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Discussioni - ^ALFIO^

#2
MERCATINO DEL PESCATORE / Geonav 4 gipsy
Luglio 11, 2017, 21:35:11
Vendo per inutilizzo usato pochissimo pari a nuovo  (per interessato rivolgersi a questo numero 3387074538 ) euro 300 trattabili !

Descrizione Prodotto
GEONAV 4 GIPSY ovvero libertà di movimento.

Con meno di 300 grammi di peso e un´autonomia di 9 ore, è lo strumento ideale per chi desidera portare sempre con sé il proprio plotter GPS senza rinunciare a uno schermo ampio e luminoso.

In mare aperto così come in alta montagna ci si può avvalere delle uniche funzioni di GEONAV 4 GIPSY e della cartografia Navionics Land & Sea. Versatile e potente, è dotato di un display LCD TFT transflettivo 3,5" retroilluminato, che garantisce prestazioni grafiche eccezionali in qualsiasi condizione di luce.

La tecnologia e le innovazioni dei chartplotter Geonav unita alle prestazioni della cartografia Navionics Land & Sea fanno di GEONAV 4 GIPSY un utile strumento in grado di fornire tutte le informazioni e il supporto necessario, in mare e sulla terraferma, in barca o in moto, in bicicletta o a piedi.


DISPLAY
Risoluzione: pixel 240 x 320
Schermo LCD TFT transflettivo 3,5" a colori, visibile in pieno sole e retroilluminato

CARATTERISTICHE TECNICHE
Antenna GPS incorporata a 12 canali paralleli WAAS-EGNOS
Carta generale del mondo incorporata
Cartografia: Navionics Land & Sea, Navionics Platinum, Navionics Land&Sea Platinum
Connessione NMEA (IN) (solo per ricezione antenna esterna)
Dimensioni: mm 164x85x34
Impermeabile / Stagno IPX 7
Installazione su staffa
Portatile

PRINCIPALI FUNZIONI
Allarme Ancora Visivo e Sonoro
Autozoom?
Easy view
Finestra ?posizione nave?
Finestra ?run way? (XTD)
Gestione correnti e maree presenti in cartografia
GO TO al porto, al marker, al servizio
Overzoom
Power saving mode
Rotazione della carta
Screen Amplifier?

MEMORIA
Markers, Rotte, Waypoints illimitati, memorizzabili su CompactFlash?

ALIMENTAZIONE
Alimentazione: 12÷24 V
Batteria al litio incorporata
Carica batteria incorporato
Consumo: 4 W
Protezione contro sovratensione e inversione di polarità
Autonomia 8-12 ore
Circuito di protezione contro surriscaldamento

DOTAZIONI STANDARD
Adattatore 220 V
Auricolare
Cavo di alimentazione con presa accendisigari
Culla
Custodia
Manuale d´uso e d´installazione
Staffa per imbarcazione

SINGOLI ACCESSORI
Antenna GPS esterna per auto

GARANZIA 2 ANNI


Disponibile in 4 pacchetti:
1) Solo strumento
2) Strumento + cartografia Land & Sea Gold- nautica e stradale bidimensionale - Italia (11)
3) Strumento + cartografia Discovery - sci e trekking - Nord Italia e arco alpino (DS001)
4) Strumento + con cartografia cartografia XL9 Gold Mediterraneo

Selezionare lo strumento desiderato nel menù a tendina.
Il prezzo si aggiorna automaticamente

» Scheda compatibilità strumento con cartografia Navionics
#5

(Guarda trailer in italiano)


Le creature più rumorose del mare non sono le balene, ma gli esseri umani.
Navi e imbarcazioni,test militari ed esplorazioni dei fondali distruggono ogni forma di vita negli oceani.
Questo docufilm mostra le conseguenze drammatiche dell'inquinamento acustico, che comporta gravi effetti per le balene e ne conduce molte alla deriva.



Sonic Sea mette in risalto questo pericolo invisibile e illustra la storia dell'ex ufficiale della marina statunitense Ken Balcomb, che si batte contro l'inquinamento acustico negli oceani da anni.





(Guarda film completo in inglese, oppure in italiano su (Ski, su Discovery CH)


(La cavitazione.)

La cavitazione è un fenomeno consistente nella formazione di zone di vapore all'interno di un fluido che poi implodono producendo un rumore caratteristico, disturbando e a volte disorientando l'ecosistema marino.
Ciò avviene a causa dell'abbassamento locale di pressione, la quale raggiunge la tensione di vapore del liquido, il quale subisce così un cambiamento di fase a gas, formando bolle (cavità) contenenti vapore.
La dinamica del processo è simile a quella dell'ebollizione. La principale differenza tra cavitazione ed ebollizione è che nell'ebollizione, a causa dell'aumento di temperatura, la tensione di vapore sale fino a superare la pressione del liquido, creando quindi una bolla meccanicamente stabile, perché piena di vapore alla stessa pressione del liquido circostante: nella cavitazione invece è la pressione del liquido a scendere improvvisamente, mentre la temperatura e la tensione di vapore restano costanti. Per questo motivo la "bolla" da cavitazione resiste solo finché non esce dalla zona di bassa pressione idrostatica: appena ritorna in una zona del fluido in quiete, la pressione di vapore non è sufficiente a contrastare la pressione idrostatica e la bolla da cavitazione implode immediatamente.
Il fenomeno può avvenire sulle eliche delle navi, nelle pompe, nelle turbine idrauliche.



Il mare rappresenta ancora oggi un'importante via di comunicazione per il commercio internazionale.
Le Nazioni Unite stimano che l'ottanta per cento delle merci prodotte nel mondo transiti via mare prima di raggiungere i consumatori ai quali è destinata.

(L'immagine sotto rappresenta le innumerevoli rotte commerciali e vari test che vengono effettuati giornalmente nel mondo.)

Il maggior apporto di rumore nell'ambiente acquatico è di origine antropica: navi merci sempre più grandi e rumorose, uso di sonar a medie frequenze durante le attività militari, ed infine test sismici utilizzati per la ricerca di nuovi giacimenti petroliferi e di gas condotta in mare, i quali si basano sull'utilizzo di suoni ad alta intensità, per esaminare gli strati di roccia sottomarina alla ricerca di depositi di petrolio fossile.


la US Navy prevede di aumentare il numero delle morti conducendo test sottomarini con armi esplosive e dispositivi sonar. Le prove saranno e sono in atto gia' negli oceani Atlantico e Pacifico, compreso il Golfo del Messico. Questi eventi sono impostati per iniziare dal 2014 fino al 2019.

#6
Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp

Il Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp è un realistico jerkbait, dal duro corpo, con affondamento lento che dispone di un brevetto internazionale Fine Prism 3D. La pellicola olografica riflette la luce rendendo la Shrimp Crystal 3D naturale. Altri dettagli realistici che fanno di questo richiamo irresistibile per i pesci sono le zampette di gomma sottili e l' ancoretta piumata che agisce come una coda di gambero reale.

Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp ha una super azione a stretto movimento e può essere catturante sia con un movimento veloce o lenti guizzanti. Cast, recupero, twitch, se si mette in pausa dopo ogni jercata, il gambero lentamente affonda, inducendo pause sulla caduta.

Il Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp è disponibile in 7 finiture, tra cui ultravioletti e modelli a incandescenza, per qualsiasi condizione di acqua. Il Gambero 3D è efficace in acqua dolce e acqua salata ed è disponibile in due formati: 2-3/4in, 1/4oz e 3-1/2in, 7/16oz.
#7
LAMEZIA TERME Prende piede l'ipotesi di realizzare un porto turistico a Lamezia Terme. Un gruppo privato, la "Porto Lamezia S.r.l.", ha infatti presentato un progetto ai sensi della Legge Burlando. Al tal proposito nei giorni scorsi – si apprende da una nota – si è tenuto un incontro operativo tra il Comune e la Regione Calabria, negli uffici della direzione generale del dipartimento Urbanistica, presente il direttore generale e il dirigente di settore competente, con i quali sono stati definiti e concordati i successivi passaggi procedurali. Un altro incontro si è svolto anche negli uffici comunali tra i rappresentanti e i progettisti della "Societa' Porto s.r.l" e il progettista del Piano strutturale comunale Giovanni Crocioni, presenti l'amministrazione comunale e i vertici di Asicat (Consorzio di sviluppo industriale) e Lamezia Europa, essendo prevista l'ubicazione dell'infrastruttura portuale proprio nella zona di mare prospiciente l'area industriale. Nei prossimi giorni, ad esito delle formali concertazioni, si procederà all'attivazione dei successivi stadi di attività per come espressamente previsto dalla Legge Burlando. Il Comune di Lamezia ha inserito il porto nell'Accordo di programma quadro "Patto per lo Sviluppo" come progetto di finanza privato e anche nel documento preliminare del Piano strutturale comunale. La stessa Regione Calabria ha inserito il Porto di Lamezia Terme nel Piano della portualità regionale approvato di recente.

Fonte : Corriere Della Calabria.
http://www.corrieredellacalabria.it/stories/economia/3001_presentato_il_progetto_di_un_porto_turistico_a_lamezia/
#9
TRAINA / (Traina Dentice) Catture.
Dicembre 13, 2011, 10:28:21
Citazione di: Jigger89 il Ottobre 13, 2010, 00:10:50
Iniziamo questo topic con:

Dentice di quasi 7 Lbs preso a traina col vivo a metà settembre 2010
ecsa: Calamaro
Tecnica: Traina di fondo col piombo guardiano
Finale: 45 lbs Fc 100


[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/immagine270.jpg/]




Citazione di: Jigger89 il Gennaio 07, 2011, 20:13:23
Cari amici è da tempo che non scrivo sul forum, sia per un periodo un pò privo di catture sia per un lutto improvviso che ha colpito la mia famiglia.
Oggi finalmente dopo tanto tempo un carissimo amico mi invita a traina di fondo, si esce verso le 12 per andare a fare i calamari a tataki. Lo spot prescelto è sui 45 mt, fondale roccioso alternato a macchie di poseidonia, essendo l'acqua molto limpida decido di optare per una montatura con esche molto piccole e trasparenti col mitico testa rosse siliconato della yamashita, neanche il tempo di calare e nel giro di un'oretta facciamo 4 calamari, 1 da innesco e gli altri da passatempo  , non raggiungevani neanche i 200 gr. ( canna utilizzata Yamarappi Kita Karei 200gr e come mulinello Ryobi vertigo 5500 imbobinato con 270 mt di spiderwire 0.17 ).

