. Mi meraviglio che un serra sia così arrendevole, dopo la sfuriata iniziale, quando comincio a spiaggiarla mi rendo conto, ci rendiamo conto che è una spigola di taglia, inimmaginabile a luglio, e con l'aiuto dell'onda, non senza difficoltà, la spiggiamo col boga. Quando è a riva, ecco la sorpresa: si era allamata con l'ancoretta di coda alla pancia, ecco il perché di quella furia e di quello strano scatto verso destra, disperato tentativo di salvezza. Una coppia di turisti si avvicina: big sea bass, spieghiamo, e la prima fotografia della preda è tutta loro.Questa volta ho vinto io e mi godo la bellissima avversaria-compagna, maestosa nella sua inuisitata livrea estiva. Alla prossima.
Tecnica: Spinning
Iraklio, Paradiso, 11/07/2013 ore 21,30 circa
Mare in scaduta
Acme di alta marea ore 16 circa
Canna: Sakura Shinjin Long Range 15-50
Mulinello: Stradic 5000 FJ
Treccia: PP 0,23, Fluorocarbon Seaguar 0,40 - girella+split
Nodo di giunzione FJ+Palomar
artificiale: Bassday Log Surf 144F Bianco-Giallo fluo
Preda: Spigola 3,6 kili
Note: agganciata alla pancia, mai vista una spigola tirare così, come un treno. Pensavo fosse un serrone.