Firma la petizione per salvare dal cemento la foce del Neto
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Stanchi, stremati per il lungo volo migratorio, aironi di tutte le specie europee, anatre, limicoli, gabbiani anche rari come il roseo, ghiandaie marine, gruccioni e moltissime altre specie, sostano nei canneti, sulle sponde, sulle dune, tra la vegetazione, per recuperare le energie perdute e poter proseguire il duro e faticoso viaggio verso nord o verso sud.
Le acque del fiume nutrono il mare e diverse specie di pesci utilizzano le acque antistanti la foce come nursery. Le terre circostanti assorbono l’acqua piovana e alimentano la falda che per km, all’interno, consente alle popolazioni di vivere e di coltivare la terra.
Nonostante questo luogo sia protetto dalla Direttiva Habitat e dalla Direttiva Uccelli, riconosciuta dapprima come Important Bird Area e successivamente come Zona a Protezione Speciale e proposto Sito di Importanza Comunitaria, incombe una minaccia gravissima.
Una società straniera, la Medpit Group S.p.A, vorrebbe realizzare una vera e propria “città turistica” (denominata Europaradiso), ricoprendo di cemento 6 km di costa protetti, realizzando alberghi per un totale di ben 70.000 posti letto, km e km di strade, palazzi, piscine, campi sportivi: una colata di cemento impressionante, con effetti negativi irreversibili e perenni in una delle zone umide costiere più importanti del meridione d’Italia.
Malgrado i vincoli di tutela che vigono su tutto il territorio e l’obbligo dello Stato membro di mantenere in buone condizioni il sito protetto dalle direttive Habitat e Uccelli, le amministrazioni locali e regionali stanno invece pensando di riperimetrare la ZPS per consentire al progetto della “città turistica”, di divenire realtà.
Per le leggi vigenti infatti non si potrebbe realizzare quanto proposto dalla società Medpit. Per ovviare al problema, il governo regionale vuole modificare i confini della zona protetta, stralciando l’area interessata dal progetto di “città turistica” e dare quindi il nulla osta per colmare di cemento un paradiso naturale.
Vi chiediamo di sostenere la campagna che il WWF, insieme ad altre associazioni ambientaliste, sta portando avanti per salvare la foce del fiume, per fermare questo progetto che provocherebbe danni incommensurabili a questa zona umida costiera importantissima per la fauna e la flora.
Sottoscrivi la petizione del WWF rivolta al presidente della Regione Agazio Loiero e al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio per chiedere che l’Italia e in particolare la Calabria, non sostituisca le bellezze e ricchezze naturali, con inutili e devastanti colate di cemento e che mantenga il perimetro attuale dello ZPS.
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