Ci dirigiamo subito verso una scoglio molto piccolo ma con una ricca popolazione di pesci, e dopo circa una quarantina di minuti che eravamo in pesca sento una forte testata sulla canna... e inizia il combattimento :D
Il pesce inizia a dare subito delle testate da paura e sfrizionate da 6/7 mt, tant'è che credevamo fosse una riccioletta su una decina di Kg, ma appena alzato dal fondo continua a dare un sacco di testate e violente sfrizionate... mmm Questo è un denticione.
Chiedo gentilmente al mio compare di allacciarmi la cintura alla vita e dopo qualche minuto issiamo a bordo questo splendido dentice che al peso risulterà quasi 15lbs.
Buon 2011 a tutti amici sperando che continui così ;)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/img0567bh.jpg/]

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/img0569i.jpg/]

#11
A MANFREDONIA

Salvate 4 tartarughe marine a rischio. Erano impigliate nelle reti da pesca

Nello stomaco trovate buste di plastica, tappi e ami. Le testuggini affidate ai veterinari di Legambiente

FOGGIA - I carabinieri della Motovedetta CC 817 «Costantini» di Manfredonia, hanno coadiuvato alcuni pescatori della flotta peschereccia sipontina nelle operazioni di recupero e salvataggio di 4 esemplari di tartarughe marine della specie «Caretta-Caretta», rinvenuti in evidente stato di difficoltà nelle acque antistanti il golfo. Gli animali avevano varie ferite che, verosimilmente, si erano procurate impigliandosi in reti da pesca o altri relitti galleggianti.

LO STATO DELLE TARTARUGHE - Le testuggini presentavano lesioni anche all'apparato digerente dovute, con elevata probabilità, all'ingestione di ami e materiale vario presente nelle acque marine tant'è che negli stomaci di alcuni esemplari sono stati trovati oggetti tra i più disparati: da buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi ed oggetti in plastica di varia forma e natura. La specie è minacciata dall'inquinamento marino, dalla riduzione degli habitat di nidificazione e dagli incidenti generati dalla presenza di reti a strascico e da altri sistemi di pesca.

IL SALVATAGGIO - La sensibilità dimostrata, in questa come in altre occasioni, dai rappresentanti della marineria sipontina rappresenta la giusta mentalità che deve distinguere la gente di mare nella tutela e salvaguardia dell'ecosistema marino. In questo ambito i carabinieri delle unità navali operano quotidianamente con servizi di polizia finalizzati al controllo del rispetto delle leggi della navigazione e della sicurezza in mare, con particolare riguardo anche al delicato settore della difesa della fauna e della flora marine, garantito da leggi nazionali e non solo. Le 4 tartarughe tratte in salvo, oramai fuori pericolo di vita, sono state affidate a medici veterinari di Legambiente Manfredonia, i quali, una volta guarite, le rimetteranno in libertà.

Luca Pernice
18 ottobre 2011

Fonte : IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/18-ottobre-2011/salvate-4-tartarughe-marine-rischioerano-impigliate-reti-pesca--1901858874314.shtml
#12
13:22 05 OTT 2011

(AGI) - Reggio Calabria, 5 ott. - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha emanato un decreto dirigenziale che prevede il divieto di cattura, detenzione a bordo, trasbordo e sbarco di esemplari del pesce spada dal 1* ottobre e fino al 30 novembre. Lo rende noto la direzione marittima della Guardia Costiera di Reggio Calabria. "Il provvedimento - si comunica - e' stato adottato in osservanza alle disposizioni comunitarie al fine di dare attuazione alla Raccomandazione della Commissione Internazionale per la conservazione dei tonni (ICCAT) che prevede il divieto assoluto della pesca in esame nel Mediterraneo, nel bimestre ottobre/novembre di ogni anno".

AGI News On : http://www.agi.it/food/notizie/201110051322-eco-rt10124-pesca_fino_al_30_novembre_stop_a_cattura_pesce_spada_in_calabria
#13

Rimini > Va a pesca...dal balcone di casa. Scoperto a Bellaria

Un abitante ha calato un bilancione in mezzo alle barchette ormeggiate in riva al fiume
Bellaria (Rimini), 10 ottobre 2011 - Ha pensato bene, per aggirare le norme sulla pesca, di gettare l'amo dal balcone di casa. Lo riporta l'agenzia di stampa Geapress. E' successo a Bellaria, dove un abitante lungo il fiume ha calato un bilancione direttamente da casa sua, in mezzo alle barchette ormeggiate proprio in quel tratto classificato come di categoria A. Lì dovrebbero esserci specie eurialine, ovvero in grado di sopportare variazioni di salinità. Si tratta di pesci, ad esempio, che vivono lungo gli ambienti terminali dei fiumi.

Tutto sequestrato, bilancione ed altri arnesi, grazie all'intervento delle Guardie volontarie dell'ANPANA che, sempre nella stessa giornata di ieri, oltre ad un servizio antibracconaggio congiunto con le Guardie del WWF, hanno nuovamente operato ai danni di pescatori di frodo di acqua dolce. Questa volta nel lago Mariotti, a Rimini.

Si tratta di un piccolo specchio d'acqua inserito in un parco urbano cittadino, tra il palacongressi e casette in file ordinate. Acque di tipo B, ovvero di tipo lacustre, in genere abitate da carpe e altri pesci tipici di quel tipo di ambiente. Anche lì, si pescava.

Il Resto del Carlino :  http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2011/10/10/597528-pesca.shtml
#14
2° Salone dell'attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva e amatoriale e delle produzioni ittiche nazionali.

Presso CarraraFiere dal 25 al 27 novembre


Dal 25 al 27 novembre a CarraraFiere la seconda edizione del salone che promuove attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva, amatoriale e le produzioni ittiche nazionali presenterà un panorama completo di prodotti con approfondimenti sul panorama legislativo regionale e nazionale. In programma eventi sportivi e convegni. Carrara, modello di innovazione nel mercato ittico guarda alla pesca sportiva dopo avere ospitato i campionati del mondo.

Gli addetti ai lavori (pescatori professionisti, tecnici, esperti di settore) ma anche gli appassionati della pesca sportiva hanno già messo in evidenza le date di Mondo Pesca, edizione 2011 che si terrà a CarraraFiere dal 25 al 27 novembre . Saranno visite di aggiornamento tecnico per i moltissimi addetti ai lavori ma anche opportunità per conoscere prodotti, servizi, strumentazioni tecniche oltre ai nuovi scenari che si aprono con i cambiamenti nel panorama legislativo.
"Siamo soddisfatti per le adesioni alla seconda edizione di un salone che abbiamo immediatamente considerato come una grande opportunità per CarraraFiere - dice il direttore Paris Mazzanti - ed abbiamo immediatamente pianificato un raddoppio degli spazi espositivi viste le richieste di molti operatori che hanno apprezzato il nostro sforzo. Sarà un Salone all'insegna delle novità tecniche ma anche del numero delle presenze espositive oltre che per i contenuti professionali che, grazie alla collaborazione delle Associazioni di categoria, proporremo convegni e momenti di riflessione comune".
Superati di slancio i novanta espositori su seimila metri quadrati ospitati nel 2010, Mondo Pesca presenterà un panorama completo di tutto ciò che serve per pescare a sportivi e dilettanti con un'attenzione particolare per il mondo della pesca professionale, per la quale si preannunciano cambiamenti importanti soprattutto nel panorama legislativo, nei prossimi mesi, mentre gli operatori devono fronteggiare gli effetti della crisi e dei costi sempre più elevati soprattutto per l'aumento del carburante.
"La redazione dei piani di gestione, in attuazione del regolamento del Mediterraneo - anticipa Massimo Guerrieri, presidente di CESIT, il consorzio unico delle associazioni della pesca, sostenuto nel lavoro organizzativo da Roberto Manai e Niclo Vitelli - sarà una tappa fondamentale perché prevede l'adesione dei pescatori nella definizione delle regole che sovrintenderanno allo sfruttamento delle aree. La Regione Toscana, con la quale le nostre Associazioni hanno collaborato attivamente, sta lavorando proprio alla redazione dei bandi e presto avremo, almeno in Toscana, un panorama legislativo chiaro e condiviso. Tutto questo ci consentirà di investire per fronteggiare un panorama economico difficile che vede la pesca professionale penalizzata da costi crescenti come nell'acquisto del gasolio. Dobbiamo trovare nuovi modi per utilizzare il pescato con la prima trasformazione, la creazione di mercatini del pesce. Sotto questo aspetto l'attività svolta a Carrara rappresenta un modello da imitare su scala regionale e nazionale".
Nell'ambito del salone grande spazio sarà riservato alla pesca sportiva che, attraverso la FIPSAS di Massa Carrara, oltre ad ospitare l'assemblea straordinaria del Club Italiano pescatori a Mosca, svolgerà lezioni ed organizzerà gare nel contesto di un programma promozionale avviato con il coinvolgimento delle scuole. Un progetto che punta a favorire la conoscenza del mondo della pesca e della fauna ittica dei corsi d'acqua del territorio e del Tirreno con mostre fotografiche che presenteranno anche lavori realizzati dai ragazzi. L'obiettivo dunque non è solo quello di consolidare il successo della prima edizione ma anche di valorizzare un'attività professionale importante e una pratica sportiva che conta milioni di appassionati.
Fra le iniziative annunciate le postazioni di pesca virtuale, con l'ausilio di videogame di pesca WIFI e Playstation e  con i simulatori di pesca reali. Per "L'angolo dell'esperto" hanno già aderito testimonial e gli esperti più accreditati per ogni tecnica di pesca. Si terranno poi scuole di pesca, incontri e gare sul litorale.
Non mancherà il settore gastronomico con stand dove si potranno gustare piatti sia di pesce fresco e trasformato con specialità tipiche preparate dagli stessi pescatori.
Mondo Pesca è organizzata da CarraraFiere con il contributo dalla Regione Toscana, Toscana Promozione e Unioncamere Toscana, con la collaborazione delle principali associazioni di categoria Uniprom e delle sue consorziate - Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Agci Agrital, API - Ce.S.I.T, Fipsas, con il patrocinio di Provincia di Massa Carrara, Comuni di Carrara e Massa, Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, Arci Pesca e Cassa di Risparmio di Carrara sponsor bancario unico. (www.mondopescaexpo.it )
#15
Ennesimo richiamo dell'Ue all'Italia: provvedimenti o multe pesanti

Pesca nel Mediterraneo, c'è chi punta all'estinzione

Overfishing e reti illegali: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale. E i tonni diventano una miniera d'oro»

MILANO – Pesca incontrollata, regole non rispettate, riscaldamento globale e specie in estinzione. Il Mediterraneo soffre. E con esso gli abitanti dei Paesi che vi si affacciano. Nonostante la Commissione europea vigili ed emetta leggi e regolamenti. Con l'Italia appena finita per l'ennesima volta sul banco degli imputati con l'accusa di overfishing.

