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Mostra messaggi MenuCitazione di: Jigger89 il Ottobre 13, 2010, 00:10:50
Iniziamo questo topic con:
Dentice di quasi 7 Lbs preso a traina col vivo a metà settembre 2010
ecsa: Calamaro
Tecnica: Traina di fondo col piombo guardiano
Finale: 45 lbs Fc 100
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/immagine270.jpg/]
Citazione di: Jigger89 il Gennaio 07, 2011, 20:13:23
Cari amici è da tempo che non scrivo sul forum, sia per un periodo un pò privo di catture sia per un lutto improvviso che ha colpito la mia famiglia.
Oggi finalmente dopo tanto tempo un carissimo amico mi invita a traina di fondo, si esce verso le 12 per andare a fare i calamari a tataki. Lo spot prescelto è sui 45 mt, fondale roccioso alternato a macchie di poseidonia, essendo l'acqua molto limpida decido di optare per una montatura con esche molto piccole e trasparenti col mitico testa rosse siliconato della yamashita, neanche il tempo di calare e nel giro di un'oretta facciamo 4 calamari, 1 da innesco e gli altri da passatempo , non raggiungevani neanche i 200 gr. ( canna utilizzata Yamarappi Kita Karei 200gr e come mulinello Ryobi vertigo 5500 imbobinato con 270 mt di spiderwire 0.17 ).
Ci dirigiamo subito verso una scoglio molto piccolo ma con una ricca popolazione di pesci, e dopo circa una quarantina di minuti che eravamo in pesca sento una forte testata sulla canna... e inizia il combattimento![]()
Il pesce inizia a dare subito delle testate da paura e sfrizionate da 6/7 mt, tant'è che credevamo fosse una riccioletta su una decina di Kg, ma appena alzato dal fondo continua a dare un sacco di testate e violente sfrizionate... mmm Questo è un denticione.
Chiedo gentilmente al mio compare di allacciarmi la cintura alla vita e dopo qualche minuto issiamo a bordo questo splendido dentice che al peso risulterà quasi 15lbs.
Buon 2011 a tutti amici sperando che continui così
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/img0567bh.jpg/]
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/img0569i.jpg/]
Citazione di: ^PEPPINO^ il Settembre 05, 2011, 15:40:31
Calabria tirrenica
Ore 7.30 circa
Profondità 49 metri, fondo melmoso con qualche scoglio sparso.
Attrezzatura:
Mulinello shimano stella 8000 pg
Canna major craft offblow 6'0'' az. 210 gr. max drag 10 kg.
Multi 0,30 mm spider wire
Terminale FC seaguar 0,66 mm.,
Nodo di giunzione tra multi e terminale: Tony Pena
Nodo sul ring: Clinc (5 spire avanti e 4 indietro).
Esca: polpo di 150 gr. innescato su live cab da 200 grammi (autocostruito)
Come si può notare, l'attrezzatura è molto "sovradimenzionata" e non è certamente l'ideale per una preda del genere... ma cercavo la cernia (che purtroppo non è arrivata)!
Citazione di: ^PEPPINO^ il Marzo 20, 2012, 11:09:29
Finalmente un pò di mare calmo.
Prima uscita in barca del 2012
preda: scorfano rosso
località: golfo di Lamezia terme
data e orario: 18 marzo 2012 - ore 11.00
attrezzatura: canna major kraft off blow az.210 gr., mulinello: stella 8000 swpg
trecciato: stealth spider wire 0,30 mm, finale seaguar 0,62 (4 metri),
ami: yamashita ss215 n°17 (4)
esca: polpo di 150 gr. circa
profondità mt: 68
tipo di fondale: roccia mista a fango
condizioni meteo/marine: mare calmo e cielo sereno
note: attacco a circa 2 metri dal fondo.
Breve video:
Citazione di: cobrax il Maggio 26, 2010, 17:27:04
La pesca con la nassa, si pratica per insidiare tutte le specie che vivono di preferenza nelle zone rocciose, vale a dire a ridosso delle dighe esterne ai porti o nei porti stessi, intorno ai vecchi moli, o le tante tane costituite dai "corpi morti" che si trovano sui fondali delle zone più interne, come la base stessa delle massicciate sommerse.
