La Commissione Pesca del Parlamento Ue ha organizzato nei giorni scorsi un’audizione a Bruxelles alla quale hanno partecipato esperti scientifici, rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste e del settore pesca dei paesi Ue.
E’ sempre più grande la preoccupazione per le popolazioni di tonno rosso del Mediterraneo tanto che alcuni esperti parlano di vero e proprio rischio biologico.Tra i motivi discussi c’è da considerare il fenomeno della pesca illegale che fa superare ampiamente la quota annuale di pescato consentita raggiungendo in Mediterraneo un quantitativo di catture che supera le 50.000 tonnellate. Tra le cause che hanno così drasticamente ridotto gli stock di tonno rosso nel Mediterraneo c’è anche innanzitutto la forte richiesta di prodotto del Giappone che predilige il “nostro” tonno per la qualità delle carni e la giusta dose di grasso.

Il riscontro e stato che per alcuni sarebbe meglio aumentare di molto la taglia minima per le catture, a questo proposito si ricorda che attualmente questi limiti di taglia sono diversi fra Mediterraneo ed Atlantico, per altri sarebbe meglio ridurre il periodo consentito per la pesca. Per il rappresentante della Commissione Ue invece si tratta di ridimensionare la flotta avviando un processo di ristrutturazione.
Il problema del tonno rosso verrà affrontato dal 17 al 26 novembre 2006 a Dubrovnik in Croazia durante la riunione della Iccat la Commissione Internazionale per la conservazione del tonno e in quella occasione verrà stabilito il numero delle catture per il 2007 ed eventuali nuove misure per il recupero dello stock.

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