LE RETI DA POSTA DERIVANTI - A fine settembre la Commissione europea ha deciso l'invio di una lettera all'Italia in cui le chiede di conformarsi alla vecchia sentenza della corte Ue sull'uso illegale delle reti da posta derivanti (tra cui quelle usate per il pesce spada) nel Mediterraneo. La Corte di giustizia dell'Ue, insieme al commissario alla Pesca Maria Damanaki, ha sottolineato come «l'Italia continui a violare il divieto relativo alle reti derivanti». E non basta. Nel documento si legge anche che «se non saranno adottati opportuni provvedimenti entro due mesi dal ricevimento della lettera, la Commissione potrà punire Roma con pesanti sanzioni». La controversia su questo tipo di reti risale al 1992 quando l'Ue ne ha vietato l'uso per una lunghezza superiore a 2,5 chilometri (in risposta a una moratoria dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1991 all'uso di grandi reti da posta derivanti) fino al divieto generale per la cattura di tonno bianco, tonno rosso e pesce spada, a prescindere dalla lunghezza delle reti. Nonostante i ripetuti richiami, i pescatori italiani continuano però a fare come vogliono e le autorità non prendono adeguati provvedimenti per far rispettare la legge. Il tutto mentre l'uso di attrezzi illegali da pesca ha un impatto devastante sull'ambiente, in quanto danneggia gli habitat e la fauna marina e mette a repentaglio la sostenibilità della pesca nel suo complesso. Con conseguenze anche economiche. L'overfishing costituisce infatti una minaccia per il reddito dei pescatori onesti, delle comunità costiere e per il futuro della pesca in generale. A denunciare queste violazioni è stata anche Oceana, organizzazione internazionale per la protezione della fauna marina, il cui direttore esecutivo Xavier Pastor ha dichiarato «Stiamo parlando di vent'anni di illegalità. Ecco perché ci auguriamo che la lettera della Commissione abbia un seguito».

GLI ALTRI NON SONO DA MENO - Sempre secondo Oceana, dopo il divieto del 2002 anche la Francia non è stata ligia. E mentre l'Italia nascondeva le reti fuori legge sotto il nome di «ferrettara» su cui il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sta investigando (l'ultimo sequestro è stato in Calabria in settembre), anche in Marocco e Turchia si continuano a utilizzare tecniche di pesca non autorizzate. E proprio per questo motivo, secondo Greenpeace, salvare il mare Mediterraneo sembra diventata un'impresa molto impegnativa. Anzi, impossibile. Per riuscirci infatti «si dovrebbero fermare le reti da pesca per almeno venti anni». Paul Watson, uno dei fondatori dell'organizzazione ambientalista, durante una conferenza a Evian ha dichiarato apertamente che il problema è da ricondurre al comportamento dei 23 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che fanno razzia di ogni specie di pesce che vive in questo prezioso ecosistema.

ECONOMIA DELL'ESTINZIONE - Parole durissime quelle del capitano Watson. Che sono state illustrate con precisione, a proposito dell'overfishing di tonno rosso. «Tutti sembrano girarsi dall'altra parte. I Paesi del nord Mediterraneo lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i tunisini". I tunisini lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i libici". E così via. Ma la verità è che c'è un interesse a portare la specie vicino all'estinzione, per una questione di soldi». È il meccanismo di domanda e offerta: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale, quindi se la popolazione ittica è ridotta al minimo chi vende i tonni è seduto su una miniera d'oro. È quella che si chiama "economia dell'estinzione"». E intorno al tonno rosso si è effettivamente scatenata una sorta di mattanza, con i giapponesi al centro di un enorme business: da qualche anno si dice infatti che la Mitsubishi Corporation stia acquistando il maggior numero di tonni rossi possibile e li stia congelando per portarli all'estinzione e poi rivenderli a un prezzo più alto. Illazioni? La presidente di Sea Shepherd France, Lamya Essemlali, ha tuonato: «Questo massacro perdurante è intollerabile, le uccisioni devono avere fine». Anche per il Wwf si tratta di contenere gli interessi economici delle multinazionali del pesce. Secondo l'organizzazione, delle 900 specie rinvenute nel Mare Nostrum, cento sono commercialmente sfruttabili e alcune di queste hanno un valore di mercato molto alto. Circa 1,5 milioni di tonnellate di pesce viene pescato ogni anno con metodi distruttivi, poco selettivi, e spesso illegali, con enorme impoverimento della biodiversità.

IL SERPENTE SI MANGIA LA CODA - Così se a soffrire per le politiche miopi e lo scarso controllo della comunità internazionale e dei singoli governi sono le popolazioni dipendenti dalla pesca nei Paesi del Terzo mondo, anche chi vive di questa attività nel Mediterraneo non se la passa tanto bene. E le previsioni non sono certo rosee. Premesso che il rispetto delle norme sulle reti sarebbe già di per sé un buon passo in avanti, i problemi del mare e della pesca sono anche altri. Secondo Marta Coll, ricercatrice del Csic all'Istituto di scienze del mare (Icm) di Barcellona, ci si mette anche il cambiamento climatico a complicare le cose. Un esercito di oltre 600 specie aliene ha infatti invaso il Mediterraneo. Più della metà proviene dal mar Rosso attraverso il canale di Suez. Tra le altre, il 22 per cento è arrivato con le navi transoceaniche, mentre una su dieci viene dagli scarichi agricoli. La Commissione europea (che ha lanciato Horizon 2020, operazione di salvataggio del Mediteranneo) denuncia infatti che l'80% delle minacce agli organismi marini proviene dalla terraferma. Più della metà dei nuclei urbani con oltre 100 mila abitanti manca di impianti per il trattamento delle acque residuali, il sessanta per cento delle quali viene scaricato direttamente in mare. La soluzione alla crisi della pesca è dunque occuparsi del problema a partire da terra?

«NON SAPPIAMO NULLA» - Bhavani Narayanaswamy, portavoce per l'Europa del progetto Census of marine life, è scettica. «Non sono sicura che questa strategia, possa riportare l'ecosistema mediterraneo alle sue condizioni precedenti». Secondo un altro ricercatore del Csic, Josep María Gasol, è necessario un ulteriore passo indietro. «La cosa più sorprendente è che abbiamo dimostrato di non sapere nulla». I nuovi dati del censimento parlano infatti di 17 mila specie presenti nel bacino del Mediterraneo, quasi il doppio rispetto alle ultime stime. «E senza dubbio – ha aggiunto Gasol – non ne conosciamo ancora almeno il 75 per cento. Il che significa che potrebbero estinguersi senza che nessuno se ne accorga». Pescatori e abitanti delle coste inclusi. Insomma, se il Mediterraneo soffre, e con esso la sua popolazione marina e terrestre, la colpa è sicuramente della pesca incontrollata. Ma non solo. Ecco perché difendere il Mare Nostrum potrebbe diventare una delle priorità dei prossimi anni solo a condizione che organizzazioni nazioni e internazionali, nonché enti scientifici e governi, si mettano a lavorare insieme mettendo da parte personalismi. E mettendosi in testa che far rispettare le leggi è il primo passo. A partire dall'Italia.

Marta Serafini

IL CORRIERE DELLA SERA:  
http://www.corriere.it/ambiente/11_ottobre_10/pesca-illegale-mediterraneo-serafini_808cd216-f316-11e0-9003-e42e185dfd5a.shtml

#17

Associazione dilettantistica sportiva Hobby pesca  ambiente natura Ginosa
#18
Siete tutti invitati al 9° Raduno di Calabria pesca on line . . .

https://www.calabriapescaonline.it/uploads/1311121051.jpg







PROGRAMMA RADUNO


Incontro presso la stazione di Gizzeria dalle ore 15:30 alle 16:00

Dopo i saluti partenza per il posto prescelto per lo svolgimento del Raduno.

Dalle 17:00 alle 19:30 socializzazione e attività varie:
Per gli interessati ci sarà una dimostrazione di lancio con canna da mosca e di costruzione mosche, sia da mare che da acque dolci.

Dalle 19:30 alle 20:00 preparativi per la "competizione" col seguente regolamento:

REGOLAMENTO TROFEO


Il Trofeo "Pesce Serra" inizierà alle ore 20,00 e terminerà alle ore 24,00

Saranno ammesse tutte le tecniche di pesca, ad eccezione della tecnica del palamito a vela, del rezzaglio e quella del barchino.

Si potrà pescare con max 2 canne per concorrente (nessuna limitazione sulla tipologia delle esche, saranno consentiti terminali con max 3 ami).

Per motivi di spazio ...chi intende pescare a spinning e a mosca ..non potrà usufruire della seconda canna.

Consentita la pesca a teleferica con il vivo in generale e con il cavetto d'acciaio.

I partecipanti che intenderanno pescare con esca viva dovranno dichiararla al momento dell'iscrizione  e/o prima dell'inizio del Trofeo "Pesce serra".

Alla fine della manizione verrà premiato:

1)Il carniere più ricco fino a un massimo di 5 Kg (rispettando le misure minime consentite);

2)La preda più grossa.


Alle 00:30 controllo e pesatura del pescato con conseguente premiazione dei vincitori.

A fine gara saranno ritenute valide solo le prede che raggiungeranno la misura minima consentita.

Le iscrizioni, al Trofeo, avverranno  direttamente in spiaggia, tra le 16.30 e le 20.00.
Lo STAFF di CPOL si occuperà di registrare tutti i partecipanti.
Verrà rilasciato un numero personale che  dovrà essere conservato fino alla fine della competizione. Servirà, a fine gara, per effettuare il sorteggio dei premi per i concorrenti che non si saranno classificati.

Al momento dell'iscrizione verrà consegnata una copia del presente regolamento con le tabelle delle misure minime consentite per legge.



NOTE  IMPORTANTI:


il "trofeo" è stato organizzato per ravvivare ulteriormente la serata, non ci saranno agonismi e giudici fiscali di settore ma soltanto amici che giocano a fare la gara, quindi  contiamo sulla collaborazione di tutti per consentirne lo svolgimento con lo spirito goliardico tipico dei nostri raduni, dove  la parola d'ordine è AMICIZIA E DIVERTIMENTO . Durante la competizione i partecipanti potranno spostarsi, dalle loro postazioni, per assaggiare i prodotti tipici calabresi, messi a disposizione dallo staff di CPOL e dagli SPONSOR.


Lo Staff.




PREMIAZIONE :

1° CLASSIFICATO PESCE PIU' GRANDE
   TROFEO (COPPA) CALABRIA PESCA ON LINE
    + CASSETTA ATTREZZI VALORE 60 EURO OFFERTA DA COLORI E BRICOLAGE DI GIOVANNI PAONESSA
Via Cardinale Guglielmo Sirleto, 23
88100 CATANZARO (CZ)Italia
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Sede legale: via Marconi Loc. Chianta, 57 88046 Lamezia Terme (CZ)
Stabilimento: Loc. Acquavona, 2 88040 Platania (CZ)
Tel. +39 0968.205507 - Fax +39 0968.205157



MAPPA
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#19
Vendo barca T.A.-Mare tre arie m 6 open.

Motore Mercury 40/60 (2 anni di garanzia), usato con 20 ore di mare in tutto.

Accessori : ecoscandaglio, doccia, impianto stereo, tavolo, borsone dotazione di bordo completo, cuscineria, ancora, tendalino.


Prezzo € : 9'000,00
#20
LIVE KAB


Il Live Kab è un nuovo Kabura studiato da Olympus in collaborazione con Nicola Riolo per insidiare i pesci ingannandoli. Esso permette di inescare un vero polpo.
Disponnibile in grammature diverse, dai 50 ai 200g il  piombo a forma di sfera, si inserisce all'interno della testa del polpo facendolo scendere sul fondo in maniera stabile e veloce per affrontare qualsiasi corrente a qualsiasi profondità.
L'assist monta un amo 553/S che fluttuerà mimetizzato fra i tentacoli del polpo.