Teoricamente, potrebbe catturare qualsiasi specie, dai pesci ai crostacei mitili molluschi e cefalopodi.
Basta mettere nel suo interno dei pesci morti e riporla nelle zone sopra citate anche solo per mezzora, e quando si andrà a controllare il più delle volte avremo la nostra esca.
Citazione di: nicovenezia il Maggio 26, 2010, 14:14:52
Stanco di spendere soldi in esche, spesso dopo aver acquistato i vermi li tengo in frigo per giorni (o li regalo) perchè causa forza maggiore devo rinviare la battuta di pesca. Ho pensato di realizzare 4 piccole nasse da posizionare vicino la barca dove ho visto che granchi, paguri e ghiozzi non mancano. Ho realizzato 2 piccole asticelle in legno dove ho fissato una rete, realizzato una bocca d'ingresso e sul retro un apertura/chisura per far fuori uscire le prede. Inoltre in casa di rinvio battuta di pesca posso lasciare le prede/esche in acqua per alcuni giorni.
La misura per rendere l'idea ho messo vicino una penna (non ho un metro a portata di mano
Citazione di: greybear il Maggio 26, 2010, 15:16:26
bravo nico, aggiungo un piccolo trucco che usano i professionisti quando calano nasse di nuova fattura: le lasciano a mollo continuativamente per almeno una settimana, non per pescare ma per farvi crescere sopra l'alga, non so come si chiama quella verdina filamentosa e gelatinosa, che serve a mimetizzare la nassa nelle calate successive. c'é solo un piccolo inconveniente: quando riporti a casa la nassa l'alga si asciugherà e l'odore si sentirà da 3 kilometri di distanza, bisogna tenerla all'aperto, ma non si lava e non si deve rimuovere lo strato di alga seccato (diventa bianco) perchè anche quello contribuisce alla mimetizzazione
![]()
Citazione di: nicovenezia il Giugno 02, 2010, 10:51:17
Potrei aggiungere che utilizzando le seguenti esche si ha un filtraggio nelle catture:
Granchio schiacciato= Ghiozzo e pesciolini vari;
Cozze (bastano due)= Granchi, paguri e pesci.
Ovviamente i pesci sottomisura vanno rilasciati. Ieri sera con esca granchio sciacciato ho trovato dentro un ghiozzo molto grosso e un paio di pesci che non conosco il nome ma penso ottimi per pesca alla teleferica.
Ritengo che per procurarsi le esche possano bastare due o tre nasse ma vanno controllate almeno una volta al giorno per evitare che le catture (pesciolini) vengano mangiati dai granchi.
Citazione di: nicovenezia il Giugno 03, 2010, 09:57:53
La rete utilizzata ha le maglie molto strette tenuto conto che devono cattuare anche i gamberetti, la lunghezza della nassa è di circa il doppio di una penna e la circonferenza di una penna. I cerghi sono tre, le asticelle sono in legno riciclato, mi appresto a sostituirli con delle bacchette di vetroresina riciclata. Per la bocca di entrata si utilizza la stessa rete della nassa basta rientrarla di 10 centimetri. Il fondo anchesso con un esubero di rete da 10 cm circa chiuso con un filo a cappio in modo che si possa aprire per lo scarico. Scarico fissato con un elastico al fondo. I cerchi metallici che danno una circolarita alla struttura sonoin ferro da giardinaggio (era quello che avevo) si potrà realizzare in ferro zincato. La filosofia è quella di utilizzare materiale di scarto già presente in garage, una cosa d'acquistare e la rete.
Come potete vedere, un magnifico GO (in veneziano) o ghiozzo e un gamberetto che ho prontamente separato in gabbie diverse. Insisto in questo post in quanto è una soddisfazione non acquistare le esche tenuto conto che all'ultimo minuto si possa decidere la battuta di pesca. A Venezia è in uso tenere legata alla barca un cesta/gabbia dove si tengono le "macchiarelle" altro termine utilizzato per il ghiozzo. La tecnica è quelladi svuotare la piccola nassa e di controllarla almeno una volta al giorno.
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