LA TORRE D’AVORIO DELLA PESCA A MOSCA

(Per quale ragione questa specialità è poco diffusa nella nostra terra?)

Ho cercato di analizzare i motivi dell’assenteismo dei pescatori calabresi verso una tecnica che a giudizio unanime è considerata la più elevata espressione dell’arte della pesca e che trova nella scuola italiana i più grandi maestri come Pragliola; Torrini; Lumini; Riccardi; per fare alcuni nomi tra i più conosciuti.

Penso che molti non si decidono a pescare a mosca per paura di non ottenere  i risultati che vorrebbero. Questa diffidenza si è venuta a creare nel corso del tempo attraverso scritti frettolosi e superficiali che presentano questa pesca come una cosa riservata a pochi eletti (chiusa in una torre d’ avorio). Si è insomma creato il “mito” della pesca a mosca, e questo ha finito per tenere lontani
da questa tecnica centinaia di pescatori in adorazione di questa “divinità” che non esiste.

Quindi il maggior freno verso la diffusione della pesca a mosca è costituito dalla paura di non riuscire in una specialità considerata da molti troppo difficile.

Altri sostengono che da noi non esistono acque adatte per praticarla. Anche questa è una impostazione errata che dovrebbe essere corretta. I nostri torrenti, nonostante tutto, sono ancora le acque meno inquinate del paese, ricche di solmonidi e di ciprinidi, quindi la pesca a mosca dovrebbe svilupparsi perché è proprio su questi torrenti che si pratica con maggiore possibilità di risultati.
Ancora, un grosso errore è quello di sostenere che si catturano più trote con il verme ed il cucchiaino che con la mosca. Conosco dei torrenti dove le trote sono inavvicinabili con qualunque esca  perché troppo smaliziate. Se l’acqua è limpida il verme non lo prendono e del cucchiaino diffidano perchè punte più volte.
pesca a mosca in Calabria
L’unica pastura di cui non hanno timore sono gli insetti, proprio perché nessuno li pesca con la mosca, e di conseguenza sanno che quando si avventano su un insetto galleggiante, in genere non vanno incontro a pericoli. Aggiungiamo il fatto che la difficoltà maggiore nella pesca alla trota è l’avvicinamento alla preda, sempre pronta a spaventarsi per un nonnulla, e si arriva alla conclusione che la pesca a mosca può essere la più redditizia in quanto le offriamo un’esca di cui essa non diffida e soprattutto con la possibilità di offrirla da una distanza di sicurezza.

Mi è capitato più di una volta di prendere, in un paio d’ore al tramonto, più trote di quante ne avessero prese altri pescatori presenti sul posto dal mattino e che utilizzavano altre esche.
pesca con la mosca in calabria

Di admin