LIVE KAB - esempio montaggio


Live Kab Olympus - montaggio e azione di pesca con Nicola Riolo.





Video recupero catture a Live Kab.

Citazione di: ^PEPPINO^ il Settembre 05, 2011, 15:40:31
Calabria tirrenica
Ore 7.30 circa
Profondità 49 metri, fondo melmoso con qualche scoglio sparso.
Attrezzatura:
Mulinello shimano stella 8000 pg
Canna major craft offblow 6'0'' az. 210 gr. max drag 10 kg.
Multi 0,30 mm spider wire
Terminale FC seaguar 0,66 mm.,
Nodo di giunzione tra multi e terminale: Tony Pena
Nodo sul ring: Clinc (5 spire avanti e 4 indietro).
Esca: polpo di 150 gr. innescato su live cab da 200 grammi (autocostruito)

Come si può notare, l'attrezzatura è molto "sovradimenzionata" e non è certamente l'ideale per una preda del genere... ma cercavo la cernia (che purtroppo non è arrivata)!







Video recupero catture a Live Kab.

Citazione di: ^PEPPINO^ il Marzo 20, 2012, 11:09:29
Finalmente un pò di mare calmo.
Prima uscita in barca del 2012

preda: scorfano rosso
località: golfo di Lamezia terme
data e orario: 18 marzo 2012 - ore 11.00
attrezzatura: canna major kraft off blow az.210 gr., mulinello: stella 8000 swpg
trecciato: stealth spider wire 0,30 mm,  finale seaguar 0,62 (4 metri),
ami: yamashita ss215 n°17 (4)
esca: polpo di 150 gr. circa
profondità mt: 68
tipo di fondale: roccia mista a fango
condizioni meteo/marine: mare calmo e cielo sereno
note: attacco a circa 2 metri dal fondo.

Breve video:



#21
TENYA, come fissare le esche naturali e siliconiche.

Deluxe Tenya YO-ZURI

Appartenente alla famiglia dei Jig Head, è dotato di una testa innovativa, unica nel panorama mondiale, a taglio poliedrico con baricentro basso, che consente di avere un corretto assetto sul fondo ed un effetto flash che, abbinato ad occhi 3D olografici in grado di cambiare colore a seconda della luce e dell'angolazione, offrono un forte potere adescante. Avendo a disposizione un amo fisso ed un secondo amo libero di minore dimensione, permette il montaggio di esce siliconiche e naturali che, oltre ad essere assicurate in modo eccezionale, avranno una notevole mobilità. Straordinario su tutte le specie di predatori marini e d'acque dolci.

1) Tagliare un tubetto di gomma e fissarlo nell'apposito porta gommino.

2) Insirire l'amo assist nella pancia del gamberetto con la punta rivolta verso il basso .

3) Far penetrare l'amo principale nella pancia del gamberetto con la punta rivolta verso l'alto . 

4) Avvolgere il gommino e fissarlo nell'apposito ferma gommino.




TENYA BRIDGE E XZOGA


#22

È in edicola il numero uno di Pesca dalla Barca, la rivista che allega i video in DVD ad ogni numero!
Segnaliamo con piacere l'arrivo in tutte le edicole d'Italia di una nuova rivista, l'unica che viene venduta in abbinamento al DVD video, ovvero Pesca dalla Barca. Si tratta di un periodico edito da Erredi Grafiche Editoriali, azienda nota per l'attenzione alla qualità dei contenuti e della stampa delle proprie pubblicazioni. Dedicata a tutti gli appassionati di pesca in mare ed agli amanti della nautica, Pesca dalla Barca è realizzata grazie alla collaborazione dei migliori esperti nelle tecniche di pesca, del settore nautico e di fotografi ed operatori specializzati. Ad ogni uscita gli articoli tecnici delle sue 124 pagine, ed i suoi filmati in DVD alta definizione, svelano tecniche ed itinerari per pescare pesci splendidi seguendo i consigli degli esperti, che ci coinvolgono di volta in volta nelle loro emozionanti battute di pesca. Il primo numero di pesca dalla barca, già nelle edicole, parla delle esche per la traina di superficie, della pesca alle palamite, delle fiere più interessanti da visitare, del bolentino di profondità, della pesca con artificiali tenya più esca naturale, del bolentino e di tanti altri argomenti. I filmati riguarderanno la pesca a tenya, la "caccia" alle palamite sulle mangianze di pesce azzurro e la traina di fondo mirata al dentice. Inoltre tutti coloro che acquisteranno Pesca dalla Barca avranno la possibilità di partecipare a un ricco concorso gratuito, che metterà in palio per i lettori tre splendide canne da pesca. Il primo numero è già in tutte le edicole mentre il secondo è previsto in uscita per il 1° agosto. Se volete saperne di più sui filmati contenuti in questo numero, sugli articoli ed itinerari e sul grande concorso a premi, visitate il sito www.pescadallabarca.com.
#23
TRAINA / I Monel, fili per traina di profondità.
Gennaio 18, 2011, 20:23:18
Lead Core, filo piombato con con anima in piombo, quindi autoaffondante, ottimo per la traina, ogni 10 metri cambia colore ( alla velocità di 4 nodi e mezzo affonda circa un metro ogni 10 metri filati in acqua) in modo da sapere sempre quanto filo abbiamo calato in acqua. Ottimo per trainare gli artificiali alla profondità desiderata.

Fili in acciaio inox :monocavo in lega d'acciaio duttile è adatto per essere imbobinato, eccezionale in tutte le tecniche di traina, quando si vuole portare in profondità le esche senza zavorre aggiuntive o affondatori, si impiega sia con il vivo che con gli artificiali, essendo molto più morbido della versione stainless steel affonda in modo più rapido, alla velocità di 4 nodi e mezzo affonda circa un metro per ogni 10 metri calati in acqua

Nichel-rame :Questa lega nichel-rame fornisce la resistenza della corrosione massima in mare. L'elaborazione speciale da resistenza eccezionale del nodo con duttilità eccellente ed ad alta resistenza.
#25
SQUID FISHING, EGING

Come faccio a scegliere una esca per calamari?

Il mio consiglio  è di utilizzare un esca piccola di colore rosa. Misura 2.0 è il mio preferito! Pink e arancione sono i miei colori fortunati ma per lo più la sera.
Si dice che le colorazioni blu e verde sono i colori migliori da utilizzare in inverno, mentre le esche rosa e arancio sono i migliori in estate. (Qualche bagliore e le esche nel buio hanno i loro risultati).
Alcune esche hanno una riga supplementare nella parte centrale. Queste esche 'Razorback' sembrano funzionare abbastanza bene. Tuttavia, Yo-Zuri (un produttore di esche ben consolidata) sostiene che queste righe extra, possono solo spaventare i calamari timidi e come risultato un tasso di cattura ridotta.

Che canna usare per la cattura dei calamari?

Personalmente mi piace usare una lunga canna da pesca da 8-10 libre. Se il vostro artificiale è abbastanza pesante per affondare in meno di 10 secondi, legare il jig direttamente sulla lenza madre. Se l'esca richiede un tempo molto lungo per affondare (o galleggianti !!!),  fissare l'esca con un metro circa di terminale e al di sopra una zavorra piccola a palla.
Si lascerà affondare un po' e se ci sono calamaretti, saranno molto attratti andando molto vicino alla superficie per inseguire l'esca, mentre per insidiare i calamari più grandi bisogna andare più in profondità.
Far fare all'esca un paio di scatti brevi per ottenere l'attenzione dei calamari nelle vicinanze. Se si pesca sotto le luci brillanti si sarà in grado di vedere i calamari avvicinarsi all'esca.
Se un calamaro arriva ad alta velocità, questo significa che è attratto dalla colorazione e dal movimento dell'esca e si avvinghierà ad essa.
Tenetevi pronti! Non appena si vede il calamaro afferrare l'esca si deve ferrare per allamarlo  e poi con un costante recupero, portare il calamaro al guadino! Non lasciare allentare la lenza.... altrimenti si rischia di perdere il calamaro! Si consiglia di utilizzare il guadino perché i calamari sono spesso allamati da un solo tentacolo molto sottile e non appena si tenta di farli uscire dall'acqua cadono dalla totanara. Con calamari di grandi dimensioni, a volte mi chino a raccoglierli, afferrandoli dietro la testa con la mano. Questo sembra funzionare bene ma attenzione a non farsi mordere e a non farsi inchiostrare!
Sperando che espellerà il suo inchiostro nero in acqua è necessario essere molto attenti a gestire il calamaro perché la loro fornitura di inchiostro sembra essere infinita!
Se il calamaro non è attratto dall'esca sarà più difficile catturarli e si dovrà lavorare un po' di più! Bisognerà dare all'esca un paio di scatti brevi (come sopra) e quindi recuperare il jig molto lentamente. Se un calamaro si avvicina lentamente all'esca, è possibile provare i seguenti movimenti:

Lasciate che il jig affondi lentamente fino a quando il calamaro lo afferra.
Dare al jig dei colpetti in modo da ottenere uno scatto breve e mantenere un recupero lento
Se il calamaro non sembra terribilmente eccitato, a volte è possibile farli eccitare tramite un veloce e irregolare recuperare. Se si riesce ad ottenere l'attenzione del calamaro da avvicinarsi al jig molto velocemente, le probabilità di un hook-up spesso migliorano. A volte il movimento a scatti può anche spaventare i calamari e quindi si dovrebbe studiare il calamaro con attenzione per vedere come reagisce.

Spesso il calamaro seguirà l'esca fino all'ultimo momento mentre si sta per sollevare il jig dall'acqua.
Se un gruppo di calamari seguirà il vostro artificiale, allora le vostre probabilità saranno superiori, perché la concorrenza extra può incoraggiare il calamaro ad afferrare l'esca.


Ho potuto constatare che a volte un calamaro 'timido sarà più disposto a prendere un esca se essa viene recuperata attraverso una zona luminosa più tosto che in una zona ombreggiata. Questo potrebbe accadere quando si pesca su un molo di notte sotto le luci artificiali. Le luci illuminano il molo e l'acqua forse fino a 2 metri di distanza dal molo. Tuttavia, l'acqua accanto al molo è nelle tenebre. Trascinare il jig in questa zona oscura, un calamaro 'timido può decidere che questo è un buon momento per attaccare.
Il calamaro spesso testa la preda toccandola timidamente. Usano i loro lunghi tentacoli per toccare la preda, ma in realtà non la afferrano. Cerco spesso (con poco successo) a colpire quando il calamaro tocca l'esca . Sembra che a meno che il calamaro non voglia realmente la nostra esca, si avrà un tempo abbastanza frustrante nel cercare di catturarli.

Si può provare da un molo locale, da una barca, o da una costa rocciosa. Evitare di pescare in zone con forti correnti di marea, perché i calamari non sembrano stazionare in questi settori.
Il fondo marino dovrebbe avere chiazze di erba o di roccia per dare rifugio  ai calamari. Idealmente l'acqua sarà molto chiara, ci sarà poco vento (eolica off-shore, piuttosto che il vento onshore) e si avrà una profondità d'acqua di 2-6 metri. Se la pesca si svolge su un molo, cercate le macchie d'inchiostro (dei calamari) sul molo. Queste macchie di inchiostro, lasciate da precedenti catture indicano che si è trovato un buon posto di pesca del calamaro!
Io preferisco i litorali rocciosi se non esco in barca, altrimenti credo che la pesca dalla barca sia meglio. Una barca consente l'accesso alle zone più remote della scogliera dove vengono pescati meno pesantemente.

