1. Per fugare qualsiasi ombra di dubbio su come la penso sul CENSIMENTO, dichiaro una volta per tutte che, personalmente, non sono ne favorevole ne contrario ad un censimento sui pescatori sportivi e ricreativi.
Non sono favorevole perché, paragonando l'attuale stato di salute del settore pesca ad un malato di cuore con gravi problemi di sopravvivenza, il dottore si preoccupa di curare questo moribondo per leggeri problemi di diarrea PRIMA di dedicare ogni massimo sforzo a curare il gravissimo problema del cuore: certamente potrà un domani dire che è riuscito a guarire il malata dalla diarrea, peccato che nel frattempo il malato sia morto di infarto.
Non sono contrario perché è inutile essere contrari ad un decreto legge: è così e basta, e come tale bisogna accettarlo. Anzi, suggerisco caldamente di aderire perché in caso di negligenza si è passibili di sanzioni amministrative (multe e, forse, il sequestro dell'attrezzatura).
Sulla LICENZA DI PESCA la penso allo stesso modo che per il Censimento, stavolta però con l'aggravante che, mentre il Censimento è gratuito, la licenza di pesca comporterà il pagamento di una tassa (tutte le licenze di pesca attualmente vigenti vengono rilasciate dietro il pagamento di una tassa). Pur essendo contrario ad un ennesimo esborso di denaro che, verosimilmente, non porterà alcun beneficio tangibile (salvo che la cifra non raggiunga quote elevate), tuttavia mi dovrò rassegnare al suo pagamento se vorrò continuare ad esercitare la pesca ricreativa. Oppure ci dovrò rinunciare se le mie condizioni finanziarie di disoccupato, cassaintegrato, precario, pensionato, disagiato, contratto cococo, partime e quant'altro non mi consentiranno di pagare la tassa.
2. Un documento ufficiale rilasciato dallo Stato, quale è il documento postato da Vittorio, non credo che debba essere interpretato secondo quello che più ci fa comodo, ma va valutato per quello che esprime. E siccome è espresso in lingua italiana, la lingua ufficiale dello Stato italiano, ogni singolo termine esprime un concetto ben preciso, ancorchè espresso in termini 'burocratici', spesso difficili da capire per il cittadino comune (per cui è nato il detto popolare che "La legge non ammette ignoranza" e che gli avvocati si fanno un sacco di quattrini con le consulenze). Pertanto un documento statale non può essere interpretato ne tantomeno frainteso. Se poi ci fa comodo il contrario e vogliamo divulgare la nostra personale interpretazione, ce ne dobbiamo anche assumere la responsabilità.
3. Non bisogna confondore un LOGO con un Documento ufficiale. Questo è un logo:
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E questo è il documento ufficiale, cioè il documento che dovrò esibire dietro richiesta delle autorità competenti (naturalmente ho cancellato i miei dati anagrafici):
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Registati o effettua
LoginQuello che mi verrà richiesto, quindi, sarà il documento e non il logo.
Il fatto che la dicitura del logo riporti la scritta "Pesca sportiva permesso gratuito" è addirittura ingannevole:
- per prima cosa è stato inserito nel sito del censimento molto tempo dopo che le adesioni fossero incominciate, e questo è già un atto di malafede e rappresenta una pubblicità ingannevole
- è una pubblicità ingannevole perché nel documento di adesione al censimento non è riportato neanche in un minimissimo spazio che tale documento rappresenti anche un permesso di pesca sportiva gratuita
- il fatto che tale dicitura appaia solo nel logo (che il Ministero può cambiare a suo piacimento, magari a seconda delle preferenze del tecnico addetto al sito) e non anche nel documento ufficiale, non comporta nel modo più assoluto che già da domani, volendo, il Ministero istituisca un nuovo documento ufficiale che riporti tale scritta, oppure che istituisca un Permesso di pesca a pagamento, oppure una Licenza di pesca a pagamento.
In nessun documento ufficiale dello Stato ho letto che per tre anni non si parlerà di Licenza di pesca a pagamento (chi sostiene a spada tratta questa affermazione dovrebbe comprovarlo con una documentazione ufficiale che dovrebbe anche pubblicare nel topic).
L'unica durata gratuita di tre anni l'ho letta solo nel documento ufficiale che riguarda il censimento: ma la durata gratuita si riferisce solo all'adesione al censimento, e non ad un permesso di pesca, di cui nel documento non si fa alcun cenno.
4. Il fatto che i commercianti di categoria abbiano espresso le loro preoccupazioni per mancati introiti e per la perdita del lavoro di tantissimi addetti se fosse introdotta la licenza, lascia anch'esso il tempo che trova, in quanto già centinaia di migliaia di lavoratori hanno perso il loro posto di lavoro (ed ancora ne perderanno in futuro) per le sciagurate scelte fatte dal governo. I tabaccai hanno sempre protestato per l'aumento del costo delle sigarette (e la gente continua a fumare), i benzinai hanno sempre protestato per l'aumento del costo della benzina (e la gente non ha minimamente smesso di usare l'automobile), e potrei continuare così per altre centinaia di esempi. Chi ci rimetterà, purtroppo, saranno sempre le categorie più deboli, nel nostro caso specifico pensionati, disoccupati, cassaintegrati e così via: sono questi che hanno dovuto rinunciare a fumare (e magari questo è un bene...), che hanno dovuto svendere l'automobile, che dovranno svendere parte dell'attrezzatura da pesca, che dovranno forse rinunciare alla stessa pesca.
5. Tutto quanto ho detto l'ho fatto esclusivamente per dovere di chiarezza e per esporre le cose come
realmente sono, non come
vorremmo che fossero, poi naturalmente ognuno è libero di aderire al censimento, di non aderire, di essere favorevole alla licenza di pesca, di non essere favorevole, visto che siamo in un paese democratico e che questo topic è intitolato proprio "Licenza di pesca in mare: Sondaggio", dove si presume che ognuno possa esprimere il proprio parere liberamente, senza sentirsi alitare sul collo forzature psicologiche di alcun genere, ne da parte di chi è favorevole ne da parte di chi è contrario.
6. Infine, se mi è concesso, vorrei esprimere il mio parere su ciò che stiamo facendo, e cioè che quello che esprimiamo in
questo topic rappresenta solamente un dibattito tra di noi che non influenzerà minimamente le decisioni che le autorità competenti vorranno prendere, ed aggiungo che la stragrande maggioranza delle decisioni prese dal governo non possono essere fatte decadere neanche da un referendum, giacché i referendum possono essere indetti solo per determinati argomenti (p.e., non si possono indire referendum per abrogare una tassa).
Concludo dicendo che, anche se si è contrari al Censimento, conviene comunque partecipare per non incorrere in sanzioni. Più complicata è invece la decisione sulla Licenza di pesca a pagamento: se viene introdotta e si vuole continuare a pescare, bisognerà farla. Se non si hanno quattrini, bisognerà rinunciare alla pesca, perché in questo caso le sanzioni saranno di gran lunga più salate.