PESCA DALLA BARCA : IL PESCE BALESTRA ( porco)

Caratteristiche morfologiche:

II corpo è ovale, lateralmente molto compresso e ricoperto da una specie di corazza costituita da grosse placche a losanga e da una pelle spessa e cuoiosa. La testa è grande ed appuntita, con bocca e occhi piccoli. Le pinne dorsali sono due, l’anteriore formata da tre robuste spine e la posteriore ampia e a forma di ventaglio; le pettorali sono piccole e tondeggianti, le ventrali sono unite tra di loro in un’unica placca centrale, l’anale è quasi simmetrica alla seconda dorsale , la caudale è convessa e tronca negli individui giovani è incavata con i lobi molto allungati in quelli adulti.
La colorazione di fondo e sul grigio con riflessi verdastri sul dorso e biancastri sul ventre. La sua alimentazione è carnivora e si ciba in particolare di crostacei e molluschi che frantuma con la sua eccezionale dentatura, ma anche di pesci.
Nei nostri mari, il pesce balestra può raggiungere i 40 centimetri anche se, mediamente, ne misura 20-30.

Costumi e curiosità

Vive in prossimità della costa su fondali di tipo misto con aree rocciose molto ricche di vegetazione alternate ad ampie aree sabbiose.
La costituzione della prima dorsale è molto curiosa; infatti, i suoi raggi spinosi sono articolati in modo tale che quando si trovano in posizione eretta non è possibile ripiegare indietro il primo se non si agisce sugli altri due che formano come una sicura di scatto in un grilletto.
La sua pelle rugosa, simile alla carta vetrata, veniva utilizzata come carta smerigliante per accendere i fiammiferi.
Altre curiosità sono: i grugniti che emette, il suono molto profondo di cui è dotato e la capacità di mangiare in posizione verticale con la bocca all’ingiù.

Commestibilità

Ha carni bianche e saporite. Molti credono che non sia commestibile poichè qualche suo congenere tropicale, in determinati periodi dell’anno, puo causare lievi malesseri all’uomo.

TECNICHE DI PESCA

Bolentino sottocosta

II pesce balestra è una cattura occasionale del bolentino sottocosta nei periodi tra maggio e quasi per tutta l’estate con mare fermo spesso lo si incontra ,  pescando  ai labridi ed ai piccoli sparidi, si riconosce immediatamente la sua presenza perche’   ingoia tutto l’amo e taglia i braccioli dei nostri terminali  e lo fa con estrema facilità, ed allora bisogna cambiare terminale,   il terminale dedicato al pesce balestra dovra’  essere composto da braccioli di monofilo  0.25 con   l’ ultimo spezzone dei bracciolo di 5-10 cm in multifibre dello 0.17    a concludere  un amo n°5 ad occhiello con innescato  gambero o trancio di calamaro, o vermi succulenti come americano, cordella e bibi.

Light drifting

L’abitudine di questi pesci di ripararsi all’ombra di oggetti galleggianti favorisce in modo determinante la pesca a light drifting con la barca saldamente ancorata su fondali di tipo misto. Le modalità di pesca sono molto semplici: infatti, una volta ancorati in una zona frequentata da questi balistidi, dopo pochi minuti si vedranno delle ombre passare in vicinanza o, addirittura, sotto la barca. A questo punto bastera filare in acqua una lenza (sia a mezz’acqua che in superficie con un qualsiasi galleggiante) costituita da un finalino d’acciaio di circa 1 metro e un amo del numero 2 molto robusto; si potrebbe anche evitare il finale d’ acciaio utilizzando un amo con gambo lungo in modo tale che non possa essere ingoiato per intero.
Relativamente alle esche, si possono utilizzare i gamberi di paranza sgusciati ed innescati per intero oppure la trancio di calamaro. Non appena allamato, il pesce balestra tenterà un paio di fughe e verrà poi in superficie in modo tale da essere facilmente guadinato.

Traina di profondità

E’ una cattura occasionale della traina di profondita o a mezz’acqua, esercitata con minnow di 7-11 centimetri a velocità di 2-3 nodi.

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