Qual è il miglior tempo e le maree per la pesca del calamaro?

Secondo Yo-Zuri, i periodi migliori per pescare calamari sono la mattina presto (06:00-09:00) e in prima serata (18:00-21:00).
Se si pesca in una zona con la luce artificiale come un molo o pontile, allora si può pescare tutta la notte! I calamari sono attratti dalle luci.
Le stagioni migliori sono la primavera e l'estate. Trovo che i calamari tendono ad essere meno attivi quando fa molto freddo.
Sembra che la pesca in alta marea è più produttiva. Anche se personalmente ritengo che la qualità del tempo e l'acqua in un dato giorno è molto più importante che lo stato della marea.

Qual è la fase lunare migliore per la pesca del calamaro?

La questione della fase lunare? Secondo il pescatore commerciale, hanno più successo in tutto con Luna Nuova. I calamari sono più facilmente attratti dalle luci delle barche da pesca quando non c'è luna per distrarli. Il Cielo nuvoloso tende a bloccare il chiaro di luna, e questo può anche contribuire a migliorare i tassi di cattura.

Catch and release – I calamari sopravvivono se liberati dopo la cattura?

Se rilasciare rapidamente i calamari riducendo al minimo il tempo di movimentazione (meno di 30 secondi) allora il calamaro ha buone possibilità di sopravvivenza.


Non è vero che i calamari si catturano solo di notte, i soliti giapponesi ce lo hanno dimostrato con questa nuova tecnica il "Tataki fishing". I tataki sono dei piccoli gamberi molto ben fatti che variano da cm.3,5 ai cm.7,0 e possono avere 1 o 2 cestelli di aghi, i colori sono sempre molto belli e brillanti. La montatura si costruisce a 2 o 3 braccioli di 2/5 centimetri, distanziati di 40/50 centimetri l'uno dall'altro ed il piombo si pone in fondo.


MISAKI - Tataki Jig modello cm.6 - 1 cestello - corpo trasparente sfaccettato con all'interno un liquido gel che si muove, la testa è rossa e gli occhi grandi tridimensionali


Impariamo la tecnica.
Tataki Fishing Yamashita


Impariamo la tecnica.


#26
Le esche sia vive che morte danno ottimi risultati! Esse si possono procurare pescando a bolentino o con l'utilizzo di una filosa per i sugarelli (sauri), o anche trainando la famosa matassina acchiappa aguglie che le catturerà senza ferirle, poiché vi si incastrerà col becco fra i fili da cui è composta.


 matassina acchiappa aguglie


filosa per i sugarelli
 


le Aguglie si potranno utilizzare per la traina ai Serra,Spigole,Dentici,Ricciole, LecceAmia, ecc, ecc. In teoria generalmente vanno bene tutti i pesci con dimensioni circa 8/10 cm. Per mantenere le nostre esche vive è necessario avere a bordo una vasca con ossigenatore.



L'innesco deve essere effettuato con un terminale composto da due ami, il primo scorrevole e trainante, l'altro fisso pescante.




VIDEO TRAINA


#27
TRAINA / Esche per traina sotto costa e d'altura.
Novembre 06, 2010, 20:03:19
(Breve definizione di traina d'altura.)

La trina d'altura, è indirizzata a grossi pelagici o a grosse prede che si pensa viaggino in alto mare.
Per effettuare una buona e redditizia traina, occorrerebe una grossa imbarcazione che permetta al pescatore di potersi spostare a diverse miglia di distanza dove si verifica il passaggio branchi di tonni o alalunghe sino a 30/40 chili fittissimi, aguglie imperiali e numerosi e giovani pesci spada, che vista la giovane età è facile ingannare con esche artificiali.
Comunque , sopratutto in questo periodo questa tecnica, può regalare piccole emozioni anche sotto costa, dove si potranno insidiare lampughe, alletterati, palamite, tombarelli, leccie amia e pesci serra.

Maggiori info qui
Teaser  "Bird"
Teaser eccitatore traina, trainati producono rumore, schizzi e turbolenze, attirando i predatori.
Tecnica che insidia prevalentemente predatori di superficie abituati a rincorrere piccole prede a pelo d'acqua, anche dal fondo verso la superficie o avvicinarli alla poppa della barca per indurli ad abboccare alle esche.
Nelle nostre acque i teaser si utilizzano prevalentemente per tunnidi e lampughe, a valle del teaser, si collegherà il terminale in fluorocarbon, di circa 2 - 2,5 mt. fino anche a 5 mt. ed alla sua estremità si monterà l'artificiale, solitamente una piuma o un kona, oppure anche un minnow.




I  Raglou
La coda sottile, elastica e resistente contribuisce ad un moto ondoso del richiamo.
Il Raglou imita perfettamente il moto di un piccolo pesce.
Il deflettore di coda  emette  le vibrazioni che raggiungono i sensi del predatore, queste causano  l'aggressività e attacco.Stabilità è il nuoto garantiti da lembi dorsale e laterale.

#29
PESCI E TECNICHE DI PESCA / Pesca con la nassa.
Maggio 26, 2010, 18:08:55
Citazione di: cobrax il Maggio 26, 2010, 17:27:04
La pesca con la nassa, si  pratica per insidiare tutte le specie  che vivono di preferenza nelle zone rocciose, vale a dire a ridosso delle dighe esterne ai porti o nei porti stessi, intorno ai vecchi moli, o le tante tane costituite dai "corpi morti" che si trovano sui fondali delle zone più interne, come la base stessa delle massicciate sommerse.
Teoricamente, potrebbe catturare qualsiasi specie, dai pesci ai crostacei mitili molluschi e cefalopodi.
Basta mettere nel suo interno dei pesci morti e riporla nelle zone sopra citate anche solo per mezzora, e quando si andrà a controllare il più delle volte avremo la nostra esca.




Citazione di: nicovenezia il Maggio 26, 2010, 14:14:52
Stanco di spendere soldi in esche, spesso dopo aver acquistato i vermi li tengo in frigo per giorni (o li regalo) perchè causa forza maggiore devo rinviare la battuta di pesca.  Ho pensato di realizzare 4 piccole nasse da posizionare vicino la barca dove ho visto che granchi, paguri e ghiozzi non mancano. Ho realizzato 2 piccole asticelle in legno dove ho fissato una rete, realizzato una bocca d'ingresso e sul retro un apertura/chisura per far fuori uscire le prede. Inoltre in casa di rinvio battuta di pesca posso lasciare le prede/esche in acqua per alcuni giorni.
La misura per rendere l'idea ho messo vicino una penna (non ho un metro a portata di mano












Citazione di: greybear il Maggio 26, 2010, 15:16:26
bravo nico, aggiungo un piccolo trucco che usano i professionisti quando calano nasse di nuova fattura: le lasciano a mollo continuativamente per almeno una settimana, non per pescare ma per farvi crescere sopra l'alga, non so come si chiama quella verdina filamentosa e gelatinosa, che serve a mimetizzare la nassa nelle calate successive. c'é solo un piccolo inconveniente: quando riporti a casa la nassa l'alga si asciugherà e l'odore si sentirà da 3 kilometri di distanza, bisogna tenerla all'aperto, ma non si lava e non si deve rimuovere lo strato di alga seccato (diventa bianco) perchè anche quello contribuisce alla mimetizzazione
 ;D
Citazione di: nicovenezia il Giugno 02, 2010, 10:51:17
Potrei aggiungere che utilizzando le seguenti esche si ha un filtraggio nelle catture:
Granchio schiacciato= Ghiozzo e pesciolini vari;
Cozze (bastano due)= Granchi, paguri e pesci.
Ovviamente i pesci sottomisura vanno rilasciati. Ieri sera con esca granchio sciacciato ho trovato dentro un ghiozzo molto grosso e un paio di pesci che non conosco il nome ma penso ottimi per pesca alla teleferica.
Ritengo che per procurarsi le esche possano bastare due o tre nasse ma vanno controllate almeno una volta al giorno per evitare che le catture (pesciolini) vengano mangiati dai granchi
.
Citazione di: nicovenezia il Giugno 03, 2010, 09:57:53
La rete utilizzata ha le maglie molto strette tenuto conto che devono cattuare anche i gamberetti, la lunghezza della nassa è di circa il doppio di una penna e la circonferenza di una penna. I cerghi sono tre, le asticelle sono in legno riciclato, mi appresto a sostituirli con delle bacchette di vetroresina riciclata. Per la bocca di entrata si utilizza la stessa rete della nassa basta rientrarla di 10 centimetri. Il fondo anchesso con un esubero di rete da 10 cm circa chiuso con un filo a cappio in modo che si possa aprire per lo scarico. Scarico fissato con un elastico al fondo. I cerchi metallici che danno una circolarita alla struttura sonoin ferro da giardinaggio (era quello che avevo) si potrà realizzare in ferro zincato. La filosofia è quella di utilizzare materiale di scarto già presente in garage, una cosa d'acquistare e la rete.

Come potete vedere, un magnifico GO (in veneziano) o ghiozzo e un gamberetto che ho prontamente separato in gabbie diverse. Insisto in questo post in quanto è una soddisfazione non acquistare le esche tenuto conto che all'ultimo minuto si possa decidere la battuta di pesca. A Venezia è in uso tenere legata alla barca un cesta/gabbia dove si tengono le "macchiarelle" altro termine utilizzato per il ghiozzo. La tecnica è quelladi svuotare la piccola nassa e di controllarla almeno una volta al giorno.


#30
(CATTURA DI PEPPINO.)
Questo "polpo" è arrivato ieri.
Pescavo dalla barca a seppie e ad un certo punto la canna si è "inarcata" (come dice Marcaldinho) come una donna... ecc. ecc. per non raddrizzarsi più!
Per portarlo in barca l'ho dovuto "pompare" con la canna, poichè il mulinello, da solo non riusciva (exage 4000).
La soddisfazione più grande è che il "gamberone" nella foto è un autocostruito!




Pesca dalla barca in loc. ex SIR (vicino al pontile di Lamezia).
Preda polpo.

Ecco il video (fatto male con il cell. ma ero da solo) di un gamberone (autocostruito) e rivestito con una stoffa rossa molto brillante (nel video non rende molto).


sentendo che, attaccato al mio gamberone (rosso fuoco) c'era attaccato un bel polpo, lo lascio a mezzacqua e prendo il cellulare per riprendere la scena, non curandomi di come avrei potuto salparlo con le mani occupate!
Non appena lo intravedo, schiaccio il rec.!!! Ho appositamente tagliato il video mentre il polpo era a circa 50 cm dalla barca, poichè da li a pochissimo si sarebbe "avvinghiato" alla chiglia della mia barca ed io, con il cellulare in una mano (intento a girare la scena) e la canna nell'altra... ho perso l'attimo per salparlo!
Appoggio il cell. sulla sedia e prendo il raffio, ho provato per qualche minuto ad "acchiapparlo" ma il risultato, alla fine, è stato che, evidentemente (col raffio stesso) ho intaccato il terminale (0,50 mm) e di conseguenza ho perso sia polpo sia il gamberone (autocostruito)!!! ;D
Direte voi: ma che cogli....n@zzo!!! calabria
Ed avete ragione! Me lo son detto anche io stesso!

Non mi era mai capitato ma anche questa (come tante altre) andrà a far parte del mio bagaglio di "esperienze negative".

Scusandomi nuovamente con tutti (anche per come è andata a finire) magari qualcuno si aspettava un epilogo più "avvincente" ma, purtroppo, questo è quello che mi è capitato.
L'importante è farne tesoro ed evitare che, in futuro ricapiti.
#31
PAGRO

Finalmente un pò di mare calmo

Ieri: inchiku
Calabria tirrenica ore 6.00
mare piatto e senza corrente
canna artico 2 mt.,mulinello stella 5000, trecciato whiplash 0,10 - terminale 0,52 seaguar (4 mt)
inchiku autocostruito da 175 gr
profondità 75 mt.
preda dentice



questo è l'autocostruito:



almo!-------------------------------------------------------------------------------

DENTEX

oggi:vertical jigging
Calabria tirrenica ore 12.30
mare calmo
canna shimano speed master az. 85-200 gr., mulinello twin power 6000, trecciato spider wire 0,30 - terminale 0,66 seaguar (4 mt)
artificiale theos silver blue da 200 gr.
profondità 42 mt.
preda dentice





Breve video:

https://www.youtube.com/watch?v=ApNEgj4yJ8k



CERNIA

25/03/2010 - Calabria tirrenica ore 7.00
mare poco mosso (in aumento) forte vento di scirocco
canna artico 2 mt., mulinello stella 5000, trecciato whiplash 0,10 - terminale 0,52 seaguar (4 mt)
inchiku shimano bottom ship da 135 gr. al quale ho sostituito gli ami (troppo delicati, infatti, domenica scorsa, un dentice ha slamato raddrizzandoli) con dei track line serie km130 del n° 2 (tostissimi).
profondità 95 mt. (attacco a 7-8 metri dal fondo)
preda cernia bianca



P.S.: se volete, posto anche il video.

Eccolo:

https://www.youtube.com/watch?v=2NbL_t4NvB4



Ieri, breve puntatina a vertical jigging (solo la mattina):
Canna major craft offblow 5,8" 120 gr.
mulinello stella 5000
esca bottom ship 135 gr.
Prede 2 pagelli fragolin
i

https://www.youtube.com/watch?v=HwnqDXN_kRw

Verso le 10.00, pescando a VJ, a pochi metri dal fondo, qualcosa frena bruscamente il mio jig, penso... caxxo! Ho preso uno scoglio! Ma mentre faccio questo pensiero e con la canna già piegatissima, qualcosa laggiù, mi sdrotola metri di multifibra!
O caxxo!! (e sono 2), non è uno scoglio!
La tengo non più di 5 secondi e si slama! O caxxo (e sono 3)!!!
Penso fosse una bella cernia!
Io so dov'è, ho marcato il punto sul GPS e non appena posso ci tornerò!
Ho un conto in sospeso!



Oggi, Calabria tirrenica
mare stupendo, profondità 75 mt. pochissima corrente
Vertical jigging
Canna major craft off blow 120 gr. mulinello shimano stella 8000 swpg
jig theos 120 gr. pink
preda cernia bruna
Note: attacco deciso a circa un metro dal fondo
(pensavo di aver incagliato).






Questo oggi (toccata e fuga)
Stessa attrezzatura
Vista l'èta, in barca porto la sedia! Almeno, quando il jig scende... mi riposo un pochetto.





Calabria tirrenica, mare calmo, poco nuvoloso.
Ore 7.00 del mattino.
Prof. -85 mt. attacco violento a circa 8-10 metri dal fondo.

Canna off blow 210 gr., mulo stella 8000PG, multi 0,30 spider wire, terminale 0,66 seaguar.
Jig theos 150 gr. col. Pink sarda. Amo SJ-41 5/0


Non avendo visto marcature rilevanti (solo minutaglia) ma c'erano degli scogli isolati in mezzo al fango, mi son detto: provo a fare un paio di "calate" ma già alla prima:









Cernia ad inchiku
canna speed master boat azione 55-170 grammi, mulinello revo toro, trecciato 0,20 mm spider wire, terminale 0,52 seaguar, nodo di giunzione albright special, artificiale inchiku TAGURI 110g col.Silver Blue Pink SBP


Attacco sul fondo a -115 metri

Purtroppo, dato il grande sbalzo di pressione, non è stato possibile rilasciarla.






Calabria tirrenica
08 maggio ore 11.30 circa
mare calmo con vento leggero da ovest
profondità 48 mt.
canna major kraft 120 gr.
mulinello shimano talica II 10
treccia Spiderwire Stealth 0.25 mm.
finale (4 mt.) FC 0,62 seaguar
artificiale shimano bottom ship da 160 gr. col. 05T
Attacco a circa 15 mt dal fondo.
Preda: pesce San Pietro

[noim][/noim]

SEGUE:>>> QUI <<<








#32
6° RADUNO CALABRIA PESCA ON LINE
Sabato 01 Agosto 2009  
Spiaggia  Località Pesci  Anguille Gizzeria Lido.


Luogo di incontro sarà la  stazione di Gizzeria Lido  
l'attesa sarà dalle ore 15.30 alle ore 16.00



Calabria pesca on line provare per credere !
#33
Ecco un magnifico esemplare di pesce Re di circa 20 Kg, pescato da Vincenzo Califano a largo della costa di Campora,
la tecnica il palamito.

#34
Domenica sera partenza per il mare ore 20:30 , la serata si presentava con un po' di vento ed il mare in leggera scaduta.
La serata sembrava essere una catastrofe, unica preda fino alla mezzanotte una piccola occhiata, immediatamente teleferizzata, innescata con un solo amo nella schiena. La cattura è avvenuta attorno a mezzanotte in localita' Gizzeria Lido
Tecnica: Teleferica
Preda: Pesce serra







Il peso reale è di tre kili e dueciento grammi.
Con la luna piena che rifletteva sull'acqua è stato possibile assistere a tutto il combattimento, veramente un bello spettacolo.
#35
SPINNING CATTURE / Barracuda a spinning.
Maggio 19, 2008, 15:21:12
Ieri sera ore ventuno, zona foce del fiume





Artificiale adoperato sasuke
#36
Sulle nostre coste il pesce pettine è molto diffuso, tanto da essere salpato anche da riva, praticando semplicemente la pesca a fondo.



#37
PESCI E TECNICHE DI PESCA / Rezzaglio da pesca.
Maggio 05, 2008, 22:57:23
Realizzato con lavorazione completamente effettuata a mano in nylon seta  ad alta resistenza.


Il rezzaglio è una rete da pesca circolare che viene lanciata a mano

Un sistema di pesca antichissimo, ancora utilizzato con successo in mare e legalmente ammesso.ARTICOLO 115
Reti da lancio

E' consentito l'impiego di tutti i tipi di reti da lancio, come "giacchio", "sparviero", "rezzaglio" e simili, senza alcun limite di dimensione delle maglie.


In relazione alla dimenzione dei pesci che si intende catturare e al tipo di battuta di pesca che si voglia fare

   

Le dimenzioni dei rezzagli più usati hanno una circonferenza di 12- 16 metri


Al centro della sua circonferenza il rezzaglio ha una corda, affinchè possa essere ritirato dopo il lancio della rete,


lungo la sua circonferenza vi sono applicati dei piombi, questi la fanno affondare immediatamente, la zona perimetrale quindi aderisce al fondo e  i pesci che si trovano all'interno non possono uscire.


SI RICHIUDE SU DI SE OCCUPANDO COSI' POCHISSIMO SPAZIO.
#38
VIBO VALENTIA / Hot post Pizzo Calabro.
Aprile 28, 2008, 23:39:11
Pizzo Calabro

cittadina al centro del golfo di S. Eufemia. Se si ci affaccia sulla piccola cala di Pescatori,non si può che rimanerne incantati, luogo di soggiorno prediletto di Cicerone, che le diede il nome e che fu meta di riposo di S. Pietro in viaggio per Roma e di posto di rifornimento per Ulisse

#39
CROTONE / Hot spot Isola Capo Rizzuto.
Aprile 15, 2008, 00:21:27
[map]LE CASTELLA ISOLA CAPO RIZZUTO[/map]

Isola di [c]Capo Rizzuto[/c] è un comune di 14.839 abitanti della provincia di Crotone. Molto attiva nel turismo balneare, si trova all'interno dell'Area marina protetta di Capo Rizzuto. Non è un'isola, bensì un lungo promontorio.

[c]Le Castella[/c] è una frazione di Isola Capo Rizzuto, in provincia di [c]Crotone[/c].

È situata sulla [c]costa ionica[/c] della Calabria, a 10 km da Isola Capo Rizzuto, inserita nel verde di una magnifica terrazza naturale, a 30 metri sul livello del mare, e domina la baia con l'antico Castello Aragonese.

Area marina protetta [c]Capo Rizzuto[/c], istituita nel 1991, ha un'estensione di quasi 15.000 ettari ed è la maggiore d'Italia per ampiezza.


Si affacciano su di essa otto promontori, tra cui quello del parco archeologico di [c]Capo Colonna[/c], con l'unica colonna del tempio di Hera Lacinia rimasta in piedi; all'altro estremo del parco si trova Punta Le Castella, con il castello aragonese.

L'importanza di questa riserva marina si può trovare sia nella ricchezza faunistica e floristica marina, sia nelle spiagge bianche dalle acque cristalline, sia nell'immenso patrimonio storico, concentrato in pochi chilometri di costa della provincia di Crotone.

L'AMP Capo Rizzuto coinvolge territori ricadenti nei comuni di Crotone e di Isola di Capo Rizzuto.

  • Link

#40
VIBO VALENTIA / Hot Spot porto di Vibo Marina
Aprile 11, 2008, 02:07:13
Vibo Marina è una frazione del comune di Vibo Valentia, in Calabria, situata sul Mar Tirreno nel golfo di Sant'Eufemia ed ha una popolazione di circa 10.000 abitanti. Il suo territorio è sede di una delle più significative aree industriali presenti nella provincia, così come importante risulta il suo porto, specializzato nella distribuzione dei petroli e del cemento, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo (frequenti sono i collegamenti con le Isole Eolie).


[smap]38.71813056489737,16.126556396484375[/smap]
#41
[c]VERTICAL JIGGING[/c]


Vertical jigging : (metal jig) armate con ancorette in coda o [g]assist hook[/g] in testa ; varianti: light jgging ([c]jigging[/c] leggero su basse profondità) deep [c]jigging[/c] ([c]jigging[/c] fatto su alti fondali ) Questa e' una tecnica di pesca basata sul recupero in verticale a strattoni di esche artificiali metalliche.


Metal [c]Jig[/c]: [c]esche[/c] dalla caratteristica forma idrodinamica quasi sempre da peso specifico elevato e ,  riproduce vagamente il corpo di un pesce essi appartengono alla vasta categoria dei jigs; varianti short, long, con varie distribuzioni di peso: in testa, in coda, al centro, alle estremità.



Da Shimano, Gyro Jig
Rivoluzionario jig "rotante". Williamson propone un'esca con caratteristiche e potenzialità senza precedenti. Incredibile distanza di lancio ed un'azione unica "Wounded Minnow" sono il suo punto di forza. Quest'esca può essere recuperata costantemente, sottoposta a potenti Jerk, trainata o semplicemente "pompata" e sarà sempre efficace... con tutti i pesci del pianeta.

- Una girella a sfera è inserita nel corpo dell'esca per evitare torsioni al filo.
- La sagoma asimmetrica garantisce una risalita angolata e discontinua, attraverso la colonna d'acqua
- Può essere recuperata in modalità costante, ma effettuando Jerk sostenuti si ottiene l'effetto "Wounded bait" pesce ferito.
- La finitura olografica fa di questa serie la miglior scelta per insidiare i predatori





[c]Kabura[/c] [c]jig[/c]: come da figura, si presenta una esca di forma tonda alla quale sono attaccati due assist hokk e delle striscie (gonnelline) di materiale plastico. Esche create per la cattura di pesci grufolatori, tipo i saraghi fragolini ecc. questo artificiale si è rivelato catturante anche per i dentici , esso va fatto saltellare sul fondo con piccoli strattoni ed ogni tanto recuperato di qualche metro dal fondo per poi farlo ricadere ,



[c]Kabura jig[/c]
http://www.youtube.com/watch?v=FKuQe5zDb94



[c]Assist[/c] [c]hook[/c]:composto da un corto bracciolo di grosso diametro di trecciato in kevlar o altre fibre resistenti all'abrasione, da una parte c'e' l'amo e dall'altra c'e' oun cappio o un anello saldato(solid ring) per congiungerlo al jig , l'amo si monta in testa al [c]jig[/c], ad un terzo della sua lunghezza e si lascia libero di muoversi durante il recupero.



Solid ring: anellino di acciaio chiuso che si usa per congiungere i jig o gli assist al terminale

Split ring
: è un anellino spaccato (tipo portachiavi) e congiunge tra loro assist e jig

Jerking
: movimento verticale, che si da alla canna per imprimere al jig il movimento desiderato (tipo strattoni molto decisi).

Short jerking: si coordina il movimento della canna con quello del recupero, caratterizzato da brevi strattoni coordinati  per giro di manovella; la frequenza e la velocità determina l'ulteriore classificazione in slow, moderate, speed ed extraspeed, tecnica più adatta a ricciole

Long jerking: movimento verticale della canna, con sollevamento della canna e richiamo della lenza in discesa;  costituita da una azione simile ad una ferrata, più o meno rapida, che durante il successivo abbassamento comporta il recupero del filo con più o meno tre giri di manovella, tecnica più adatta ai pelagici.

Jerking Underarm: la migliore impostazione per il controllo del jig derivante dalla scuola giapponese, il Jerking si esegue col manico della canna sotto l'ascella ; si contrappone alla tecnica con canna in pancera, più adatta in generale al long jerking e sicuramente molto meno affaticante.

Brasil Jerking:di stile brasiliano , il movimento del jig viene fatto saltellare sul fondo per 10/15 metri, con delle partenze improvvise e poi lo si riaffonda.

#42
NOTIZIE E SEGNALAZIONI / EFFETTO SERRA !
Marzo 22, 2008, 23:20:01




Quello che prima sembrava un paradosso, oggi e' sempre piu' vicino alla realta'!
Con l'inquinamento atmosferico e delle falde acqifere gravi sono le conseguenze che si riperquotono su tutto l'eco sistema.
Con il buco nell'ozono si e' creato il cosiddetto effetto serra, causa del riscaldamento del globo e di conseguenza delle acque che lo avvolgono, alcuni campanelli di allarme li abiamo proprio dal mare, con il sempre piu' avvicinarsi di pesci tropicali ,che purtoppo sono sempre piu' frequenti nei nostri mari.
Dico purtroppo, perche' con l'avvicinarsi di tali pesci strutturalmente piu' forti  e l'inquinamento presente nei nostri mari che stordisce il pesce comune, la flora e la fauna ittica che caratterizzano le nostre coste, sono destinati a soccombere.
Qui, agiungo un altro, purtroppo, tutto cio' fa parte dell'autodistruzione dell'essere umano, che giorno per giorno compromette la propria sorte e quella del futuro che sara'.

Allego un articolo che credo troviate interessante ed istruttivo nel caso vi dovreste trovare in situazioni analoghe.




Non è una bella notizia, ma è bene sapere: nel mare della Calabria sono arrivati pesci palla tropicali  molto velenosi. Chi li mangia muore, e non è conosciuto antidoto alcuno. "Ce ne sono a centinaia e centinaia, i pescatori professionisti ormai li sanno riconoscere e li ributtano a mare. Il problema sono i dilettanti", dice Sebastiano Stranges, che per primo si è accorto della loro presenza l'anno scorso e che dice di aver avvisato del pericolo le autorità senza trovare ascolto. Pochi giorni fa per un puro e fortunato caso sua figlia ha disinnescato una grigliata di pesce che avrebbe sterminato - il vocabolo non è eccessivo - due famiglie.  

Stranges abita a Palizzi, in provincia di Reggio Calabria, ed è ispettore onorario del ministero per i Beni culturali e ambientali. Lungo le coste del "suo" mare ha scoperto non una, ma tre specie di pesce palla tropicali e velenosi, entrati nel Mediterraneo dal canale di Suez, complice il riscaldamento globale. Le "specie aliene" ormai non fanno più notizia, talmente sono numerose, ma queste, data la pericolosità, meritano un'attenzione particolare. Due dei pesci palla che egli ha identificato in Calabria sono rari, il Lagocephalus sceleratus e lo Sphoeroides pachygaster. A sentire Stranges, particolarmente diffuso e ormai facile da pescare è invece il Lagocephalus inermis, che compare in tutte queste foto e che si è saldamente insediato "tra Palizzi Marina e Reggio Calabria e in buona parte della Sicilia, dove le acque marine non scendono sotto i 14 gradi. La frequenza delle catture è alta, si rinvengono spesso le carogne buttate in mare dai pescatori che li hanno trovati fra le reti".



Menomale se non altro che i pesci palla non sono mai finiti sulle bancarelle del mercato, ma ributtarli a mare, aggiunge Stranges, non è per nulla saggio: "I pesci che se ne mutrono muoiono, e contemporaneamente diventano essi stessi veicolo del micidiale veleno". Sperare che, così come sono venuti, i pesci palla se ne vadano dalle coste calabresi? Impossibile, sostiene: "Coloro che li hanno studiati li definiscono 'la gramigna del mare'. E' necessario che le istituzioni facciano urgentemente qualcosa per correre ai ripari". Per il momento, una pezza ce l'ha messa sua figlia di 22 anni, Alessia, che l'altra settimana ha riconosciuto il micidiale pesce palla fra gli ingredienti di una grigliata apparecchiata per due famiglie. E' saggio fare molta attenzione: lungo le coste greche si è acclimatato un altro pesce palla tropicale. L'hanno mangiato in dieci, e tutti sono finiti al Creatore.

http://www.calabriapescaonline.it/home/index.php?option=com_content&task=view&id=192&Itemid=9



Lamezia Terme: Pesca con l´amo uno squalo Mako da 15 chili 20/09/2007

Un giovane parrucchiere lametino di 30 anni, Vincenzo Ammendola, nel giorno del suo riposo settimanale va a pesca, ilsuo hobby preferito, e si trova attaccato all´amo uno squalo, a sole due miglia distante dalla costa.

Ammendola parte di buon mattino e giunto sul posto comincia a preparare la sua piccola barca di 5 metri intenzionato e pronto alla pesca del tonno, che in questo periodo, a suo dire, è particolarmente buoni. Sistemato i palamiti, oltre trecento ami con esca di sarda, e si mette in mare pieno di gioia, Peraltro la giornata è splendida ed il mare una immensa tavola blu.

Tutto fa presagire una buona pesca e comunque una giornata divertente e rilassante.

A circa due miglia dalla battigia fa i necessari gesti rituali: cala nell´acqua i palamiti, sistema la barca e inizia la pesca. Ma di tonni neanche l´ombra. Ad un certo punto e ad ora ormai di pranzo, circa le 13, dopo averci messo in mare trecento ami, sente uno strappo irruento e deciso.



Tira su la lenza ed in invece di vedere attaccato all´amo un bel tonno trova con sua enorme sorpresa uno squalo Mako di oltre 15 chili. Da pescatore amatoriale è comunque contento, anche perchè lo squalo, una volta a terra, finisce sulla griglia essendo la carne assai prelibata. Il problema però continua in mare: i Mako sono veri e propri predatori e attaccano l´uomo. Quanti altri ce ne sono nelle acque Golfo?


PESCATO SQUALO MAKO IN CALABRIA
#43
CATANZARO / Hot spot - Falerna (CZ).
Marzo 11, 2008, 00:07:19
Descrizione: Falerna Marina è un comune che fa parte della Comunità Montana Monti Reventino Monti Tiriolo Mancuso. Sorge a oltre 500 m. di altezza s.l.m. e conta oltre 3.000 abitanti. La spiaggia di Falerna Marina si trova non lontano da Lamezia Terme. La spiaggia è caratterizzata da un arenile ampio e luminoso.

#44

               

Come viene chiamato: italiano: Pesce spada - inglese: Sword fish - francese: Espandon - spagnolo:Pez espada - tedesco: Schwertfisch.


Ordine: Perciformes
Famiglia: Xiphiidae
Genere: Xiphias



Morfologia.


Il lungo rostro a forma di lama, acuminata in punta e schiacciata ai bordi per renderli taglienti, rappresenta il lato pi? saliente nella configurazione morfologica del pesce spada. Questo singolare pesce si distingue inoltre per il corpo cilindrico a siluro che termina posteriormente in una grossa coda a falce. La pinna dorsale, appare anchessa falciforme e di notevoli dimensioni.
Molto sviluppate risultano essere le due pinne laterali parimenti a forma di falce e collocate molto in basso sopra il ventre.
La testa con l'occhio grande, fiero, vivace, termina sulla mascella superiore nella lunga spada gia' menzionata, e su quella inferiore, in un becco appuntito.
I colori.
Dorso bleu scuro e fianchi ugualmente di un colore bleu intenso che sfuma leggermente nell'azzurro verso la pancia. Questultima ? di color bianco latteo, mentre le pinne e la coda appaiono nerastre. La bellissima colorazione del pesce spada sparisce con la morte ed allora il pesce assume una tinta bruna pi? o meno scura.

Osservazioni
.

Migratore instancabile, il pesce spada rivela una natura antigregaria per eccellenza ed ? forse fra i grossi pesci pelagici il pi? solitario di tutti. Si incontra con individui della sua specie e di sesso opposto solo nell'epoca della riproduzione, ollorche' maschi e femmine si uniscono per seminare i loro prodotti sessuali nel mare mantenendosi pero', anche in questo caso, a dovuta distanza l'uno dall'altro.
Tipicamente pelagico e d'alto mare, il pesce spada non disdegna di avvicinarsi alle coste, dove, specie nei mesi primaverili, pu? essere avvistato immobile in superficie, anche a poche centinaia di metri dalla riva.
Mentre tutti i pesci muniti di rostro risultano essere esclusivamente alturieri, il pesce spada fa eccezione alla regola, perch?, lo si pu? incontrare a centinaia di miglia a largo, come ad un colpo di fucile dalla sponda.
Questo superbo predatore, che non ha nemici nel mare ad eccezione dello squalo mako e forse delle orche, si nutre soprattutto a spese di pesci di varie speci e di calamari. Di rado inghiotte direttamente le sue vittime e per tanto la sua tattica di cattura si divide in due fasi.
La prima fase consiste nell'attacco sempre deciso e veloce che lo spada effettua menando grandi fendenti con la sua arma a doppio taglio, per tramortire l'avversario ed anche per dividerlo in due pezzi.
La seconda fase consiste nell'ighiottimento; quando afferra il boccone nelle fauci, il pesce spada, rivela una eccezionale calma, accompagnata da non minore prudenza.
Molte paggine sono state scritte, sulla natura irascibile di questo pesce che spesso lo spinge ad attaccare oggetti flottanti od immersi, senza che esista una previa provocazione. Non si tratta, nel caso specifico dello spada, di fantasia popolare, perch? vi sono documentazioni non solo antiche, mas anche recentissime, sul suo comportamento aggressivo nei confronti dei pi? disparati oggetti soprattutto se di grossa mole, quali: balene, navi, imbarcazioni e persino sommergibili. In tali casi il pesce spada non mena fendenti, ma si lancia a tutta forza, come un toro infuriato, infilando la sua spada direttamente nel suo obbiettivo.





#45
PARCHI NAZIONALI ED AREE PROTETTE DELLA CALABRIA

PARCHI NAZIONALI

PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Istituzione: legge 11 marzo 1988, n° 67
Estensione: 196,437 ettari
Regioni: Calabria (102,197 ettari) e Basilicata (93,500 ettari)
Tel. 0973/661692

PARCO NAZIONALE DELLA CALABRIA

Istituzione: 1968 – Con la legge 8 ottobre 1997, n° 344, viene
rideterminata l'estensione costituendo il Parco Nazionale
della Sila – Comprende la Sila Grande e la Sila Piccola
Provincia: Catanzaro
Tel. 0961/721817

PARCO NAZIONALE DELL'ASPROMONTE

Istituzione: legge 29 agosto 1989, n° 305
Estensione: 78.517 ettari
Provincia: Reggio Calabria
Tel. 0965/743060

PARCHI REGIONALI


PARCO NATURALE REGIONALE DELLE SERRE

Istituzione: L.R. 5 maggio 1990
Estensione: ancora non perimetrato
Tel. 0963/311022

AREA NATURALE COMUNITA' MONTANA MEDIA VAL DI CRATI

Istituzione: 25 dicembre 1988
Estensione: 100.000 ettari
Provincia: Cosenza
Tel. 0984/931487

RISERVE NATURALI REGIONALI DEL LAGO DI TARSIA E DELLA FOCE DEL FIUME CRATI

Istituzione: L.R. 15 maggio 1990, n° 52
Estensione: 400 ettari foce fiume Crati e 600 ettari lago di Tarsia
Provincia: Cosenza
Tel. 0981/952185

RISERVE ED OASI MARINE

RISERVA NATURALE MARINA "CAPO RIZZUTO"
Istituzione: D.M. Ambiente 27 dicembre 1991
Estensione: 13.500 ettari
Provincia: Crotone
Tel. 0962/790000

OASI BLU SCOGLI DI ISCA
Istituzione: concessione demaniale al WWF del 1991
Estensione: 6 ettari
Provincia: Cosenza
Tel. 0982/47248

OASI FAUNISTICHE

OASI WWF DEL LAGO ANGITOLA

Istituzione: D.P.G.R. 12 maggio 1975
Estensione: 300 ettari
Provincia: Vibo Valentia
Tel. 0968/29548

OASI DI PROTEZIONE E RIFUGIO "FOCE DEL FIUME NETO"

Tra i Comuni di Crotone e Cirò Marina

RISERVE NATURALI BIOGENETICHE ED ORIENTATE


RISERVE NATURALI BIOGENETICHE

- "Gallopane" (CS)
- "Golia Corvo" (CS)
- "Iona Serra della Guardia" (CS)
- "Macchia della Giumenta – S. Salvatore" (CS)
- "Serra Nicolino Piano d'Albero" (CS)
- "Tasso Camigliatello Silano" (CS)
- "Trenta Coste" (CS)
Tel. 0984/76760
- "Coturelle Piccione" (CZ)
- "Gariglione Pisanello" (CZ)
- "Poverella Villaggio Mancuso (CZ)
Tel. 0961/701428
- "Cropani Miconi" (VV)
- "Marchesale" (VV)
Tel. 0963/311022

RISERVE NATURALI GUIDATE BIOGENITICHE

- "I Giganti della Sila" (CS)
Tel. 0984/76760

RISERVE NATURALI ORIENTATE
- "Valle del Fiume Argentino" Comune di Orsomarso (CS)
- "Gole del Raganello" Comune di S. Lorenzo Bellizzi (CS)
Tel. 0984/76760
- "Valle del Fiume Lao" Comune di Papasidero (CS)
Tel. 0973/661692


Elenco Aree Protette

P.N. del Pollino
P.N. della Sila
P.N. dell'Aspromonte
R.M.S. Isola di Capo Rizzuto
R.M.S. Scogli di Isca


P.N.R. Delle Serre
R.N.S Coturelle Piccione
R.N.S. Cropani Micone
R.N.S. Gallopane
R.N.S. Gariglione Pisarello



R.N.S. Gole del Raganello
R.N.S. Golia Corvo R.N.S. I Giganti della Sila
R.N.S. Iona Serra della Guardia
R.N.S. Macchia della Giumenta - S.Salvatore
R.N.S. Marchesale
R.N.S. Poverella Villaggio Mancuso
R.N.S. Serra Nicolino Piano D'albero


R.N.S. Tasso Camigliatello Sialno
R.N.S. Trenta Coste R.N.S. Valle del Fiume Argentino
R.N.S. Valle del Fiume Lao
R.N.S. Giganti del Pesco
R.N.R. Lago di Tarsia
R.N.R. Foce del Fiume Crati


A.A. Lago dell'Angitola
P.N.R. Monte Caloria

R.M.S. Isola di Dino
R.M.S. Isola di Cirella
R.M.S. Costa Viola
R.N.R. Santuario delle Felce Tropicale
A.A. Stagno di Saline Ioniche
A.A. Foce del Neto
A.A. Oasi di Scolacium
A.A. Pantano dell'Imbutillo
A.A. Laghi La Vota
P.N.R. Monte Mancuso

P.N.R. Catena Costiera
R.M.S. Amendolara


[pdf]http://www.aquatech-calabria.it/pdf/progetti/siti/allegatobvol1.pdf[/pdf]
#46
DUE PERSONE DENUNCIATE NEL CROTONESE DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

Sono state colte in flagranza all?interno del Parco Nazionale della Sila e di un?area SIC. L?accusa ? violazione alla legge sulle aree protette, pesca con mezzi vietati e deturpamento di bellezze naturali.

Sabato scorso il personale del Nipaf (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) di Crotone, hanno deferito all?Autorit? Giudiziaria due persone, C.A e C.D rispettivamente di anni 60 e 45, per violazione alla legge sulle aree protette e pesca con mezzi vietati.
Le due persone sono state fermate dal personale del Corpo forestale dello Stato in localit? ?Migliarite? del comune di Cotronei in zona 1 del Parco Nazionale della Sila in prossimit? del torrente ?Migliarite?, intente a caricare il frutto di una pesca illegale, oltre 7 chilogrammi di trote, praticata con l?ausilio di un generatore di corrente elettrica a 230 volt usato per stordire la fauna ittica ed altre attrezzature correlate per questo tipo di pesca di frodo.
Il corso d?acqua in cui e? avvenuto il reato, ricade in zona di grande valenza paesaggistica ed ambientale, tant?e? che fa parte di una area s.i.c. (sito di importanza comunitaria), e per tale aspetto agli autori ? stata anche contestata l?ipotesi di reato di deturpamento di bellezze naturali.
Il materiale rinvenuto e? stato posto sotto sequestro e la fauna ittica sequestrata e? stata consegnata ad un istituto religioso di Mesoraca, dietro disposizioni del sostituto procuratore della repubblica di turno.
Ai responsabili gli sono state anche comminate le sanzione amministrative previste dalle leggi statali e regionale in materia di pesca.
La pesca nelle aree protette ? vietata, come la cattura del pescato per mezzo di corrente elettrica, pratica che incide in maniera eccessiva all?impoverimento della fauna ittica presente in tale habitat, e allo stesso tempo ? anche motivo di grande avvilimento per tanti pescatori rispettosi delle regole, che vedono nel esercizio della pesca un momento, oltre di svago, di intenso contatto con la natura.
#47
PESCA  A GIZZERIA (LAGO LA VOTA)
lat="38.934777001538045" lng="16.203975677490234"



Con il termine La Vota si indica una serie di laghetti di acqua salmastra lungo la costa del comune di Gizzeria in provincia di Catanzaro.

I laghi principali sono: La Vota, che è il lago più grande, La Vota Piccola che è poco più che una pozza, e La Vota Piraina, nei pressi dell'abitato [c]Gizzeria Lido[/c] ,che viene collegato al mare per far defluire l'acqua. Negli anni 80 si Gizzeria (LAGO LA VOTA)[

Come Raggiungerlo

In autostrada puo' essere raggiunto facilemente tramite:


   * Autostrada A3:
         o uscita Lamezia Terme
         o uscita [map]Falerna[/map]

Imboccando la SS18 in direzione nord se si proviene da Lamezia Terme o in direzione sud provenendo da Falerna si incontrano, dopo pochi chilometri, i laghi La Vota, posti a sud di Capo Suvero, dove si apre la vasta Piana di Santa Eufemia lamezia.

La navigazione

Proprio grazie al collegamento con il mare, La Vota Piraina è usato come piccolo porto naturale, gestito da privati, per piccole imbarcazioni da diporto. Dotato di acqua ed energia elettrica, ma non di rifornimento di carburanti, il porto è un ottimo luogo di partenza per la pesca col bolentino e il Vertical Jigging sulle secche circostanti. Il porto di origine borbonico invece era ubicato proprio nel lago La Vota

Inoltre è meta di molti appassionati di pesca sportiva che all' interno dei laghi  pratica la pesca all' inglese e bolognese e lo spinning .

ALTRI ARTICOLI SULLA PESCA A GIZZERA E I LAGHI LA VOTA QUI


PESCA A GIZZERIA LAGHI LA VOTA